John Cusack testimonial contro la NSA
L’attore, noto anche per le sue lotte in difesa dei diritti civili, si schiera contro il provvedimento governativo.
Negli Stati Uniti c’è aria di fermento e migliaia di cittadini si stanno dando appuntamento per il 4 luglio, giornata dell’Indipendenza USA e principale festa nazionale, per protestare contro la National Security Agency e il programma di sorveglianza sul web. Le manifestazioni avranno luogo in tutto il paese, dai piccoli centri alle grandi città come New York, Philadelphia, Los Angeles, Boston, Washington DC, San Francisco, Houston e Atlanta. Sembra un po’ di essere tornati ai tempi della guerra in Vietnam e alla famosa manifestazione che si tenne al Memorial Park, poi immortalata da moltissimi film (tra cui Forrest Gump tanto per citarne uno). E a proposito di cinema il principale testimonial di questo movimento anti Datagate sarà nientemeno che la star John Cusack: l’attore, protagonista di decine di blockbuster, è da tempo un convinto sostenitore dei diritti civili e già alcune settimane fa aveva pubblicato un articolo sull’Huffington Post dove dichiarava la sua contrarietà di questo programma governativo, che vede uniti sia Democratici che Repubblicani nel violare, nel nome della sicurezza nazionale, la privacy dei cittadini, controllando il web e le linee telefoniche. L’attore, in una recente conferenza stampa, ha dichiarato:
“Per quanto tempo ci si aspetta che persone razionali accettino l’uso del terrorismo per giustificare e scusare il potere illimitato dell’esecutivo e dello Stato? E ora queste rivelazioni dell’intenzione di spiare tutti i cittadini e forse ogni essere umano sul pianeta comporterebbe la fine dei diritti costituzionali americani. Non è una cosa da poco. Eppure ciò di cui sentiamo parlare maggiormente dalla stampa riguarda le presunte colpe dell’ informatore. Questo è il più vecchio specchietto per le allodole del mondo. Dobbiamo far capire che non siamo idioti.”
Cusack si riferisce alla vicenda Snowden, la talpa che ha messo in luce il progetto governativo americano, nelle ultime settimane è nell’occhio del ciclone, provocando enormi imbarazzi diplomatici tra i paesi coinvolti nel caso (leggi l’articolo). Sono in molto negli USA e non solo a opporsi ai programmi di sorveglianza della NSA e il sito web StopWatching.us ha raccolto in sole tre settimane più di 500 mila iscrizioni, tra cui anche quella di dissidenti illustri come John Cusack, membro, tra l’altro, del consiglio della Freedom Press Foundation