Film 2013-2014: Manish Dayal per Madame Mallory e il piccolo chef indiano – Michael Pena per l’horror The Vatican Tapes
Lasse Hallstrom, Helen Mirren protagonista e lo sconosciuto Manish Dayal al suo fianco. Comincia a formarsi il cast di Madame Mallory e il piccolo chef indiano
– Madame Mallory e il piccolo chef indiano: una conferma e una sorpresa. Sarà infatti Lasse Hallstrom, come scritto settimane fa, a portare sul grande schermo Madame Mallory e il piccolo chef indiano, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Richard Morais. Ebbene al fianco di Helen Mirren, confermata protagonista, troverà spazio lo sconosciuto Manish Dayal, nativo del Sud Carolina visto nella serie CW “90210” , nei panni di Raj Kher, e più recentemente nello swhow ABC “Switched at Birth”. A produrre la pellicola per la Dreamworks Steven Spielberg, Oprah Winfrey e Giulietta Blake, per delle riprese che potrebbero partire a settembre, tra Francia ed India. Uscita nei cinema d’America l’8 agosto del 2014.
Protagonista del racconto Hassan Haji, secondogenito di sei figli nato sopra il ristorante di suo nonno, in Napean Sea Road a Bombay, vent’anni prima che fosse ribattezzata Mumbai. Ed è cresciuto guardando la figura esile di sua nonna che sfrecciava a piedi nudi sul pavimento di terra battuta della cucina, passava svelta le fettine di melanzana nella farina di ceci, dava uno scappellotto al cuoco, gli allungava un croccante di mandorle e rimproverava a gran voce la zia. Tutto nel giro di pochi secondi. E ha capito infine come va il mondo osservando suo padre, il grande Abbas, girare tutto il giorno per il suo locale a Bombay come un produttore di Bollywood, gridando ordini, mollando scappellotti sulla testa degli sciatti camerieri e accogliendo col sorriso sulle labbra gli ospiti. Naturale che quando l’intera famiglia Haji si trasferisce, dopo la tragica scomparsa della madre di Hassan, prima a Londra e poi a Lumière, nel cuore della Francia, sia proprio lui, il piccolo Hassan, a prendere il posto della nonna Ammi ai fornelli della Maison Mumbai, il ristorante aperto a Villa Dufour dal grande Abbas. Un locale magnifico per gli Haji, con un’imponente insegna a grandi lettere dorate su uno sfondo verde Islam, e la musica tradizionale indostana che riecheggia dagli altoparlanti di fortuna che zio Mayur ha montato in giardino. Peccato che abbia di fronte un albergo a diverse stelle, Le Saule Pleureur, la cui proprietaria, una certa Madame Mallory, sia andata a protestare dal sindaco per la presenza di un bistrò indiano…
– The Vatican Tapes: visto quanto costano (pochissimo) e soprattutto quanto incassano (tantissimo), Hollywood continua a produrre titoli demoniaci. Ultimo della lista The Vatican Tapes, titolo di quel Mark Neveldine che in passato si era fatto apprezzare con Crank, per poi deragliare a causa di Gamer e soprattutto Ghost Rider 2. Ebbene al fianco degli annunciati Djimon Hounsou, Dougray Scott, Kathleen Robertson, Peter Andersson, John Patrick Amedori e Alex Sparrow troveremo anche Michael Peña, recentemente visto con End Of Watch – Tolleranza Zero e Gangster Squad, chiamato a vestire i panni di un prete che dovrà interagire con una donna convinta di causare morte e distruzione. A sceneggiare il tutto lo stesso Neveldine, al fianco di Michael C. Martin.
– Kill the Messenger: da una parte Jeremy Renner e dall’altra Rosemarie DeWitt, papabile protagonista femminile di Kill the Messenger, thriller che racconterà la storia vera del giornalista Gary Webb, suicidatosi dopo aver ricevuto una serie di intimidazioni a causa di una sua denuncia, legata alla CIA e al traffico di cocaina in California da parte dei controrivoluzionari del Nicaragua. Un titolo importante, sceneggiato da Peter Landesman e ‘tratto’ dai libri Dark Alliance: The CIA, the Contras, scritto proprio da Gary Webb, e Kill the Messenger: How the CIA’s Crack-Cocaine Controversy Destroyed Journalist Gary Webb di Nick Schou. Rosemarie DeWitt, vista in Promised Land di Gus Van Sant, ha già in cartellone L’incredibile vita di Timothy Green e Touchy Feely.
– The Garden of Last Days – Il giardino delle farfalle notturne: doveva interpretarlo e dirigerlo, ma alla fine non se ne farà niente. James Franco ha salutato The Garden of Last Days, annunciato adattamento del romanzo Il giardino delle farfalle notturne, scritto da Andre Dubus III. A solo 2 settimane dal via alle riprese l’attore ha abbandonato la produzione per divergenze di tipo ‘finanziarie’ e ‘creative’. Emilia Clarke, annunciata protagonista, potrà quindi tornare ad occuparsi della sua straordinaria Daenerys Targaryen nella serie televisiva Il Trono di Spade. Questa la trama del romanzo, che per ora ‘non’ diverrà cinema:
Florida, 2001. April non sta andando da sola al club per soli uomini dove lavora come spogliarellista: Franny, la sua bambina di tre anni, dorme silenziosa sul sedile posteriore dell’auto. La baby-sitter si è sentita male e April è costretta a portare la figlia con sé. D’altronde, quei maledetti, sudici rotoli di banconote, infilati dai clienti nella sua giarrettiera, le sono indispensabili. Vogliono dire una casa per lei e sua figlia, una speranza, un futuro per entrambe.Quando April arriva nel locale, tutto appare come sempre: il tintinnio dei bicchieri, la musica rock, gli schiamazzi degli uomini a ridosso del palco. Tranne per quel nuovo cliente: Bassam. È diverso dagli altri, fa strane domande sulla vita di April ed è più interessato ai suoi occhi che al suo corpo. Però la paga bene e lei gli dedica più tempo del solito. Qualche minuto di troppo, forse. Perché Franny sparisce dall’ufficio del capo, dove April l’aveva lasciata. Solo AJ, un habitué del club che è appena stato buttato fuori dal locale, sente il pianto della piccola. Il ricordo doloroso di suo figlio, che AJ per legge non può più vedere, riaffiora violentemente. L’uomo vorrebbe farla smettere di piangere, ritrovare sua madre, proteggerla, ma è anche arrabbiato, ubriaco e, anziché trovare una soluzione, finisce per cacciarsi in un guaio più grosso di lui.Sarà una notte fatale, in cui le vite di April, Bassam e AJ, così lontane tra loro, ma accomunate dalla disperazione, si intrecceranno in modo imprevedibile. Una notte in cui il destino tramerà le sue incognite al di là del bene e del male.