Home Curiosità Monsters University: la genesi dell’Orrido Rettore Tritamarmo

Monsters University: la genesi dell’Orrido Rettore Tritamarmo

Come nasce un personaggio di un film Pixar? A cosa si ispirano gli artisti che hanno lavorato a Monsters University? Ve lo diciamo noi…

pubblicato 25 Giugno 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 12:53


Come prevedibile, negli States è già Monsters University “mania” e in rete circolano curiosità sul nuovo film Disney Pixar, prequel del famosissimo Monster & Co. Tra le più interessanti quella sulla genesi dei personaggi del film, i “mostri” Mike, Sully e compagnia, tra cui troviamo il Rettore Tritamarmo, Randy Boggs e il Professor Knight. Come sono nati questi personaggi e gli artisti che li hanno creati a chi o cosa si sono ispirati?

Innanzitutto dovete sapere che il ruolo del Rettore, originariamente era stato pensato per una figura maschile, o che comunque potesse ricordare un anziano professore, con il fisico di un corpulento alligatore e il volto simile a quello di una tartaruga (nella gallery). A sole quattro settimane dalla produzione del film il regista Dan Scanlon ha deciso che in Monsters University mancava una figura femminile, così ha messo al lavoro il suo tema per sostituire il vecchio batrace con una “donna”, possibilmente ossuta e dall’aspetto crudele.

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Un anno di lavoro buttato e solo un mese per recuperare: sembrava una missione impossibile ma poi il personaggio dell’Orrido Rettore Tritamarmo ha iniziato a prendere forma. La base è quella di un “grazioso” centipede peruviano, un orribile insetto gigante che vive nelle giungle sudamericane: per studiarlo meglio ne è stato acquistato un vero esemplare, ma nessuno voleva averci a che fare (come dargli torto…) E’ stato così chiamato un esperto di animali e insetti velenosi che ha raccontato alla troupe le principali caratteristiche del centipede: l’esperto ha anche sottolineato che è uno dei più velenosi insetti sul pianeta e quindi possiamo immaginare la gioia dell’ignaro disegnatore che si era tenuto il millepiedi sulla scrivania chiuso in tupperware per settimane.

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Ora che la base era stata trovata era necessario dare un volto al personaggio: il viso (muso?) che ha dato l’ispirazione giusta è stato quello di una rara lucertola, mentre per le ali, dipinte poi con un particolare colore che ricordasse il tweed, ci si è basati su alcune specie di pipistrelli. Questo in breve il lavoro svolto su un personaggio: a questo punto ci si può meglio rendere conto di come possa essere il lavoro complessivo del solo studio sui personaggi. Mostruoso.

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