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Margherita Buy vince il sesto David di Donatello: Giuliana De Sio polemizza e ricorda Anna Magnani

Ieri Margherita Buy ha collezionato il suo sesto David di Donatello come miglior attrice protagonista per il film Viaggio sola e stamane l’attrice Giuliana De Sio (per lei i David sono due) ha polemizzato via Facebook con questo ennesimo riconoscimento, tirando in ballo nientemeno che Anna Magnani.

pubblicato 15 Giugno 2013 aggiornato 20 Novembre 2023 11:03

Iniziamo con il messaggio postato dall’attrice salernitana che mette in luce la differenza in riconoscimenti tra la Magnani (2) e la Buy (6):

fenomenologicamente parlando osservo:nella storia del cinema Anna magnani vince in tutta la sua carriera due David di Donatello, Margherita Buy sei….c’è qualcosa di disfunzionale o mi sbaglio?

La De Sio si limita a sottolineare questa marcata differenza, ma ci pensano i suoi contatti ad approfondire: c’è chi parla di cinema commerciale vs cinema storico, chi si limita a dare la colpa alla mancanza di concorrenza, di meritocrazia e alla scarsità qualitativa dell’odierno cinema italiano e c’è chi invece punta sull’autoincensarsi dei soliti noti.

Spesso e volentieri i premi sono forieri di polemiche e a prescindere dall’indiscussa professionalità di Margherita Buy, in Italia il talento è spesso confuso con la notorietà, l’avvenenza e la sovraesposizione mediatica. Non c’è bisogno di guardare troppo lontano per capire che il tarlo è nel piccolo schermo, divenuto nel tempo un vero e proprio tritacarne, nel quale qualche potenziale talento viene inevitabilmente fagocitato in un sistema che predilige facce da gossip.

Purtroppo in questo contesto è la fiction italiana nel suo complesso ad essere un esempio eclatante del malessere che affligge la recitazione, forma di espressione artistica sempre più sottovalutata, sbeffeggiata e in qualche caso confusa con qualcosa d’altro che di certo recitare non è.

Premesso ciò mettere a paragone due modi di recitare, due momenti storici e soprattutto due attrici come la Magnani e la Buy ci sembra un gioco al massacro e alla fine serve solo a polemizzare sulla singola persona, quando in realtà il problema è ben più radicato, complesso e in gran parte foraggiato da chi cinema e tv li subisce passivamente. tirando fuori uno spirito critico che non va oltre la filippica da fan sfegatato.

La realtà è che vedere una certa mediocrità primeggiare sullo schermo crea speranze e incoraggia un esercito di emuli che sfoggiano con arroganza la loro totale e cronica mancanza di qualsivoglia talento, di fronte a talenti veri (ormai merce davvero rara) non ci si potrebbe permettere di innalzarsi a celebrità, di spacciarsi per grandi interpreti è forse questo che manca oggi al cinema italiano, non ci sono più divi, qualcuno con cui paragonarsi e confrontarsi e che magari ci aiuti a crescere e soprattutto a migliorare artisticamente.

Se volete potete seguire l’intera conversazione su Facebook.

Margherita Buy