La presa di Gerusalemme: l’anniversario, tutti i film sulle Crociate
Da Brancaleone alle Crociate a L’ultimo dei Templari, la filmografia su uno dei periodi storici più affascinanti e misteriosi della storia umana.
Il 7 giugno 1099 iniziava l’assedio di Gerusalemme da parte delle truppe cristiane partite per la Terra Santa due anni prima in quella campagna militare universalmente nota come Prima Crociata. L’assedio terminò, tra mille difficoltà, sete, fame e malattie, il 15 luglio successivo: gli uomini guidati da Goffredo di Buglione entrarono in città e compirono un immane massacro nel quale i cronisti dell’epoca calcolarono ben 70 mila morti tra musulmani ed ebrei. Le Crociate per secoli infiammarono la fantasia di scrittori e artisti: la partenza per l’oriente misterioso, cavalieri senza paura, oasi e città lontane abitate dagli infedeli. Da Torquato Tasso in poi furono in molti a cimentarsi sull’argomento e ovviamente anche il cinema non poteva esimersi: nel 1916 Alberto Traversa girò un film (muto) sceneggiato nientemeno che da Gabriele D’Annunzio, intitolato La Crociata degli Innocenti, cui seguirono altri titoli francesi e tedeschi negli anni ’20 e ’30. Il primo colossal su l’argomento fu l’hollywoodiano The Crusades, con Loretta Young del 1937, un film fantasioso dove finzione e realtà cercavano di mescolarsi per far presa sulle folle.
Ci sarebbero voluti decenni prima che l’argomento venisse preso sul serio (o quasi) e si perdesse la tentazione di mescolare epoche e personaggi diversi unendoli sotto “la croce”. Il personaggio più amato e conosciuto dell’epoca era infatti Riccardo I d’Inghilterra detto il Cuor di Leone, che però partecipò alla terza crociata e non certo alla presa di Gerusalemme, che anzi all’epoca era già belle che ritornata in mano ai musulmani. I film su di lui e sul “Feroce Saladino” non si contano e negli anni ’50 e ’60 ne vennero prodotti a decine, quasi tutti caratterizzati da un’inesattezza storica quasi comica.
In generale c’è sempre stato un problema tra Medio Evo e cinema: nella realtà storica i secoli dopo l’anno 1000 non furono né così bui come gli illuministi avrebbero voluto né certamente romantici e spensierati come vennero dipinti in molti film. Era un’epoca povera, dove anche la guerra non era certo spettacolare come quella moderna e quindi è sempre stato difficile per registi e produttori accordare la veridicità storica con le ragioni di botteghino.
Un film che trattava, seppur a latere l’argomento ma rifletteva bene il tempo delle crociate è Robin e Marian, con Sean Connery nella parte di Robin Hood di ritorno dalle crociate: crepuscolare, malinconico, veritiero. Non mancarono nemmeno i tentativi satirici, di cui Brancaleone alle Crociate, di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman è forse il più famoso anche se non dobbiamo dimenticare anche I due crociati con Franco & Ciccio o il ben più titolato Monthy Pithon and the Holy Grail, diretto da Terry Gilliam nel ’75.
Nella filmografia strettamente contemporanea possiamo ricordare, I cavalieri che fecero l’impresa, di Pupi Avati: film del 2001, ambizioso, con pretese storiografiche ma deviazioni fantasy. Nel cast Edward Furlong e Raoul Bova, che con altri 3 compagni sarebbero partiti alla ricerca della Sacra Sindone. Nel 2005 fu la volta di Ridley Scott di cimentarsi con l’impresa e il risultato fu Le Crociate – Kingdom of Heaven, un film che avrebbe voluto essere storicamente corretto, veritiero e revisionista ma che sfocia pesantemente nel romanzone romantico. L’idea era buona, far comprendere al grande pubblico che in realtà i crociati erano invasori e i musulmani, da secoli, i proprietari di quelle terre: purtroppo alcuni personaggi sono caricaturali e Orlando Bloom, così gentile e pulito, non risulta molto convincente nel ruolo di duro cavaliere nordico (da segnalare invece Liam Neeson nella parte del padre del protagonista e Jeremy Irons nel ruolo del conte di Triplo) Film comunque spettacolare e che merita almeno una visione.
Legato al tema crociato e ben più romanzato è L’ultimo dei Templari, del 2011 con Nicholas Cage. film senza nessuna pretesa storica che sfocia ben presto nel fantasy e che prende solo (e malamente) spunto dalle vicende di alcuni crociati disertori. Questi sono alcuni titoli di una sconfinata filmografia prodotta nell’arco di quasi un secolo, a testimonianza del fascino e dell’influenza che la Terra Santa e i suoi cavalieri hanno avuto nella cultura europea.