After Earth: le recensioni dagli Usa e dall’Italia
I critici avranno bocciato o promosso il film di M. Night Shyamalan?
Il 6 giugno è uscito nei cinema italiani After Earth – Dopo la fine del mondo di M. Night Shyamalan con Will Smith ed il figlio Jaden Smith. Vi è piaciuto o no? Dopo aver letto la nostra recensione ora diamo un’occhiata alle critiche Italiane e Americane.
Tom Huddleston – Time Out: la cosa più deludente è la mancanza di ambizione del film, è solo un altro film noioso sulla caccia nella giungla.
Andy Lea – Daily Star: il regista M. Night Shyamalan ha alcune scene d’azione competenti, ma è ostacolato da alcuni buchi neri spalancati nella trama.
Giordania Farley – SFX Magazine: Il problema critico del film è che il personaggio lamentoso di Smith Jr. ha tutta la simpatia di una ragade anale.
Jeff Beck – Examiner.com: il film si presenta come uno sforzo estremamente generico scritto da uno studente di scuola elementare.
Kim Newman – Empire Magazine: Preparatevi a rabbrividire e ridacchiare ogni volta che i personaggi stanno parlando…
Susan Granger – SSG Syndicate: Il nepotismo è sempre stato parte del firmamento di Hollywood, ma è sprofondato ad un nuovo livello minimo con Will Smith per il suo 14enne figlio Jaden.
Adam Fendelman – HollywoodChicago.com: After Earth è una landa desolata piena di spazzatura cinematografica.
Kevin Carr – 7M Pictures: non è meglio del video “Friday” di Rebecca Black. E’ un pezzo comprato-e-pagato per un adolescente viziato.
Ben Kendrick – ScreenRant: per gli spettatori che sono incuriositi dalla premessa iniziale, non è il disastro usa e getta che alcuni potrebbero pretendere.
Owen Gleiberman – Entertainment Weekly: Il film parte da un concetto di base come un videogioco, e si attacca a quel concetto, senza sorpresa.
David Kaplan – Kaplan vs Kaplan: Almeno le persone non dovranno sborsare denaro extra per occhiali 3-D per questa bomba a 2 dimensioni.
Common Sense Media Editors – Common Sense Media: Eccitante azione sci-fi.
Kirk Baird – Toledo Blade: Per un progetto cinematografico padre-figlio, c’è stranamente poco legame emotivo tra la coppia sullo schermo.
Matt Zoller Seitz – Chicago Sun-Times: Non è un classico, ma è un film speciale: spettacolare e saggio.
Justin Craig – FoxNews.com: Will Smith non può salvare sè stesso, il film, o il regista.
James Vernière – Boston Herald: Smith Family Lost in Space
Daniel Eagan – Film International Journal: Jaden Smith ha la presenza scenica, ma non è un attore completo. Fargli fare un film ad alto budget, in questa fase della sua carriera, è chiedere troppo.
Mathew DeKinder – S. Louis Post-Dispatch: è un goffo racconto sci-fi, sorprendentemente noioso e riempito con un sacco di scelte creative sfortunate.
James Berardinelli – ReelViews: I personaggi sono emotivamente castrati; lo spettatore medio non si cura di loro.
Matteo Razak – Flixist.com: il film non è così brutto come L’ultimo dominatore dell’aria. Sì, avete sentito bene: After Earth non è così brutto come uno dei peggiori film di grosso budget mai visti.
Teddy Durgin – Screen It!: Il problema è che Jaden Smith è un attore veramente, profondamente limitato.
Dana Stevens – Slate: Anche con il suo papà carismatico a dettare legge, Jaden non può trasformarsi in una star del cinema con la sola forza di volontà.
Mark Dujsík – Mark Movie Reviews: Ecco uno di quei casi in cui un po’ di mistero che circonda lo scenario e personaggi potrebbe essere di beneficio…
Austin Kennedy – Film Geek Central: Aveva un’ottima premessa, effetti speciali solidi e una regia decente, ma il potenziale del film è deragliato da una recitazione veramente atroce, soprattutto quella di Jaden Smith.
Bob Bloom – Journal and Courier (Lafayette, IN): è un film rifilato ad un pubblico ignaro e ingenuo. Forse la prossima volta Will e Jaden per stare insieme dovrebbero semplicemente costruire una casa sull’albero.
Joe Morgenstern – Wall Street Journal: È “After Earth” il peggior film mai realizzato?
Marc Mohan – Oregonian: Mentre è del tutto possibile che il 14enne Jaden Smith si svilupperà in un attore serio o un protagonista affascinante, il superstar papà Will non gli ha fatto nessun favore dandogli il ruolo di protagonista in After Earth.
Ben Sachs – Chicago Reader: Gran parte del dialogo di Will consiste di lezioni di vita impartite al ragazzo, e suonano come un seminario motivazionale.
Michael O’Sullivan – Washington Post: La scenografia futuristica è blandamente generica, gli effetti speciali, gli oggetti di scena e i costumi sono a buon mercato e frettolosi.
Jason Buchanan – Guida TV Movie Guide: Una fetta dimenticabile di nepotismo cinematografico.
Claudia Puig – USA Today: letargico.
Ty Burr – Boston Globe: Un’avventura divertente e passabile adatta a ragazzini di 10 anni.
Bill Gibron – Film Racket: un grande grosso fiasco.
Joe Neumaier – New York Daily News: l’Estate 2013 ha la sua prima bomba, e purtroppo, è atterrata proprio su Will Smith.
Laremy Legel – Film.com: una catastrofe è sorprendente.
Michelle Alessandria – Eclipse Magazine: Jaden Smith dimostra che lui è una star. Haters gonna hate.
Cary Darling – Fort Worth Star-Telegram/DFW.com: Che cosa dare ad un ragazzo che ha tutto? Il suo blockbuster estivo di azione-avventura, naturalmente…
Michael Phillips – Chicago Tribune: il film non cambierà il vostro mondo, ma è interessante …
Scott Foundas – Variety: Shyamalan è chiaramente un regista a noleggio qui, il suo disinteresse è palpabile dal primo fotogramma all’ultimo.
John DeFore – Hollywood Reporter: deludente…
Tim Grierson – Screen International: Una banale avventura di fantascienza che probabilmente è troppa intensa per gli spettatori più giovani e non abbastanza sofisticato per gli adulti.
Maurizio Porro – Il corriere della sera: Dirige Shyamalan: nessuno lo ha avvertito che ha perso da tempo il “sesto senso”.
Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: Il film in America è partito basso: anche se in fondo è un prodotto per famiglie e gli scenari terrestri ricostruiti fra Utah, Costarica e Islanda hanno una loro suggestione.
Francesco Alò – Il Messaggero: (…) complicato rapporto padre-figlio più da dramma che da cinamea fantastico pop. Prodotto da Smith assai ombroso nella recitazione. Flop in patria.
Maurizio Acerbi – il Giornale: Chissà quando la smetteranno di trasformare le trame dei film in avventure da videogiochi. Ormai non fanno neanche più lo sforzo di inventare. Questa è l’ennesima pellicola sci-fi ecologista che ha ha la struttura lineare di un videogame.
Roberto Nepoti – la Repubblica: Mille anni dopo l’esodo degli umani sul pianeta Nova Prime, la Terra è diventata una jungla inospitale e fitta di pericoli. Un’emergenza costringe ad atterrarvi l’astronave su cui viaggiano Cypher Raige, generale senza paura, e suo figlio Kitai, che vorrebbe emulare papà senza riuscirci. Ferito alle gambe e costretto all’immobilità, l’eroe deve affidare al ragazzino la salvezza di entrambi. Il contesto futuribile, di cui Will Smith è frequentatore abituale, avvolge una storia di formazione costruita a stazioni: Kitai è minacciato da scimmie, rapaci, felini e infine da un immane mostro artigliato detto Ursa. Su soggetto di Smith, M. Night Shyamalan realizza un film al di sotto della sua fama di narratore di storie originali ( Il sesto senso). Ma in fondo After Earth, interpretato da padre e figlio nella vita (come già nella Ricerca della felicità di Gabriele Muccino), nonché prodotto da Jada Pinkett Smith, moglie di Will e madre di Jaden, è più o meno un affare di famiglia; e ci vuol poco a sospettare che i margini di autonomia del cineasta di origine indiana abbiano sofferto di seri limiti.