Fappy: Michael Moore gira un documentario sulla setta anti-masturbazione – Una bufala?
Michael Moore girerà un film su Fappy, mascotte di una setta americana anti-masturbazione. In uscita a dicembre di quest’anno… se non fosse che si tratta di una bufala colossale. Ecco perché.
Michael Moore non gira un documentario dal 2009, anno di Capitalism: A Love Story, in concorso a Venezia. Sono ormai passati ben quattro anni, ma il discusso regista sta per tornare con Fappy, un documentario su una “setta” che predica contro la masturbazione, la Stop Masturbation Now. Queste le parole del regista:
Si tratta di un film su un’organizzazione religiosa anti-masturbazione che viaggia per il paese facendo la predica ai bambini delle scuole riguardo gli effetti nocivi della masturbazione. Hanno una mascotte vestita con un costume da delfino che si chiama Fappy The Anti-Masturbation Dolphin [Fappy il Delfino Anti-Masturbazione, ndr]. Fappy®, assieme ai suoi assistenti, visita diverse scuole elementari del paese parlando ai bambini su come vivere una vita senza masturbarsi.
Lungo il percorso compaiono molte situazioni interessanti: dal fatto che il gruppo è stato bannato in California a quello che vede Fappy arrestato per essersi masturbato in pubblico. Oltre a tutti i problemi che si verificano, i personaggi sono veri e amorevoli. Inizi così tanto a fare il tifo per questa organizzazione che vuoi addirittura fallire [nel parlarne male].
Lonnie Childs, presidente e fondatore di Stop Masturbation Now, ha dichiarato di essere emozionato per il progetto:
Siamo elettrizzati che Michael Moore giri un film su quello che facciamo giorno dopo giorno. Se tutto va bene porterà più attenzione alla nostra causa. La masturbazione è una droga che porta allo stupro. Porta alla disfunzione sessuale, corrode i valori della famiglia, ed è tra le principali cause di malattie. Quello che fa la nostra organizzazione è creato per far sì che bambini e genitori siano consci dei pericoli della masturbazione dentro e fuori casa. Se Dio vuole, un giorno la masturbazione sarà illegale.
Paul Horner, maestro di 64 anni alla Pansy Kidd Middle School a Poteau, Oklahoma, ha poi fatto delle dichiarazioni riguardo la sua esperienza a marzo con il delfino Fappy:
I bimbi lo adorano. Fappy li fa ridere e allo stesso tempo li educa. È quasi un mostro del solletico, e i bambini amano fare wrestling con lui. Non vediamo l’ora che ci torni a visitare di nuovo!
Paura assoluta. Se non fosse che tutto puzza di bufala lontano un miglio. Sembra infatti che sia tutta una montatura. Innanzitutto non c’è traccia dell’intervista a Childs, ma c’è solo una pagina Facebook con le dichiarazioni dell’uomo. In più la notizia è apparsa on line per la prima volta su Super Official News, un sito evidentemente poco attendibile in quanto satirico. Ci sono cascati in tanti, visto che in seguito la notizia è stata ripresa da altri media.
Del film su Fappy c’è anche un sito ufficiale che riporta materiale “originale” della Stop Masturbation Now. C’è anche il numero di telefono per avere Fappy nelle proprie scuole. Peccato che il numero di telefono appartenga alla Westboro Baptist Church, la terribile setta religiosa che picchetta ai funerali dei soldati ed “odia i froci” (traduzione letterale di God hates fags, il loro docile motto).
Per chiudere il cerchio, Fappy sarebbe un personaggio sponsorizzato dalla Monsanto, compagnia di prodotti agricoli recentemente entrata in una bufera mediatica per i suoi alimenti geneticamente modificati. Insomma: tutto porta verso lo scherzo (o protesta?) di qualcuno nei confronti sia della Westboro che della Monsanto. Michael Moore non si è ancora pronunciato a riguardo, anche se il sito del film riporta un paio di suoi tweet. Ovviamente falsi e mai scritti dal regista.
Che ci sia qualcosa in più sotto? Forse addirittura un vero documentario su un argomento che ora ci sfugge? Magari è tutta una montatura pubblicitaria per un altro film? Staremo a vedere se qualcosa di evolve. E poco importa che Fappy abbia una sua aggiornata pagina Facebook: è un prodotto ironico di Super Official News, evidentemente. Ma basterebbero le “dichiarazioni” di Moore, così palesemente finte, ad eliminare ogni dubbio sull’esistenza del progetto…