Voices – Pitch Perfect: Recensione in Anteprima
Costato 17 milioni, ne ha incassati oltre 113 in tutto il mondo. In attesa dell’annunciato sequel, Voices – Pitch Perfect sbarca finalmente nei cinema d’Italia
Un vero e proprio caso. Uno tsunami di consensi che ha fruttato 65 milioni di dollari in ‘casa’ ed altri 48 in arrivo dai mercati esteri, tanto dall’arrivare ad un totale worldwide di 113 milioni di dollari, dopo esserne costati appena 17. Pitch Perfect dell’esordiente Jason Moore avrà un sequel, già pianificato dalla Universal grazie anche al boom discografico, che ha visto la colonna sonora far furore nella chart Billboard a stelle e strisce.
Uscito a settembre negli States, il film prepara l’uscita nei cinema italiani con un ritardo distributivo assolutamente inspiegabile ed immotivato, impreziosito persino da un inutile e discutibile cambio di titolo, diventato Voices per il mercato nostrano. Vero e proprio mashup cinematografico di ‘genere’, Pitch Perfect non ha fatto altro che sfruttare il boom televisivo di Glee, serie made in Fox che da 4 anni appassiona milioni di telespettatori in tutto il mondo, a classici adolescenziali del passato come l’indimenticato Mean Girls, autentico cult movie firmato Mark Waters. E il risultato è stato dirompente.
Grazie ad un cast trascinato dall’esplosiva fisicità della straordinaria e straboccante Rebel Wilson e dalla bravura in passato già toccata con mano di Anna Kendrick, vera e propria rivoluzione canora, Pitch Perfect ha preso gli ultimi, i nerd, e i classici ‘diversi’ tipici di ogni college, americano e non, per legarli e farli maturare grazie alla magia della musica e del canto. La trama, infatti, non concede nulla di particolarmente originale.
Protagonisti della pellicola un branco di ragazzi e ragazze a prima vista decisamente ‘sfigati’, pronti a sfidarsi attraverso il canto a cappella, con l’ambizione di volare alle finali nazionali. Se da una parte ci sono solo ‘maschi’ , dall’altra ecco arrivare le ‘Bellas’, unico gruppo tutto al femminile mai arrivato alla fase finale della competizione canora. E pronto a ripetersi, tra mash-up, rapporti conflittuali e incontinenze varie pronte ad uscire proprio dalla bocca… al posto della voce.
Demenziale, scurrile e volgarotto ma non troppo, frizzante nella sua esposizione, banale nella costruzione, ritmato da una soundtrack pop e contemporanea al punto giusto, e soprattutto impreziosito da quel taglio ‘teen’ che al giorno d’oggi funziona sempre, il film di Moore ha il pregio di divertire ed intrattenere, facendo leva su una serie di protagoniste tanto diverse quanto spassose, sorvolando automaticamente su alcune mancanze di scrittura. L’immancabile rapporto conflittuale genitori-figli, così come quello tra ragazzi e ragazze, fa acqua da tutte le parti, ma a suon di musica, cliché ed ovvietà, Pitch Perfect colpisce nel segno, tramutandosi addirittura in franchise.
Paradossalmente Moore sembra quasi essersi ‘limitato’ nel seminare, tanto da sorvolare su alcune ipotetiche svolte narrative pronte a ‘svelarsi’ nel corso del sequel, dando però il via all’evoluzione del genere ‘musicale’ di oggi, che abbandona una volta per tutte il lato romantico di Step Up per gettarsi a braccia aperte su quello più comedy che strizza l’occhio a titoli esilaranti come Le amiche della Sposa. Nulla di esaltante e rivoluzionario, questo va detto, ma un più che discreto prodotto, confezionato con intelligenza, sicuramente difettoso ma ben realizzato, che ha avuto il merito di sdoganare una volta per tutte la forza comica di Rachel Bilson, nuova John Belushi d’America.
Voto di Federico: 6,5
Voices (Pitch Perfect, Usa, musicale, commedi, 2012) di Jason Moore; con Anna Kendrick, Skylar Astin, Rebel Wilson, Adam DeVine, Anna Camp, Brittany Snow, Alexis Knapp, Hana Mae Lee, Ben Platt, Utkarsh Ambudkar, Michael Viruet, John Michael Higgins, Brittney Alger, Brie Lybrand, James Rawlings, Brock Kelly, Christopher Mintz-Plasse, Jacob Wysocki, Freddie Stroma, Judd Lormand – uscita giovedì 6 giugno 2013 – qui il trailer italiano