Home Festival di Cannes Asghar Farhadi da Una separazione a The Past: tutti i film del regista iraniano

Asghar Farhadi da Una separazione a The Past: tutti i film del regista iraniano

Tutti i film del regista iraniano che “rifiuta” Hollywood, raccontandoci la vita della Persia contemporanea tra contraddizioni e grande poesia.

pubblicato 17 Maggio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 14:30

Il Festival di Cannes 2013 entra nel vivo e oggi verrà proiettato uno dei grandi favoriti alla Palma d’Oro, The Past, del regista iraniano Asghar Farhadi. Nato nel 1972 a Homayoonshahr, la sua prima pellicola risale al 2003: Dancing in the Dust. Il film narra delle vicende di Nazar, un giovane uomo che subisce pressioni dalla società che lo circonda a divorziare dalla moglie, rea di essere figlia di una prostituta: un film di denuncia sull’arretratezza della società rurale iraniana e delle sue regole che opprimono la libertà individuale del singolo e che permise al regista di farsi conoscere a livello internazionale.

L’anno successivo girò The Beautiful City un’altra storia di denuncia, questa volta contro la pena capitale, cui viene condannato il giovane protagonista Akbar accusato di omicidio. Il giovane attende il giorno dell’esecuzione, che potrà essere comminata solo al compimento dei 18 anni e nel frattempo il suo amico A’la cercerà con ogni mezzo di far graziare Akbar. Il film diede a Farhadi una discreta notorietà e vinse due riconoscimenti al International Film Festival of India e il Grand Prix del Warsaw International Film Festival.

Anche il terzo film, Fireworks Wednesday del 2006, venne ambientato in Iran anche se questa volta i temi sono meno drammatici: i fuochi d’artificio del titolo si riferiscono a quelli esplosi durante le celebrazioni del Capodanno Persiano quando si intrecciano tre storie di altrettanti matrimoni e le difficoltà connesse alla vita quotidiana. Una storia corale subito celebrata dalla critica internazionale, anche statunitense, che iniziò ad apprezzare il rifiuto del regista di tentare la “via di Hollywood” e di rimanere a produrre film nella sua terra natale.

Nel 2009 fu la volta di About Elly e il regista, per il suo quarto film, scelse di descrivere la middle class iraniana, dopo tre pellicole incentrate sulle class più umili della società. E’ il primo film di Farhadi dal respiro occidentale che vede come protagonisti dei giovani studenti in vacanza sul Mar Caspio, in cui uno di loro scompare misteriosamente: About Elly (dal nome della ragazza scomparsa) valse a Farhadi l’Orso d’Argento a Berlino per il miglior film e dopo la presentazione al Tribeca Film Festival il giovane regista fu addirittura paragonato a Michelangelo Antonioni per le sue atmosfere rarefatte e sospese.

Il 2011 è stato l’anno della consacrazione definitiva, grazie a Una separazione (A Separation), che si aggiudicò un Premio Oscar per il Miglior Film Straniero, oltre a un Orso d’Oro a Berlino e a un Golden Globe: storia di una famiglia dell’alta borghesia di Tehran le cui vicissitudini quotidiane diventano il pretesto per dipingere un forte affresco sulla società iraniana alle prese tra modernità e tradizione, pur rimanendo una storia universale nella sua atemporalità. Il film ricco di poesia, in cui non si usano artifici e sconvolgenti colpi di scena, perché la vita stessa è sufficientemente ricca di imprevisti che inizialmente possono sembrare senza importanza ma che poi si rivelano in grado di innescare impreviste reazioni a catena. Ora non resta che attendere se al già ricco palmares di Farhadi si aggiungerà anche l’ambitissima Palma d’Oro.

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