Ti ho cercata in tutti i necrologi: clip con scene del film e intervista a Giancarlo Giannini e Silvia De Santis
Esce il prossimo 30 maggio Ti ho cercata in tutti i necrologi, il nuovo film da regista di Giancarlo Giannini di cui oggi vi proponiamo due clip con sequenze tratte dal film e due video con interviste a Giannini e alla protagonista femminile Silvia De Santis.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Nella clip dal titolo “La caccia” scopriamo la location di una delle battute di caccia che vedono protagonista e preda il Nikita di Giancarlo Giannini, mentre nella clip “Braque” facciamo la conoscenza del misterioso personaggio interpretato da F. Murray Abraham.
Per quanto riguarda le interviste video: nella prima Giannini racconta da dove nasce l’idea del film, basata su una storia vera poi rielaborata, mentre nella seconda la De Santis parla del film, che definisce “una storia d’amore”, dal punto di vista del suo personaggio
Prima di lasciarvi alle clip vi ricordiamo che è disponibile anche una nostra recensione in anteprima del film.
Ti ho cercata in tutti i necrologi: una clip e due spot del film di Giancarlo Giannini
Il 30 maggio potremo goderci nei cinema, distribuito da Bolero Film, Ti ho cercata in tutti i necrologi, la nuova fatica da regista di Giancarlo Giannini di cui oggi vi proponiamo una clip con una sequenza tratta dal film e due spot.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
A vent’anni da “Ternosecco” Giannini torna dietro la macchina da presa per dirigere il suo secondo film da regista che lo vede impegnato anche in veste di interprete e produttore. La trama ci racconta di Nikita (Giannini) che dopo aver perso una partita a poker si troverà a scommettere sulla propria vita per poter estinguere il suo debito di gioco.
La clip ci mostra proprio quel tavolo da gioco che segnerà il destino di Nikita e una mano fortunata che l’uomo sta vincendo e che in seguito diventerà un esempio sin troppo tangibile di quanto la fortuna al gioco sia qualcosa di veramente sfuggevole.
Ti ho cercata in tutti i necrologi: trailer e immagini del film di Giancarlo Giannini
Bolero Film ha reso disponibile un trailer e un set di immagini per Ti ho cercata in tutti i necrologi, il nuovo film da regista di Giancarlo Giannini nelle sale dal prossimo 30 maggio.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Bizzarra commistione di thriller e noir la seconda incursione dietro la macchina da presa di Giancarlo Giannini, che si ritaglia anche il ruolo di protagonista affiancato dal veterano F. Murray Abraham e da Silvia De Santis, l’attrice è nota al grande pubblico per il ruolo di Germana nella fiction Distretto di polizia.
La trama al suo interno include elementi del classico americano La pericolosa partita (1930), mentre l’incalzante musica della parte finale del trailer pone l’accento sul lato grottesco e surreale della messinscena.
Il personaggio principale del film è Nikita; quello che porta i morti. Una sera, trovatosi coinvolto in una partita a poker in una sperduta villa fuori Toronto il suo destino cambierà per sempre. Per poter estinguere il suo debito di gioco gli viene proposta una caccia all’uomo: 20 minuti separano lui dai creditori che, con i fucili in mano, avranno quel lasso di tempo per stanarlo ed ucciderlo, mentre Nikita avrà il tempo necessario per potersi salvare estinguendo così il suo debito. Sopravvissuto, Nikita entra in una nuova intima dimensione dove il terrore e la follia si insinueranno lentamente e misteriosamente nella sua vita, a tal punto da non desistere dal desiderio di essere ‘cacciato’. L’inaspettato incontro con una bella e giovane donna complicherà la trama del film, rendendola piena di colpi di scena e di scelte che coinvolgeranno lo spettatore fino all’ultimo, non ponendo l’accento sulla parola fine.
Ti ho cercata in tutti i necrologi: immagini del film
Ti ho cercata in tutti i necrologi di Giancarlo Giannini: locandina e note di regia in esclusiva
25 anni dopo Ternosecco, diretto e sceneggiato nel 1987, l’immenso Giancarlo Giannini torna dietro la macchina da presa con Ti ho cercata in tutti i necrologi, dal 30 maggio nelle sale nostrane grazie alla Bolero Film.
Un titolo ambientato tra Roma, Toronto, Phoenix, l’Arizona, la Calabria e la Sicilia, girato interamente in inglese, e che vede Giannini anche produttore ed ovviamente interprete, nel personaggio di Nikita. Al suo fianco troveremo il Premio Oscar F. Murray Abraham, nel personaggio di Braque, e Silvia De Santis, in quello di Helen.
Oggi, dopo aver visto il trailer ufficiale pubblicato 24 ore fa sul sito de LaRepubblica, ecco arrivare una doppia esclusiva firmata Cineblog, con la locandina del film e le note di regia scritte dallo stesso Giannini, qui alla sua opera seconda in qualità di regista.
Al centro della trama troviamo Nikita, ovvero quello che porta i morti. Una sera, trovatosi coinvolto in una partita a poker in una sperduta villa fuori Toronto il suo destino cambierà per sempre. Per poter estinguere il suo debito di gioco gli viene proposta una caccia all’uomo: 20 minuti separano lui dai creditori che, con i fucili in mano, avranno quel lasso di tempo per stanarlo ed ucciderlo, mentre Nikita avrà il tempo necessario per potersi salvare estinguendo così il suo debito. Sopravvissuto, Nikita entra in una nuova intima dimensione dove il terrore e la follia si insinueranno lentamente e misteriosamente nella sua vita, a tal punto da non desistere dal desiderio di essere ‘cacciato’.
71 anni ad agosto, Giannini è stato candidato al premio Oscar come miglior attore nel 1977 per la sua interpretazione in Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmüller. A vincere fu Peter Finch, grazie a Quinto Potere. Ma ora, come promesso, le sue note di regia.
NOTE DEL REGISTA
E’ tanto che ho in mente questa storia. Io la trovo avvincente e provocatoria, con al centro un personaggio che mi preme di rappresentare come non mi succedeva da anni pieno com’è di sfumature e di contraddizioni, e abbastanza anomalo rispetto a ciò che si vede abitualmente al cinema, soprattutto dal punto di vista della recitazione.
E’ una storia difficile, certo. Di un uomo dal destino sofferto ed epico, che corre su un margine scivoloso della nostra società e su cui si inerba un sentimento di amore disperato e bizzarro, che va un po’ oltre le nostre esperienza di tutti i giorni, ma è su tutto questo che sinceramente ho voglia di mettermi alla prova, convinto che il mezzo cinematografico si presti bene a questo genere di racconto e fiducioso che il pubblico voglia seguirmi in questa strana favola, come mi è già capitato in passato. Sono stato, inoltre, felice di mettere a frutto la mia esperienza, dirigendo gli altri attori del cast.
Due parole a parte meritano i luoghi e gli scenari che ho voluto per questo film: sono spazi avventurosi e insieme metafisici – boschi e laghi carichi di nebbia, la neve, il deserto – nei quali il protagonista può trovare uno sfondo ideale alla sua catarsi. Esperienza che io stesso, anche se in circostanze diverse dalle sue, ho provato personalmente.
Un viaggio mistico
Io non so se il Nikita custodisca e trasmetta dei valori cristiani. O almeno, così limpidi da poterli riconoscere. Non ce l’ho la risposta. Scrivere e raccontare una storia per me non è costruire un discorso a tesi, ma dare un principio d’anima a un personaggio, svilupparla con onestà narrativa (o morale, se volete; per chi scrive sono la stessa cosa) e scoprire poi dove porta. Senza presunzioni. In fondo questo è anche il viaggio spirituale che è dato di vivere ad ogni essere umano nella sua esistenza.
La vita del Nikita a un certo punto cambia lasciandogli intravedere qualcosa che va oltre il quotidiano, e anche oltre l’opportunismo della propria materiale e miserabile sopravvivenza. Certo, è un uomo semplice e incasinato, la sua coscienza è primitiva. Le scelte che il suo
nuovo destino gli mette davanti sono brutali e provocatorie, gli strumenti per compierle barbari. A lui però non importa. Prima d’ora aveva vissuto al buio.
Come in fondo molti di noi, il Nikita non sa ancora cos’è il bene e cos’è il male, è solo alla disperata ricerca di un senso nella sua vita. E per questo è disposto a mettere in gioco tutto se stesso. Il che a me pare già un segno di buona volontà.
Giancarlo Giannini