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E’ morto Raffaele Pisu: Blogo ricorda l’attore e comico bolognese

E’ scomparso a 94 anni l’attore e comico Raffaele Pisu, aveva recitato in “Italiani brava gente”, “In ginocchio da te” e “Le conseguenze dell’amore”.

pubblicato 31 Luglio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 17:46

E’ morto a 94 anni il popolare attore, conduttore e comico bolognese Raffaele Pisu, recitò nel capolavoro Italiani brava gente, in una trilogia di musicarelli con Gianni Morandi ed è stato diretto da Paolo Sorrentino in Le conseguenze dell’amore. In tv affiancò Corrado, Gino Bramieri e Marisa Del Frate nella trasmissione televisiva L’amico del giaguaro (1961), diede vita e fece da spalla all’amato pupazzo Provolino in svariati varietà televisivi e dal 1989 al 1991 ha condotto con Ezio Greggio di Striscia la notizia.

Raffaele Pisu nasce a Bologna il 24 maggio 1925. Dopo aver combattuto con i partigiani, venne fatto prigioniero e trascorse un periodo d’internamento di oltre un anno in Germania. Gli esordi sono in radio nell’immediato dopoguerra in trasmissioni di varietà per “Radio Bologna” e in teatro, era tra i fondatori del teatro “La Soffitta di Bologna”.

Dopo aver ampliato al sua esperienza teatrale che lo portò a sviluppare la sua naturale vis comica, nel 1951 debutta al cinema con un ruolo nella commedia musicale Il padrone del vapore di Mario Mattoli dove recita con Walter Chiari, Delia Scala, Mario Riva, Bice Valori e i fratelli Giuffré. La leggerezza comica di Pisu funziona molto bene sul grande schermo e così si susseguono i ruoli in commedie come Ridere! Ridere! Ridere! (1951) con Ugo Tognazzi e Mario Riva, Il cocco di mamma con Maurizio Arena e Franca Rame. Pisu recita anche per Mario Monicelli in Padri e figli e per Steno in Susanna tutta panna che lanciò Marisa Allasio.

Gli anni ’60 lo vedono recitare in una trilogia di musicarelli di grande successo con protagonista Gianni Morandi: In ginocchio da te (1964), Se non avessi più te (1965) e Non son degno di te (1965). Nel 1965 arriva un inedito e particolarmente riuscito ruolo drammatico in Italiani brava gente (1965), film di guerra di Giuseppe De Santis ambientato durante la Campagna italiana di Russia e l’anno successivo Pisu recita nella commedia balneare L’ombrellone di Dino Risi con Enrico Maria Salerno e Sandra Milo. Nel 1967 l’ultimo ruolo sul grande schermo, prima di una pausa dal cinema che durerà ben 35 anni, Pisu appare nel musicarello Non stuzzicate la zanzara di Lina Wertmüller con protagonista Rita Pavone.

Dal 1968 al 1977 Pisu si dedica a tempo pieno a radio e piccolo schermo con una lunga serie di varietà televisivi tra cui ricordiamo Vengo anch’io, Ma che domenica amici dove lancia il personaggio di Provolino (un pupazzo che ebbe successo tale da creare una linea di merchandise, dischi e fumetti), Senza rete, La domenica è un’altra cosa (con Ric e Gian ed Elio Pandolfi), Come quando fuori piove, Foto di gruppo (con Gianfranco Funari) e Ma che scherziamo? (con Gianni Agus). Il 1977 segna l’inizio di un lungo periodo di pausa dalle scene per Pisu, con sporadiche conduzioni televisive per piccole trasmissioni regionali, per poi tornare negli anni ’80 in radio e negli anni ’90 in tv con la conduzione di Striscia la notizia in coppia con Ezio Greggio.

Pisu non tornerà alla recitazione fino agli anni 2000 con alcune apparizioni in fiction televisive come Non ho l’età (2001), Una vita in regalo (2003), Marameo (2008) e Don Matteo 6 (2008). Nel 2002 torna su un set cinematografico diretto da Luca Barbareschi nel dramma Il trasformista e nel 2004 recita per Paolo Sorrentino in Le conseguenze dell’amore. Nel 2007 è al fianco di Alba Rohrwacher, Paolo Ruffini e Rocco Papaleo nella commedia Non c’è più niente da fare e lo stesso anno viene diretto da Vincenzo Salemme in SMS – Sotto Mentite Spoglie. Nel 2011 recita nella commedia Tutta colpa della musica di Ricky Tognazzi e nel dramma Il mio domani con Claudia Gerini, Paolo Pierobon e Lino Guanciale. L’ultimo ruolo di Pisu sul grande schermo risale al 2017 nella commedia Nobili bugie diretta dal figlio Antonio Pisu in cui recitano anche Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini e Gianni Morandi.

 

Filmografia

 

Il padrone del vapore, regia di Mario Mattoli (1951)
Fiorenzo, il terzo uomo, regia di Stefano Canzio (1951)
Ridere! Ridere! Ridere!, regia di Edoardo Anton (1954)
I pappagalli, regia di Bruno Paolinelli (1955)
La voce che uccide, regia di Aldo Colombo (1956)
Il cocco di mamma, regia di Mauro Morassi (1957)
Padri e figli, regia di Mario Monicelli (1957)
Susanna tutta panna, regia di Steno (1957)
Carosello di canzoni, regia di Luigi Capuano (1958)
Gli italiani sono matti, regia di Duilio Coletti (1958)
Valeria ragazza poco seria, regia di Guido Malatesta (1958)
Uomini e nobiluomini, regia di Giorgio Bianchi (1959)
Agosto, donne mie non vi conosco, regia di Guido Malatesta (1959)
Fantasmi e ladri, regia di Giorgio Simonelli (1959)
Quel tesoro di papà, regia di Marino Girolami (1959)
Le bellissime gambe di Sabrina, regia di Camillo Mastrocinque (1959)
La cento chilometri, regia di Giulio Petroni (1959)
Juke box – Urli d’amore, regia di Mauro Morassi (1959)
Quanto sei bella Roma, regia di Marino Girolami (1959)
Le ambiziose, regia di Antonio Amendola (1960)
Caccia al marito, regia di Marino Girolami (1960)
Ulisse contro Ercole, regia di Mario Caiano (1962)
In ginocchio da te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1964)
Se non avessi più te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1965)
Non son degno di te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1965)
Italiani brava gente, regia di Giuseppe De Santis (1965)
L’ombrellone, regia di Dino Risi (1966)
Non stuzzicate la zanzara, regia di Lina Wertmüller (1967)
Il trasformista, regia di Luca Barbareschi (2002)
Le conseguenze dell’amore, regia di Paolo Sorrentino (2004)
Terapia Roosevelt, regia di Vittorio Muscia (2006)
Non c’è più niente da fare, regia di Emanuele Barresi (2007)
SMS – Sotto mentite spoglie, regia di Vincenzo Salemme (2007)
Par suite d’un arrêt de travail…, regia di Frédéric Andréi (2008)
Tutta colpa della musica, regia di Ricky Tognazzi (2011)
Il mio domani, regia di Marina Spada (2011)
Nobili bugie, regia di Antonio Pisu (2017)

 

Fonte: La Repubblica