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Sangue nella Bocca: trailer italiano del dramma ambientato nel mondo della boxe

Sangue nella Bocca: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma sportivo di Hernàn Belòn nei cinema italiani dal 1° agosto 2019.

pubblicato 1 Agosto 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 17:46

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Il 1° agosto arriva nelle sale d’Italia Sangue nella Bocca, il dramma ambientato nel mondo della boxe diretto dal regista argentino Hernàn Belòn. Il film, una coproduzione Italia-Argentina racconta l’incontro del pugile al tramonto Ramón con la giovane Debora che fa ritrovare all’uomo, che abbandona tutti per vivere una sfrenata passione, una vitalità che sembrava ormai irrimediabilmente perduta.

 

La trama ufficiale:

 

Ramon Alvia (Leonardo Sbaraglia) è un pugile professionista che si trova alla fine della sua carriera. La moglie Carina (Erica Banchi) pretende che si ritiri per impegnarsi in altre attività. Lui resiste, pensa di essere ancora giovane e di poter continuare a vincere. In palestra, Ramon incontra e scopre Débora (Eva De Dominici), una giovanissima e bella boxer donna. Sedotto dalla gioventù, dal fascino e dalla forza selvaggia di Deborah, Ramon sente che può recuperare tutta la sua energía. Rinuncia alla sua famiglia e lascia il suo manager, abbandonandosi ad una relazione appassionata in cui piacere e dolore sono strettamente legati e la violenza aumenta ad ogni round.

 

Il cast è completato da Osmar Núñez, Claudio Rissi, Benicio Mutti Spinetta, – Camila Zolezzi, Aldo Onofri, Richard Wagener, Diego “La Joya” Chaves, Érica “La Pantera” Farías, Pablo “El Elvis” Paoliello e Osvaldo Príncipi.

 

 

NOTE DI REGIA

 

Un film sulla passione. Perché qualcuno è preso da un amore folle? Cosa succede quando in un rapporto amore e potere si mescolano? Ramon e Debora si innamorano come mai prima avevano fatto. Ma competono. Il desiderio di Ramon è di assorbire la forza e la gioventù che non ha più. Debora, invece cerca di competere con lui su un piano di parità e cerca di ottenere il rispetto come atleta e come donna. Mi sono molto interessato ad esplorare il rapporto delle persone con il corpo. Il piacere è lì. Il dolore anche. Ramon e Debora fanno sesso fino allo sfinimento, fino al limite delle loro forze, farsi male senza pietà. Perché farlo? Come se fossero stati anestetizzati e l’unico modo per svegliarli è attraverso la sofferenza e il piacere estremo. C’è qualcosa di molto contemporaneo su questo. Se c’è un Dio, “un oltre”, se non c’è niente, se c’è uno spirito che resta, tutto passa attraverso il corpo. Il corpo è l’inizio e la fine. Non mi attirano I generi cinematografici allo stato puro, piuttosto mi sembra interessante utilizzare elementi di genere per stabilire un contatto con il pubblico, metterli nella storia, provare il cambiamento. Ecco perché in questo caso la boxe, tutti gli archetipi che la circondano, gli elementi di noir cinema sono solo un quadro per raccontare la storia della passione dei protagonisti. Questa è la mia sfida. [Hernàn Belòn]

Il regista Hernàn Belòn nato a Buenos Aires ha lavorato professionalmente come regista, produttore esecutivo, montatore e assistente alla regia. Nel 2003 ha prodotto e diretto il telefilm Fish and Pay, una commedia sulla crisi del 2001 in Argentina. Nel 2005 ha vinto una borsa di studio dal Festival di Cannes per scrivere un film a Parigi. Mentre era in Francia ha prodotto e diretto Land of Refuge, un documentario sui rifugiati politici nel paese. Nel 2009 ha coprodotto e diretto 100 anni di Sofia, un film documentario realizzato con il sostegno di INCAA. Nel 2010 ha coprodotto e diretto il suo primo lungometraggio, The Field, con Dolores Fonzi e Leonardo Sbaraglia.