Venezia 2019, Martin Eden: trailer del film con Luca Marinelli
Martin Eden: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Pietro Marcello nei cinema italiani dal 4 settembre 2019.
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Il 4 settembre 01 Distribution porta nei cinema Martin Eden, il dramma di Pietro Marcello con protagonista Luca Marinelli che sarà presentato in concorso al Festival di Venezia 2019.
La trama ufficiale:
Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un’ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e – influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden – si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e con il suo mondo borghese…
Il cast è completato da Jessica Cressy, Denise Sardisco, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Autilia Ranieri, Carlo Cecchi, Lana Vlady, Chiara Francini, Franco Pinelli, Diego Sepe, Giustiniano Alpi, Rinat Khismatouline, Pietro Ragusa, Aniello Arena, Gaetano Bruno, Vincenza Modica, Maurizio Donadoni e Carmen Pommella.
[quote layout=”big”]La figura di Martin Eden è un archetipo che qui viene reso e trasposto attraverso il congegno della fiaba. Una libera trasposizione dal romanzo di Jack London ambientato in una città portuale ideale alla fine del secolo scorso.[/quote]
La sceneggiatura del film è di Pietro Marcello e Maurizio Braucci, dal romanzo omonimo di Jack London, pubblicato in un primo tempo a puntate nella rivista Pacific Monthly (1908-1909), e successivamente pubblicato in volume unico dalla The Macmillan Company nel settembre 1909.
Il romanzo “Martin Eden” è stato già adattato due volte per il cinema (1914-1942) e una volta per il piccolo schermo, in una miniserie tv diretta da Giacomo Battiato nel 1979.
NOTE DI REGIA
“Martin Eden” racconta la nostra storia, la storia di chi si è formato non nella famiglia, o nella scuola, ma attraverso la cultura incontrata lungo la strada. È il romanzo degli autodidatti, di chi ha creduto nella cultura come strumento di emancipazione e ne è stato, in parte, deluso. Ma è anche un libro in grado, specie ad una seconda lettura, di rivelare – al di là del melodramma – la capacità di Jack London di vedere come in uno specchio le fosche tinte del futuro, le perversioni e i tormenti del Novecento. Per questo Martin Eden è un romanzo di grande attualità politica, e per questo abbiamo immaginato il nostro Martin attraversare il Novecento, o meglio una “crasi”, una trasposizione trasognata del Novecento, libera da coordinate temporali, ambientata non più nella California del romanzo ma in una Napoli che potrebbe essere una qualsiasi città portuale (non solo) d’Italia. [Pietro Marcello e Maurizio Braucci]
Pietro Marcello nasce a Caserta nel 1976. Nel 2004 realizza il documentario Il Cantiere con cui vince l’XI edizione del Premio Libero Bizzarri. L’anno seguente realizza La Baracca. Nel 2007 con Il passaggio della linea partecipa alla sezione Orizzonti della 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2009 realizza il suo primo lungometraggio, La bocca del lupo, vincitore del 27. Torino Film Festival e – tra gli altri riconoscimenti – del Premio Caligari e del Teddy Bear alla Berlinale, del David di Donatello e del Nastro d’Argento come miglior documentario. Nel 2011 gira Il silenzio di Pelešjan, ritratto del grande regista armeno Artavazd Pelešjan, presentato come evento speciale alla 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e in numerosi festival internazionali. Nel 2015 realizza il film Bella e perduta, presentato al Festival di Locarno e vincitore – tra gli altri – del Bergman Award al Göteborg Film Festival, del Love&Change Competition Award al festival internazionale di Istanbul, del Nastro d’Argento come miglior Docufilm, e premiato al festival internazionale di La Roche-Sur-Yon.