pubblicato 22 Luglio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 17:58
A pochi giorni dal programma ufficiale, che sarà svelato giovedì mattina a Roma, la 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2019) diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta ha svelato il proprio film di chiusura:
The Burnt Orange Heresy di
Giuseppe Capotondi, con Claes Bang, Elizabeth Debicki, Donald Sutherland e Mick Jagger protagonisti.
Presentato Fuori Concorso, il film sarà proiettato in prima mondiale sabato 7 settembre, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, con a seguire la cerimonia di premiazione.
Il mondo dell’arte e quello della malavita si scontrano nel thriller neo-noir The Burnt Orange Heresy, ambientato nell’Italia odierna. Il carismatico critico d’arte James Figueras (
Claes Bang) seduce l’affascinante turista Berenice Hollis (
Elizabeth Debicki). I due nuovi innamorati raggiungono la lussuosa proprietà sul Lago di Como del potente collezionista d’arte Cassidy (
Mick Jagger). Questi rivela di essere il mecenate dello schivo Jerome Debney (
Donald Sutherland), una sorta di J.D. Salinger del mondo dell’arte, e avanza ai due una strana richiesta: rubare a qualsiasi costo uno dei capolavori di Debney dallo studio dell’artista. Ma appena la coppia inizia a conoscere il leggendario Debney, comprende che nulla di quel personaggio e della loro missione è ciò che sembra.
Tratto dal romanzo di Charles Willeford, il film è stato sceneggiato da Scott B. Smith. Dopo gli studi di filosofia all’Università Statale di Milano, Giuseppe Capotondi ha iniziato a dirigere video musicali e pubblicità televisive dall’età di 23 anni. Nel 2009 il primo lungometraggio di finzione, La doppia ora, è stato presentato in concorso alla 66. Mostra di Venezia, facendo vincere la Coppa Volpi per la migliore attrice alla sua protagonista Kseniya Rappoport. In seguito Capotondi ha diretto due documentari e diversi episodi televisivi quali Berlin Station per Epix, Suburra per Netflix ed Endeavour per ITV. The Burnt Orange Heresy è il suo secondo lungometraggio.
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