Home Curiosità 11 Settembre 1863: il film secondo Renzo Martinelli

11 Settembre 1863: il film secondo Renzo Martinelli

Il regista parla del film che uscirà in cento copie dall’11 aprile 2013.

pubblicato 3 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:10

L’11 aprile, uscirà in circa cento copie (nelle sale Microcinema), 11 settembre 1683, il film coprodotto da Italia e Polonia costato poco tra i 9 e i 12 milioni di euro (oltre 4 milioni di Rai Cinema, il resto da Martinelli Film Company International e Gresywna Banda), diretto da Renzo Martinelli, incentrato sul monaco cappuccino Marco D’Aviano (F. Murray Abraham) che aiutò i cristiani a fermare l’esercito ottomano di Karà Mustafa (Enrico Lo Verso). Ecco cosa ha detto il regista in conferenza stampa.

La genesi del film

Dovevo proiettare il mio film Vajont sulla pancia della diga. Ma pioveva a dirotto, il che impediva l’evento, seguito dai media. Uno sconosciuto, mi si avvicina e mi dice: “Abbiamo pregato Marco d’Aviano: domani spiove”. E così fu: l’evento si svolse normalmente ed io, al di là del miracolo mi incuriosii del sacerdote cristiano. Una rockstar del Seicento: a ogni sua predica, accorrevano dai venti ai trentamila fedeli. (Il Giornale)

E’ chiaro che questo film nasce dall’inquietudine collettiva dopo gli attacchi alle Torri. Un episodio ci ha costretto a prendere coscienza che ci sono altre realtà come gli sciiti, i sunniti … e che bisogna confrontarsi con altre culture. (La Stampa)

Siamo partiti dal libro di Carlo Sgorlon “Il taumaturgo e l’imperatore” poi con lo storico Valerio Massimo Manfredi, scrivendo la sceneggiatura, abbiamo allargato il racconto. (QN)

Il film

Un film la cui onestà intellettuale va riconosciuta. (La Stampa)

La tesi principale di questo film è la presa di coscienza dell’insensatezza della guerra in assoluto e soprattutto di quelle di religione. (La Stampa)

Il budget

Il film è nato dodici anni fa, prima di Bossi e della Lega! La Rai aveva soltanto tempi diversi dai miei. E’ futile collocare il mio film su questo livello. Quanto al budget, si tratta d’un puzzle. Mi sono trovato a bussare a ogni porta e i film si fanno coi soldi. Una quota è Rai, che avrà i diritti dalla messa in onda del film: è falso che il mio film costi troppo! (Il Giornale)

I progetti futuri: film sulla tragedia di Ustica

Sarà una coproduzione con Italia, Francia e Belgio e avrà un cast internazionale. Questa storia mi ha segnato profondamente. Ci lavoro da 3 anni e voglio raccontare cosa realmente è accaduto: la chiamo la quarta ipotesi, che va oltre il cedimento strutturale. Il pilota Gatti aveva più di settemila ore di volo. Devo mettere le mani su un progetto manipolato per 30 anni. Ragion di Stato? Io non mollo. (Libero)

Voglio farlo perché credo in un cinema etico, che faccia riflettere lo spettatore, altrimenti mi accontenterei di girare dei thriller. (Il mattino)