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Ryan Gosling: le 5 migliori interpretazioni dell’attore di Come un Tuono

Bello e talentuoso, sulla cresta dell’onda da anni, Ryan Gosling è tra gli attori americani più amati del momento. In occasione dell’uscita nelle sale italiane di “Come un tuono”, che lo vede riunirsi al regista di “Blue Valentine” Derek Cianfrance, Cineblog sceglie le sue cinque migliori interpretazioni, ripercorrendone i film e la carriera. Dal Mickey Mouse Club al ruolo di stuntman innamorato di “Drive”.

pubblicato 4 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:16

Se fossimo una rivista on line di gossip un po’ sciocchina, definiremmo Ryan Gosling il tipico attore americano belloccio che piace alle ragazzine e che infastidisce i loro fidanzati. Che il ragazzo sia bello ed abbia fascino è un dato di fatto. Che sia fra i migliori attori americani in circolazione, dovrebbe esserlo. Anche se per molti è ancora “monoespressivo”.

Ha spopolato ormai sul web il video in cui Gosling, a 12 anni, viene intervistato in tv da una giornalista per essere diventato da poco il “moschettiere” ufficiale del Canada. Ruolo che l’ha lanciato nel firmamento del Mickey Mouse Club, fucina di talenti del futuro showbiz statunitense. Ospite da Letterman nel 2011, l’attore dichiara con l’ironia che lo contraddistingue che, subito dopo essere stato assunto, lo staff realizza che non è poi così talentuoso e smette in fretta di usarlo negli spettacoli. Cosa che, secondo molte fonti, non sembra manco vera.

Poco male, perché da lì in poi Gosling è ormai nell’industria che conta, e tra serie tv e primi film arriva il ruolo da protagonista nello stra-scult Young Hercules. E quando Letterman gli mostra una clip del serial, lui giustamente se la ride alla grande. Oggi dopotutto può permetterselo, con alle spalle una nomination agli Oscar (e almeno un paio di segnalazioni rubate) e tre ai Golden Globe. Ma, soprattutto, con ruoli che lo hanno già fatto entrare nell’immaginario collettivo.

Il personaggio a cui viene oggi naturalmente associato è lo stuntman misterioso di Drive, ma sono tanti i ruoli che Gosling si è cucito addosso alla perfezione. Romantico per signorine in vena di lacrima facile ne Le pagine della nostra vita, marito inquietante in Love & Secrets, belloccio elegante ironico sciupafemmine in Crazy, Stupid, Love, giovane politico idealista ne Le Idi di marzo. Perché nonostante per qualcuno sia ancora “monoespressivo”, Gosling ha già dato modo di dimostrare non solo il contrario, ma di essere innanzitutto molto versatile.

E proprio le nostre cinque scelte sulle sue migliori intepretazioni, in occasione dell’uscita in sala di Come un tuono e del lancio del trailer di Only God Forgives, dimostrano quanto Ryan Gosling spazi nella scelta dei ruoli e dei copioni. Privilegiando innanzitutto un cinema indipendente ed autoriale, nel quale può dare sempre il meglio di sé: anche quando il ruolo richiede, appunto, due-espressioni-due…


The Believer (2001)


Skinhead ma ebreo. Danny Balint vive la contraddizione di essere un esponente del movimento neonazista americano che conosce a menadito la Torah. Un film che all’epoca fece parecchio parlare di sé, vincendo il premio maggiore al Sundance. Un buon prodotto, che oggi risulta forse un po’ datato stilisticamente, ma comunque attuale e utile. A 21 anni, Gosling si prende un ruolo tostissimo e dimostra già il suo talento: dubbi e rabbia dosati benissimo. Prima nomination agli Independent Spirit Awards.

Half Nelson (2006)


Dan Dunne è un professore del liceo che fa anche l’allenatore di basket. Ma ha il “vizietto” della droga. Una giovane studentessa lo scopre, e tra i due nasce una profonda amicizia che aiuterà entrambi. Studio di personaggi per un indie oggi “risaputo”, ma che a suo modo ha fatto scuola. Gosling regala al suo personaggio sguardi persi e sofferti, e gioca di complicità con Shareeka Epps: i due vincono agli Independent Spirit Awards come protagonisti. E Gosling si porta a casa la sua unica nomination agli Oscar.

Lars e una ragazza tutta sua (2007)


Lars Lindstrom è così introverso che non ha praticamente rapporti con alcun essere umano. Decide così di portarsi a casa un’amica “conosciuta” su Internet: la bambola gonfiabile “anatomicamente perfetta” Bianca. Commedia agrodolce, molto divertente e toccante, profonda il giusto. Bolso e sfigatino, Gosling è di una tenerezza disarmante, in un ruolo che descrive la solitudine dei singoli in una società (in)civile che chiede, non dà e abbandona.

Blue Valentine (2010)


La relazione di Cindy e Dean, una coppia sposata e con una figlia, sta andando a rotoli. Mentre tentano di salvare l’insalvabile passando una notte in uno squallido motel, i ricordi dell’inizio della loro storia riaffiorano. La miglior interpretazione di Gosling: nel “passato” è il ragazzo che tutti conoscono, nel “presente” è stempiato, sporco ed irriconoscibile. La sua prova è straziante, e quando piange fa davvero male al cuore. Scandalosa mancata nomination agli Oscar, che invece è andata alla pur meravigliosa Michelle Williams. Gosling lavorerà di nuovo con il regista Derek Cianfrance in Come un tuono.

Drive (2011)


Di giorno meccanico e stuntman, di notte autista per criminali: il “driver” non ha storia e passato, ma s’innamora della vicina di casa, per la quale è disposto davvero a tutto. Il film cult di Nicolas Winding Refn gioca con la musica e i colori degli anni 80, ma sotto la patina racconta la (non) storia di un sentimentale ed irresistibile disadattato sociale. E che per questo è, tuttavia, a real human being and a real hero. Per alcuni Gosling è fin troppo monoespressivo: ma sguardi e sorrisetto bastano per aprire squarci di follia e romanticismo infiniti. Come ruolo comanda.

In sala: Come un tuono (2012)


Gosling è ancora uno stuntman, questa volta di motociclette. Il suo Luke Glanton scopre che una ragazza con la quale aveva avuto un incontro fugace ha partorito un bambino. Suo figlio. Luke, cresciuto senza padre, decide di prendersi cura di entrambi. Seconda collaborazione con Cianfrance, in una lunga saga familiare divisa in tre atti. Nel cast anche Bradley Cooper ed Eva Mendes. Nelle sale dal 4 aprile. Qui la nostra recensione.