Benur – trailer, immagini e locandina della commedia di Massimo Andrei
Dopo la tappa al Festival di Roma con tanto di red carpet con centurioni romani ecco arrivare un trailer, un set di immagini e la locandina ufficiale di Benur – Un gladiatore in affitto, commedia diretta da Massimo Andrei (Mater Natura) e tratta dallo spettacolo teatrale “Ben Hur” di Gianni Clementi. Il cast, che è il medesimo della versione teatrale, include Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito e Paolo Triestino.
Per quanto riguarda il comparto tecnico Andrei ha potuto contare sulla sceneggiatura di Gianni Clementi che ha adattato la sua versione teatrale, le musiche di Nicola Piovani (Premio Oscar per La vita è bella) a cui si aggiungono due brani originali composti per il film da Tony Canto (chitarrista degli Arancia Sonora). A seguire trovate una sinossi del film, alcune note di regia e in coda all’articolo il trailer e una galleria fotografica con la locandina e le foto tratte dalla pellicola.
Sinossi:
“Benur” è la divertente storia di Milan, immigrato clandestino bielorusso che per guadagnarsi da vivere si ingegna facendosi fotografare dai turisti nei panni di un finto centurione, davanti al Colosseo. Milan escogita un piano per sbaragliare la concorrenza e, ricorrendo ai suoi studi universitari, costruisce una vera biga con cui attrarre più clienti possibili. Milan è ‘dipendente’ di Sergio, ex stuntman del cinema, invalidato, che per sbarcare il lunario si arrangia con lavori fantasiosi, così come la sorella Maria che ‘lavora’ per una hot line erotica.
Note di regia di Massimo Andrei:
La miseria non fa ridere quasi mai, ma ho cercato di raccontarla mantenendo il tono esilarante ereditato dalla commedia teatrale da cui hai origine questa vicenda. Non volevo che ci fossero le tinte fosche e losche dell’insediamento di un immigrato ai margini della nostra comunità, ma che ci fossero musica e colori vivaci per raccontare il mondo del finto benessere raggiunto da chi sfrutta: un mondo che alla prima occasione non rinuncia a costosi Suv. Non volevo perdere quella comicità che scaturisce dalla mancanza totale dei mezzi, da quella miseria estrema che porta i protagonisti di questa storia a fare qualsiasi cosa pur di farcela, anche travestirsi da centurione e girare in biga per una Roma trafficata, e quindi, pensavo, con la dovuta modestia, alle atmosfere del primo atto di Miseria e Nobiltà con Totò, nell’immaginare i miei fantastici disperati. È proprio nel raccontare l’arte dell’arrangiarsi nella sua forma più bizzarra, che si evidenzia l’entusiasmo che il nostro bielorusso porta nel rassegnato e sfinito mondo dei suoi “padroni”…
