Terminator: Destino Oscuro – resoconto del panel al Comic-Con 2019 (foto e video)
I momenti salienti del panel di “Terminator: Destino Oscuro” al Comic-Con 2019.
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Linda Hamilton e James Cameron sono tornati alla saga di “Terminator” con il sequel/ reboot Terminator: Destino Oscuro. Diretto da Tim Miller (Deadpool), prodotto da Cameron, e caratterizzato dalla reunion di Hamilton e Arnold Schwarzenegger, “Destino Oscuro” arriva nei cinema italiani il 31 ottobre e in previsione della grande uscita Paramount Pictures ha fatto tappa al San Diego Comic-Con con un panel dedicato al film.
Il pannello è iniziato con un live-stream di Cameron, che ha salutato i fan dal set di Avatar. Il regista ha detto che avrebbe tanto voluto essere al padiglione H, ma ha pensato che doveva rimanere concentrato sul lavoro dato che “tutti si lamentano di quanto tempo ci vuole per fare Avatar”. Il regista ha spiegato perché ha ha voluto tornare al franchise, citando un nuovo approccio all’iconico T-800 di Schwarzenegger descritto come “qualcosa di mai visto prima”. Prima di salutare i fan Cameron ha detto: “Sono entrato senza aspettative particolari se non di voler realizzare il miglior film Terminator possibile per il 2019” e poi come se nulla fosse aggiunge una grande sorpresa: “Abbiamo chiesto a Linda di tornare e per fortuna lei ha accettato e abbiamo costruito la storia su questo. Anche Edward Furlong è tornato come John”.
Dopo l’introduzione di Cameron è stato proiettato un filmato “dietro le quinte” (lo trovate in allegato all’articolo) che punta a stabilire un ritorno alle origini sulle orme di “Terminator 1 e Terminator 2”. Dopo il filmato il panel ha inizio. Tim Miller, Linda Hamilton, Natalia Reyes, Diego Boneta. Mackenzie Davis, Gabriel Luna e Arnold Schwarzenegger sono saliti sul palco per discutere del loro approccio al film e mostrare alcuni filmati esclusivi.
Miller ha chiarito le cose discutendo della sua modalità di approcciare il viaggio nel tempo. Citando il recente Avengers: Endgame, Miller ha spiegato che mentre ama l’approccio in stile fumetto di quel film, “i viaggi nel tempo con realtà multiple creano dei limiti”. Miller aggiunge: “Nell’universo di Terminator, c’è solo una linea temporale, il che significa che tutto ciò che accade a seguire è tutto sulle conseguenze della decisione di Sarah Connor di mettere fine alla Cyberdine alla fine di Terminator 2. Sta vivendo con le conseguenze di quella decisione e vediamo come ne verrà fuori 20 anni dopo”.
Linda Hamilton conferma che era riluttante a tornare al franchise dopo aver interpretato i due film originali di Cameron, ma poi si è lasciata convincere dalle potenzialità del personaggio. “Sentivo che c’era un mondo di ricchezza che potevo esplorare, e che potevo farlo come una donna di una certa età”. Hamilton ha detto che ad un certo punto era iper-concentrata sull’addestramento e stava cercando di tornare alla forma della sua vecchia Sarah Connor quando ha realizzato che il personaggio in realtà non sarebbe stato e non doveva essere lo stesso. Hamilton ha spiegato che c’è stato un momento in cui ha capito che: “Non potevo più preoccuparmi di cercare di essere ciò che ero, perché sono molto più di quanto ero all’epoca. Quello è stato il momento in cui volevo davvero essere in sintonia con questo pensiero. La ricchezza della mia esperienza di vita avrebbe solo arricchito il personaggio”.
Il resto del panel è stato incentrato sui bei ricordi dal set, specialmente da parte di Luna che ha parlato del legame con Hamilton e Scwarzenegger in diversi luoghi delle riprese. Luna ha condiviso storie sull’allenamento con Schwarzenegger sul set di Budapest, spingendo l’iconico attore d’azione a deliziare la folla con alcune delle sue citazioni preferite. Schwarzenegger ha anche insistito sul fatto che non è mai stato in dubbio un suo ritorno per il sequel. “Sono dipendente da Terminator”, ha detto l’attore, descrivendo come Cameron abbia cambiato la sua intera carriera dandogli il ruolo del T-800.
Fonte: Screenrant