Non aprite quella porta: 25 curiosità sul film horror del 1974
Il sangue, la puzza, la maschera di Leatherface, il trucco e la storia vera dietro al film cult di Tobe Hooper.
Il 1 ottobre del 1974 usciva negli Stati Uniti il film horror Non Aprite Quella Porta che sconvolse la cinematografia di genere e il pubblico. Domani giovedì 28 febbraio uscirà nei nostri cinema il reboot Non aprite quella porta 3D e mentre aspettiamo ho deciso di dedicare un post all’originale, sempre bellissimo, sempre pauroso e inarrivabile (nonostante i vari sequel, prequel e versioni).
1. Contrariamente alla credenza popolare questo film non è una storia vera. E’ stato girato dal 15 luglio 1973 al 14 agosto 1973, mentre la narrazione di apertura afferma che gli eventi reali ha avuto luogo il 18 agosto 1973.
2. Ma se vogliamo essere proprio precisi Tobe Hopper ha dichiarato di essersi ispirato alla vita del serial killer Ed Gein (come del resto Psyco e Il silenzio degli innocenti). Il regista spiegò:
“I miei parenti vivevano in un paese vicino a Ed Gein e mi avevano raccontato delle storie orribili. Si parlava di paralumi e altri mobili rivestiti di pelle umana, e della profanazione di alcune tombe. (…) Volevo creare una casa degli orrori, una casa spaventosa che odorasse di morte (…). Fui molto sorpreso quando scoprì che Ed Gein aveva veramente commesso i crimini che avevo sentito raccontare, che aveva usato ganci da macellaio per le sue vittime, che usava parti di esseri umani ed era un cannibale”.
3. L’attrice che viene appesa su un gancio da macellaio è stata effettivamente sostenuta da un filo di nylon tra le gambe, provocandole del dolore terribile.
4. Il film non è stato proiettato in Australia fino ai primi anni ’80.
5. Il regista Tobe Hooper sostiene di aver avuto l’idea per il film mentre si trovava nella sezione hardware di un negozio affollato. Stava pensando ad un modo di uscire e vide le motoseghe.
6. John Dugan, che interpreta il nonno, dopo la prima estenuante seduta di trucco di 5 ore, decise di non volersi più sottoporre alla tortura. Il che significa che tutte le scene con lui presente dovevano essere girate prima che il trucco “sparisse”. L’intero processo ha preso circa 36 ore, con un’ondata di caldo estivo particolarmente torrido. Tenete conto anche che l’attore indossava un vestito pesante e in una scena stava seduto in una stanza piena di animali morti e in decomposizione senza aria condizionata o ventilatori. Il cast ha poi ricordato che la puzza dal cibo in decomposizione e l’odore del corpo della gente era così terribile che alcuni membri dell’equipaggio svennero.
7. Edwin Neal che ha interpretato l’autostoppista ha affermato: “Girare il film è stato il periodo peggiore della mia vita… ed ero stato in Vietnam, con le persone che cercavano di uccidermi, quindi questo credo che dimostri quanto fosse brutto.”
8. Il film è stato girato in ordine cronologico.
9. La motosega usata in questo film era un Poulan 245A, con un pezzo di nastro nero che copre il logo Poulan per evitare possibili cause legali.
10. Il film è stato respinto dalla censura del cinema britannico nel 1975, ma è uscita una versione limitata. E’ stato poi vietato di nuovo nel 1977 e nel 1984. Nel 1999 uscì non tagliato per il cinema e la tv, dopo 25 anni.
11. Lo script ebbe diversi titoli tra cui Leatherface, Leatherface Stalking e Head Cheese.
12. Lo scheletro umano che si trova nella casa, alla fine del film, era un vero scheletro umano. Ne hanno usato uno vero perché uno scheletro umano era molto più economico di uno di plastica.
13. Tobe Hooper ha permesso a Gunnar Hansen di sviluppare Leatherface come ritenesse opportuno, sotto la sua supervisione. Hansen ha deciso che Leatherface fosse mentalmente ritardato con dei problemi nel linguaggio ed è andato in una scuola di ragazzi con problemi mentali per guardarli ed ascoltarli.
14. Il pezzo in cui Leatherface che si taglia la gamba è stato l’ultimo ad essere filmato. L’attore indossava una placca di metallo sopra la gamba, che è stata poi coperta con un pezzo di carne e una sacca di sangue.
15. A causa del basso budget, Gunnar Hansen aveva solo una camicia. L’indumento era stato tinto, quindi non poteva essere lavato di nuovo perché altrimenti poteva scolorirsi ed Hansen ha dovuto indossarla per quattro settimane consecutive sotto un sole caldissimo. Alla fine delle riprese o durante la pausa pranzo nessuno voleva stare vicino perché puzzava così tanto da far vomitare.
16. La colonna sonora contiene i suoni di un animale all’interno di un macello.
17. Gunnar Hansen ha detto che, durante le riprese, non andò molto d’accordo con Paul A. Partain, che interpretava Franklin. Pochi anni dopo, Hanson reincontrò Partain e si rese conto che Partain aveva semplicemente scelto di restare nel personaggio anche durante le pause. I due sono diventati amici.
18. I denti di Leatherface sono ovviamente delle protesi e state realizzate appositamente per Gunnar Hansen dal suo dentista.
19. Gunnar Hansen ha battuto la testa contro le porte più volte durante le riprese, perché la maschera di Leatherface limitava fortemente la sua visione ed era altissimo a causa dei tacchi alti che gli avevano fatto indossare.
20. L’abbigliamento di Marilyn Burns si intrise così tanto di sangue finto che alla fine delle riprese era praticamente solido.
21. A dire la verità molto del sangue di Marilyn Burns, inseguita da Leatherface nel sottobosco, era reale perché si ferì con i rami.
22. L’Entertainment Weekly ha votato questo film come il più spaventoso mai realizzato secondo solo a L’esorcista.
23. In origine le riprese dovevano svolgersi in due settimane ma alla fine ce ne sono volute 4.
24. In Germania il film è stato tagliato. Nel 1982 è stato messo all’indice come pericoloso. Poi, nel 1985, il film è stato bandito dal distretto di Monaco e tutte le copie esistenti sono stati confiscate. Nel corso degli anni il film è uscito in VHS e DVD in varie versioni (legali e illegali), per lo più tagliate. Dal mese di aprile 2008 il film è stato rimosso dall’indice. Solo nel settembre 2011, il tribunale distrettuale di Francoforte lo ha sollevato dalla messa al bando del film.
25. Nonostante il titolo (The Texas Chain Saw Massacre), una sola vittima viene uccisa da una motosega.
E se volete saperne di più vi rimando ad altri nostri post a tema: gadget e action figures di Leatherface, trailer italiano del Reboot che esce domani ed intervista a Dan Yeager, il Leatherface del 2013.