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Stasera in tv: “Il miglio verde” su Rete 4

Rete 4 stasera propone “Il miglio verde”, dramma del 1999 di Frank Darabont con Tom Hanks, Michael Clarke Duncan, David Morse e Sam Rockwell.

pubblicato 25 Aprile 2021 aggiornato 25 Aprile 2021 20:32

Cast e personaggi

Tom Hanks: Paul Edgecombe
David Morse: Brutus “Brutal” Howell
Michael Clarke Duncan: John Coffey
Barry Pepper: Dean Stanton
Jeffrey DeMunn: Harry Terwilliger
Doug Hutchison: Percy Wetmore
James Cromwell: Hal Moores
Michael Jeter: Eduard Delacroix
Sam Rockwell: “Wild Bill” Wharton
Bonnie Hunt: Jan Edgecombe
Graham Greene: Arlen Bitterbuck
Patricia Clarkson: Melinda Moores
Bill McKinney: Jack Van Hay
Harry Dean Stanton: Toot
Dabbs Greer: Paul Edgecombe (anziano)
Eve Brent: Elaine Connelly
William Sadler: Klaus Detterick
Paula Malcomson: Marjorie Detterick
Gary Sinise: Avv. Hammersmith
Scotty Leavenworth: figlio di Hammersmith

Doppiatori italiani

Roberto Chevalier: Paul Edgecombe
Vittorio De Angelis: Brutus “Brutal” Howell
Alessandro Rossi: John Coffey
Massimo De Ambrosis: Dean Stanton
Sandro Iovino: Harry Terwilliger
Dario Penne: Warden Hal Moores
Maria Pia Di Meo: Melinda Moores
Giorgio Lopez: Eduard Delacroix
Fabrizio Manfredi: Percy Wetmore
Riccardo Rossi: “Wild Bill” Wharton
Michela Alborghetti: Jan Edgecombe
Nino Prester: Arlen Bitterbuck
Glauco Onorato: Jack Van Hay
Sergio Graziani: Toot
Giorgio Piazza: Paul Edgecombe (anziano)
Rita Savagnone: Elaine Connelly
Antonio Sanna: Avv. Hammersmith
Claudio Fattoretto: barista
Isabella Pasanisi: Marjorie Detterick
Cristina Boraschi: Cynthia Hammersmith
Mario Mastria: vecchio nella casa di riposo

La trama

Stasera in tv su Rete 4 Il miglio verde con Tom Hanks (3)

Sono passati decenni, ma sul vecchio cuore stanco dell’ex guardia carceraria Paul Edgecomb incombe il peso della morte di un innocente.

Edgecomb vive da qualche anno in una casa di riposo della Louisiana e una sera le immagini di un vecchio film (il musical “Cappello a cilindro” con Fred Astaire e Ginger Rogers) scateneranno in lui i dolorosi ricordi del periodo in cui lavorava nel braccio della morte del penitenziario di Cold Mountain, in particolare dell’estate del 1935, anno in cui il destino mise sulla sua strada e portò nelle sue celle John Coffey, un uomo di colore a dir poco gigantesco accusato di aver ucciso due bambine.

Il mostro che però tutti volevano sulla sedia elettrica in realtà non si rivelò ciò che sembrava, perchè Coffey aveva l’innocenza e la fragilità di un bambino e celava in sè un dono miracoloso che era al contempo la sua gioia e la sua dannazione.

Testimoni di questo miracolo vivente saranno proprio Edgecomb, i suoi colleghi e i detenuti del braccio della morte di Cold Mountain. Da quell’afosa estate del ’35 la vita di Edgecomb non sarà mai più la stessa.

Il nostro commento

Stasera in tv su Rete 4 Il miglio verde con Tom Hanks

Il regista Frank Darabont adatta un’altra opera di Stephen King, dopo il memorabile Le ali della libertà, tornando a cimentarsi non solo con un altro racconto toccante e suggestivo, ma anche con il “prison-movie”, genere che sembra calzargli davvero a pennello.

Non certo trascurabile l’apporto di Tom Hanks che supporta con la consueta partecipazione tutta la messinscena, lo spettatore ritrova una certa familiarità e sicurezza nel suo recitare decisamente piacevole e senza vezzi, poi nel film c’è anche uno struggente mix di sovrannaturale e melò che conquista sin da subito, un miscelare con arguzia reale e irreale, vita e morte con toni quasi fiabeschi che non lascia scampo alcuno allo spettatore più sensibile.

Curiosità

  • “Il miglio verde” è stato candidato a 4 premi Oscar: miglior attore non protagonista per Michael Clarke Duncan, Miglior Film, Miglior Sonoro e Miglior sceneggiatura non originale.
  • Il nome per il personaggio di John Coffey è stato ispirato da un professore universitario, il Reverendo John Coffee. Stephen King lo aveva incontrato una volta e gli era piaciuto il suo nome e lo ha utilizzato ne “Il miglio verde”. Il Reverendo Coffee impartiva lezioni di storia all’Emerson College di Boston, Massachusetts.
  • Nel libro l’anno di ambientazione è il 1932, posticipato nel film al 1935 in modo che il film Cappello a cilindro potesse essere citato.
  • Harry Dean Stanton appare nel film e nel libro ci sono un personaggio di nome Harry e un altro di nome Dean Stanton. Chiaramente si tratta di una mera coincidenza in quanto i nomi dei personaggi del libro esistevano molto prima che l’attore venisse reclutato per il film.
  • In realtà Michael Clarke Duncan ha un’altezza simile a quella del collega David Morse, parliamo comunque di quasi due metri e di un paio di centimetri in meno di James Cromwell. Tra le altre cose si sono sfruttati particolari angoli di ripresa per creare l’illusione che Duncan nei panni di John Coffey dominasse in imponenza sul personale del carcere, anche su Brutus Howell e Warden Moores.
  • Michael Jeter (che interpreta Eduard Delacroix) ha recitato anche nella commedia Un topolino sotto sfratto, un altro film che vedeva co-protagonista un topolino molto intelligente.
  • La musica suonata dagli altoparlanti della casa di riposo in cui è ospite Paul Edgecomb e che si può ascoltare durante la prima passeggiata fuori dalla sua stanza è la stessa musica suonata in Qualcuno volo sul nido del cuculo durante la scena in cui le infermiere somministrano i farmaci ai pazienti. La musica utilizzata è il brano “Charmaine” dell’orchestra Mantovani.
  • In origine doveva essere lo stesso Tom Hanks ad interpretare Paul Edgecomb da anziano, ma le prove di make-up su di lui non convinsero il regista, così venne reclutato l’attore Dabbs Greer per il ruolo di Paul anziano che fu l’ultimo ruolo per l’attore scomparso nel 2007.
  • Frank Darabont ingaggiò Dabbs Greer perché era un fan del film Il mostro dell’astronave, in cui Greer era apparso. Quel film è stato anche fonte di ispirazione per Alien, un altro dei film preferiti di Darabont, il che spiega la presenza nel cast  di Harry Dean Stanton uno degli attori del film di Ridley Scott.
  • Nel momento in cui Paul mostra Mister Jingles ad Elaine, il topolino dovrebbe avere circa 64 anni, oltre nove volte l’età del più vecchio topolino reale mai conosciuto.

  • Mentre molti dei romanzi di Stephen King sono ambientati in Maine, Il miglio verde si svolge invece in Louisiana. Tuttavia, il cognome del personaggio principale, Edgecomb, è anche il nome di una cittadina situata sule coste del Maine.
  • Quando Stephen King ha visitato il set ha chiesto di essere legato sulla “vecchia scintillante”, come viene chiamata la sedia elettrica nel film, per vedere cosa si provava, ma la sensazione non gli piacque per nulla.
  • Quando i produttori del film stavano avendo dei problemi a trovare l’attore giusto per ricoprire il ruolo di John Coffey, Bruce Willis ha suggerito Michael Clarke Duncan, con il quale aveva recitato in Armageddon – Giudizio finale.
  • A John Travolta venne offerto il ruolo di Paul Edgecomb, ma rifiutò.
  • “Il miglio verde” è secondo nella classifica stilata dal canale britannico Channel 4 dei “100 miglior film strappalacrime”, al primo posto troviamo  E.T – L’extraterrestre.
  • Quando Paul e Brutal portano John Coffey fuori di notte, John guarda le stelle e dice: “Capo guarda è Cassie, la signora sulla sedia a dondolo”. Si tratta di un riferimento alla costellazione di Cassiopea. Nella mitologia greca la regina Cassiopea è spesso raffigurata come seduta su una sedia o una sedia a dondolo.
  • Più di 30 opere di Stephen King sono state adattate per il cinema, ma “Il miglio verde” è l’unico film ad aver superato il tetto dei 100 milioni di dollari al box-office nordamericano (questi sono dati relativi al novembre 2007 ad oggi il film costato 60 milioni di dollari ha totalizzato worldwide oltre 290 milioni di dollari).
  • “Il miglio verde” presenta tre attori che hanno ritratto presidenti degli Stati Uniti realmente esistiti: David Morse è stato George Washington in John Adams, Gary Sinise ha vestito i panni di Harry S. Truman in Truman e James Cromwell ha interpretato George HW Bush in W..
  • Molti attori di questo film hanno recitato in adattamenti tratti di Stephen King. David Morse è apparso ne I Langolieri e Cuori in Atlantide. James Cromwell è apparso in Le notti di Salem, Patricia Clarkson è apparsa in Carrie – Lo sguardo di Satana. Jeffrey DeMunn e William Sadler hanno recitato insieme in Le ali della Libertà e The Mist. Harry Dean Stanton è stato in Christine – La Macchina infernale mentre Gary Sinise in L’ombra dello scorpione.
  • Quando Melinda Moores (Patricia Clarkson) è visitata da John Coffey (Michael Clarke Duncan), lei gli dà una medaglia di San Cristoforo. Nel cattolicesimo San Cristoforo è conosciuto come il santo patrono dei viaggiatori (John Coffey si descrive come un vagabondo) e come Coffey morì martire.
  • Secondo una featurette contenuta negli extra della versione DVD, Stephen King ha detto di questo film che è l’adattamento più fedele mai realizzato su un suo lavoro.

Differenze tra libro e film

  • Nel film, Paul prende spunto da un vecchio film con Fred Astaire, Cappello a cilindro, per raccontare alla sua amica Elaine la storia di John Coffey. Nel libro, invece, Elaine legge la storia che Paul ha cominciato a scrivere dopo aver incontrato il signor Jingles, che funge da segnale per liberarsi di quei vecchi ricordi.
  • Nel film manca il personaggio di Brad Dolan, il malvagio inserviente della casa di riposo che perseguita Paul.
  • Nel film, dopo l’esecuzione di Bitterbuck, è Percy stesso a chiedere a Paul di poter “stare in prima fila” alla morte di Delacroix, mentre nel libro è Moores a suggerirgli l’idea.
  • Hammersmith, con cui Paul va a parlare dopo che John Coffey lo ha guarito, nel film è l’avvocato difensore di questi, mentre nel libro è un giornalista che ha scritto gli articoli sul processo.
  • Nel film c’è un errore: in ben due scene, infatti, si nota che i detenuti, rispettivamente Wharton e Delacroix, portano la cintura come parte integrante della divisa carceraria. Nel libro viene invece rimarcato come i condannati non dispongano né di cintura né di lacci per le scarpe, per timore che vi si possano impiccare.
  • In generale, il personaggio di Coffey è molto più loquace nel film che nel libro: in quest’ultimo, infatti, l’unico discorso lungo di Coffey avviene quando questi tranquillizza Paul sul suo desiderio di andarsene al più presto. Nelle restanti parti del racconto, John Coffey si limita quasi sempre a piangere.
  • Mentre, nel libro, Brutal esprime il timore di finire all’inferno per aver giustiziato un dono di Dio, nel film questo concetto viene pronunciato da Paul durante il suo ultimo discorso con Coffey.

La colonna sonora

  • Le musiche originali de “Il miglio verde” sono di Thomas Newman che torna a collaborare con il regista Frank Darabont dopo aver musicato Le ali della libertà.
  • La colonna sonora include anche i brani: “Cheek to Cheek” di Fred Astaire, “I Can’t Give You Anything but Love, Baby” di Billie Holiday, “Did You Ever See a Dream Walking?” di Gene Austin e “Charmaine” di Guy Lombardo and His Royal Canadians.

TRACK LISTINGS:

1. Old Alabama
2. Monstrous Big
3. The Two Dead Girls
4. The Mouse On The Mile
5. Foolishment
6. Billy-Be-Frigged
7. Coffey’s Hands
8. Cheek To Cheek
9. Condemned Man
10. Limp Noodle
11. Scared Of The Dark
12. Wild Bill
13. Cigar Box
14. Circus Mouse
15. The Bad Death of Eduard Delacroix
16. Boy’s Eye
17. Two Run-Throughs
18. Red Over Green
19. I Can’t Give You Anything But Love
20. That’s The Deal
21. L’Homme Mauvais
22. An Offense To The Heart
23. Morphine & Cola
24. Night Journey
25. Danger Of Hell
26. Done Tom Turkey
27. Did You Ever See A Dream Walking
28. Trappingus Parish
29. Boogeyman
30. Shine My Knob
31. Briar Ridge
32. Coffey On The Mile
33. Punishment
34. Charmaine
35. Now Long Gone
36. No Exceptions
37. The Green Mile

[Per guardare il video clicca sull’immagine in alto]

 

Citazioni dal film

 

John Coffey si presenta:

Paul: Il tuo nome è John Coffey?

John Coffey: Sì, capo signore. Come la bevanda, solo scritto in modo diverso però.

 

John Coffey a Paul Edgecomb:

Lui le ha uccise con il loro amore perché si volevano bene. Adesso hai visto com’è. È così che va tutti i giorni, è così che va in ogni parte del mondo.

Sono stanco, capo. Stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia. Stanco di non poter mai avere un amico con me che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perché. Sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno a tutti gli altri uomini. Stanco di tutto il dolore che io sento, ascolto nel mondo ogni giorno, ce n’è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre continuamente. Lo capisci questo?

 

John Coffey mentre percorre Il miglio verde:

John: Qui dentro ci sono tante persone che mi odiano, tante… lo sento, sono come tante api che mi pungono.

Brutal: Allora senti quello che proviamo noi, noi non ti odiamo, lo senti?