Il mio miglior nemico – trama e curiosità sul film di Rai 3
Trailer e curiosità sulla commedia drammatica ambientata durante la seconda guerra mondiale e realizzata dal produttore de Il falsario.
Questa sera alle 21.05 su Rai 3 andrà in onda Il mio miglior nemico (Mein bester Feind), commedia drammatica diretta dall’austriaco Wolfgang Murnberger, regista prettamente televisivo con all’attivo la crime-comedy The Bone Man (2009).
Il film è interpretato da Moritz Bleibtreu, attore tedesco molto noto che conta collaborazioni sia in Europa che negli States, tra le sue partecipazioni ricordiamo ruoli in Lola corre, Munich, Soul Kitchen, Speed Racer e il dramma italiano Vallanzasca – Gli angeli del male. Bleibtreu è supportato dall’attore austriaco George Friedrich, per lui ruoli nel dramma apocalittico francese Il tempo dei lupi (2003) e nel dramma storico tedesco North Face – Una storia vera (2008).
Cast e personaggi: Moritz Bleibtreu (Victor Kaufmann); Georg Friedrich (Rudi Smekal); Ursula Strauss (Lena); Marthe Keller (Hannah Kaufmann); Udo Samel (Jakob Kaufmann); Rainer Bock (Comandante SS Rauter); Uwe Bohm (Colonnello Widirizek); Merab Ninidse (Moritz Haiden); Karl Fischer (Tenente SS Maier); Christoph Luser (Caporale SS Weber); Serge Falck (Colonnello Noldner); Klaus Manchen (sottosegretario di Stato Leipold); Claudio Caramaschi (Adriano Bellotini); Hubert Mulzer (Comandante di brigata Wildholz); Margherita Di Rauso (Giornalista).
La trama
La vicenda ruota attorno a due amici d’infanzia che la vita, ma soprattutto la guerra porrà su fronti opposti trasformandoli in nemici: il ricco mercante d’arte ebreo Victor Kaufmann (Bleibtreu) e Rudi Smekal (Friedrich), figlio della cameriera che lavorava al servizio della famiglia di Victor, ora membro della Sa (camicie brune), organizzazione paramilitare al servizio di Hitler e del suo partito nazionalsocialista. Rudi torna a Vienna, dopo un soggiorno in Germania, senza rivelare all’amico di essere un adepto del Fuhrer e quest’ultimo ignaro di tutto gli rivela l’esistenza di un prezioso disegno di Michelangelo creduto perduto e invece nascosto dalla sua famiglia. In seguito il disegno si rivelerà l’ennesimo falso e sul ritrovamento o meno della opera d’arte autentica penderà il destino dell’Europa e del patto tra Hitler e Mussolini. Così i due nemici-amici, nel frattempo diventati prigioniero e carceriere, si ritroveranno su un aereo diretti a Berlno per un interrogatorio, ma il velivolo verrà abbattuto e il destino spariglierà ancora le carte, Victor si ritroverà ad indossare l’uniforme dell’ex amico nazista e quest’ultimo la divisa di un campo di concentramento…
Curiosità
– Il film, una coproduzione Austria/Lussemburgo, ha partecipato fuori concorso al Festival di Berlino 2011.
– La pellicola è prodotta da Josef Aichholzer che ha già prodotto Il falsario – Operazione Bernhard di Stefan Ruzowitzky vincitore nel 2008 del Premio Oscar per il Miglior film straniero.
– La sceneggiatura è di Paul Hengge che si è ispirato al suo romanzo “Come Victor Kaufmann riuscì a sopravvivere ad Adolf Hitler“.
– Nel cast figurano anche due attori italiani: Claudio Caramaschi per lui ruoli al cinema ne I fabbricasvizzeri (1977), Sapore di mare (1983) e in tv la serie L’ispettore Derrick e Margherita Di Rauso, già vista in To Rome with Love (era la moglie di Antonio Albanese) e Vallanzasca – Gli angeli del male (come in questo film interpretava una giornalista).
Il regista Wolfgang Murnberger parla del film:
Questo progetto voleva raccontare un diverso punto di vista della Shoah, non la caccia su schermo a prigionieri dei campi di concentramento o mostrare ebrei sofferenti, ma raccontarla nel contesto del nazionalsocialismo per ritrarre un ebreo nei panni di eroe. Si è sempre pensato al film come una commedia e in questo caso ho preferito la tragicommedia…la questione dell’approccio è stata al centro di un’intenso confronto con la società di produzione, non avrei mai osato fare una commedia pura sull’argomento…ero consapevole del fatto che gli ebrei nella seconda guerra mondiale sono state le vittime, ma quello di cui non ero a conoscenza è che in ogni film ambientato in quel tempo erano sempre presentate come vittime. Il punto cruciale de “Il mio migliore nemico” è che ci sia finalmente un ebreo che prende i nazisti per il naso. Questa è una delle cose che mi ha fatto decidere di girare questo film, nonostante la difficoltà dell’approccio.