Open Windows: Elijah Wood e Sasha Grey nel primo film in inglese di Nacho Vigalondo

Sono iniziate da qualche giorno a Madrid le riprese di Open Windows, il nuovo film di Nacho Vigalondo. Qualcuno di voi lo conoscerà bene, se ha visto il bellissimo Los Cronocrimenes ed Extraterrestre. Noi lo aspettiamo al varco sempre con piacere, e questa volta la cosa si fa seria: perché Open Windows sarà il primo film in lingua inglese per il regista spagnolo. Allarme rosso acceso e scritte warning ovunque, ma noi vogliamo dargli tutta la nostra fiducia.

Protagonista del film è Elijah Wood, sempre più inserito nel cinema di genere. L’attore, che rivedremo nei panni di Frodo nella trilogia de Lo Hobbit, è il protagonista del remake di Maniac, sarà nel thriller Grand Piano, ed ha lanciato la sua compagnia specializzata in progetti di genere, The Woodshed. Tra gli altri film che verranno prodotti ci sono il nuovo Alex de la Iglesia e proprio questo Open Windows. Co-prodotto dalla Wild Bunch, si tratta di un thriller in tempo reale, che trasporta le pellicole “paranoia” degli anni 70 ai giorni nostri: ovvero l’era dei computer e di Skype.

Elijah Wood tenterà di liberare un’attrice, interpretata dall’ex diva hard Sasha Grey, rapita da un certo Chord, interpretato da Neil Maskell. Vigalondo ha dichiarato:

Proprio come in Blow Out di Brian De Palma, una ragazza viene catturata. L’eroe dovrà usare ogni mezzo a sua disposizione per scoprire dove si trova, e salvarla dal cattivo prima che sia troppo tardi. Lo spettatore seguirà l’azione sullo schermo di un pc connesso ad Internet – un approccio che ci è piaciuto sin da subito. Qualcosa di questo tipo vuol dire andare al di là di film come Paranormal Activity, Cloverfield o Chronicle. Invece di far finta che stiamo usando una videocamera amatoriale, ci sarà lo schermo di un computer. Lo schermo del film diventa lo schermo di un computer, e lo spettatore diventa protagonista di quest’avventura.

Nella produzione verranno usati 12 tipi diversi di telecamere: webcam, videocamerine, tablet, cellulari, e chi più ne ha più ne metta, come promette il titolo stesso. Insomma: attualità, attualità, attualità. E richiami al classico, che non possono mai mancare.

Fonte: Screen Daily
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