The Wedding Party: la recensione di Cineblog
Provare a ripetere il boom di Le amiche della Sposa? Difficile. Chiedere a … The Wedding Party
The Wedding Party è uscito nei cinema d’Italia giovedì 18 ottobre, incassando 427.860 euro in 72 ore. 62.781 gli spettatori paganti, per una commedia da noi già recensita ed ora riproposta in homepage per cercare di raccogliere i vostri giudizi ed impressioni. Vi è piaciuta? L’avete vista? Pregi e difetti? Credete che possa esser paragonata a Le Amiche della Sposa? Vi ha convinto la Dunst versione ‘commediante’? A voi giudizi e commenti.
Provare a ripetere il boom de Le Amiche della Sposa. Esattamente 18 mesi fa Bridesmaids dava il via ad un nuovo genere di commedia fino ad allora mai toccato con mano da Hollywood. Ovvero quello prettamente femminile. Irriverente, volgare, e sfacciatamente divertente. Perché non è detto che solo i maschi possano e/o debbano far ridere. Detto, fatto. 288 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, applausi dalla critica, due nomination ai Golden Globes e ben 2 agli Oscar.
Passato poco più di un anno, quelli della Radius-TWC hanno provato a bissare il boom della commedia Universal, partorendo un ‘reboot/sequel/remake’ tutt’altro che ufficiale, ovvero Bachelorette. Al centro della trama, infatti, c’è sempre lui. Il matrimonio della migliore amica, con le compagne di sempre pronte a trasformarsi in damigelle. Tra caos, alcool, sesso e disorganizzazione.
Per mantenere i contatti con l’originale, l’esordiente Leslye Headland ha addirittura ingaggiato Rebel Wilson, già vista in Bridesmaids e qui sposa extralarge completamente ‘sprecata’, perché lasciata in un angolo, ovvero a km di distanza dalla sua strabordante fisicità e dalla sua naturale comicità, inspiegabilmente tenuta al guinzaglio. Tutto questo a scapito di un film che potremmo (e dovremmo) definire imbarazzante, per quanto forzato, poco divertente, gratuitamente volgare, sfacciatamente ‘simile’ al predecessore ed ancorato ad una poco credibile Kirsten Dunst, per una volta finalmente anche ‘commediante’. Ma con la pellicola sbagliata, ed un’unica odiosa espressione.
Regan deve essere la prima in tutto. Sempre e comunque. Per questo quando scopre che Becky, la sua grassa amica del liceo, sta per sposare un ricco newyorchese, perde il controllo. Scelta come damigella d’onore, Regan decide di svolgere al meglio tutti i suoi doveri con l’aiuto delle due amiche del liceo, Katie e Gene. Se non fosse che durante l’organizzazione dell’addio al nubilato qualcosa vada storto, trasformando la festa in una notte selvaggia ad alto tasso di coca e alcool che rischia di rovinare le nozze…
Possibile che un film simile, così ‘in linea’ con un successo travolgente come Le Amiche della Sposa, non vada oltre le 98 sale a disposizione e agli 447,954 dollari d’incasso sul ricco suolo americano? Sì, tutto ciò è maledettamente possibile, se il film in questione è Bachelorette, diventato per i cinema nostrani The Wedding Party. Vera e propria accozzaglia di ‘già visto’, il titolo Radius-TWC scivola continuamente nella volgarità becera e completamente immotivata, finendo così per trasformare in stucchevoli e tutt’altro che divertenti il più delle gag studiate e trasportate sul grande schermo.
Leslye Headland, sceneggiatrice e regista, non riesce mai a trovare la bussola di una commedia mal scritta, diretta e interpretata, da un cast tra le altre cose anche apparentemente interessante. Dinanzi ad una rigida, fuori parte ed invidiosa Kirsten Dunst, troviamo una stupida e perennemente sopra le righe Isla Fisher, senza dimenticare un’esplicita ed eccessiva Lizzy Caplan. La situazione non migliora con la controparte maschile, capitanata da un insulso James Marsden, un ripetitivo Kyle Bornheimer ed un inutile Adam Scott. Rebel Wilson, unica vera ipotetica ‘mattatrice’ del film, viene invece frenata e lasciata in disparte, limitando una pellicola che si sforza continuamente di strappare risate, finendo automaticamente per far sempre peggio.
Kristen Wiig e Paul Weig ebbero la forza di calibrare con furbizia volgarità ed eccessi, dando vita ad un titolo, Le amiche della Sposa, dalla forza comica dirompente. Irriverente e scurrile, questo è poco ma sicuro, ma comunque sempre legato ad un’idea precisa di script, tanto sboccato quanto esilarante. Di tutto questo in The Wedding Party non ve n’è traccia. E non per scelta. Bensì per mancanza di idee. Solo nel finale, nel concitato finale che ci porta all’arrivo delle nozze, Leslye Headland preme sull’acceleratore, dando ritmo ad una commedia che fino a quel momento aveva ondeggiato per oltre un’ora e con andatura zoppicante su un tappeto minato di cliché di genere. Mal tratteggiati dall’inizio alla fine, i vari personaggi che si incrociano alle nozze del titolo presentano caratteristiche solo accennate, con tanto di bulimia ed aborto letteralmente gettati nel tritacarne della sceneggiatura, tra una canna, una lap dance e l’ennesima giravolta emotiva di Kisten Dunst, che in una scena sfotte l’amica grassa, per poi sostenerla con lacrime ed abbracci in quella successiva. Bah.
Dinanzi ad una sceneggiatura così poco ispirata, originale, a tratti persino contraddittoria e tendenzialmente piatta, e ad una regia che sin dall’inizio, con il caotico montaggio che ruota ad una semplice telefonata tra amiche, dimostra di non essere all’altezza della situazione, anche i protagonisti sembrano credere poco o nulla in ciò che fanno, contribuendo automaticamente alla realizzazione di un film semplicemente pensato male e venuto peggio. Perché già dar vita ad un ‘caso’ cinematografico come Bridesmaids è stato oggettivamente difficile, ma provare a ripeterlo, soprattutto se hai tra le mani un prodotto tanto visibilmente scadente, diventa pressoché impossibile.
Voto di Federico: 4
Voto Simona: 2
The Wedding Party (Usa, 2012, commedia, Bachelorette) di Leslye Headland; con Kirsten Dunst, Isla Fisher, James Marsden, Adam Scott, Lizzy Caplan, Rebel Wilson, Arden Myrin, Hayes MacArthur, Kyle Bornheimer, Chris Cardona, Ella Rae Peck, Meg Phillips, Leslie Meisel, Megan Neuringer, Nicole Signore, Gil O’Brien, Jenn Schatz, Angelo Bonsignore, Philip James Katrandjian, Shauna Miles, Jonathan Florez, Stephen Powers – uscita giovedì 18 ottobre 2012 – qui il trailer italiano