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Christopher Nolan Italia: intervista ai 3 amministratori della pagina Facebook

Joker o Bane, i film preferiti dal gruppo e l’opinione sulla trottola di Inception.

di carla
pubblicato 24 Settembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 21:54

Oggi Cineblog vi propone una particolare intervista. Si tratta dei tre amministratori della pagina Facebook Christopher Nolan Italia: Riccardo De Franco, Marco Ciarallo e Davide Bracali che hanno accettato di mettersi alla prova.

1. Perché proprio una pagina su Nolan? Cos’ha questo regista di così speciale?
Inizialmente ci siamo ritrovati su un piccolo forum dedicato al regista, che per i pochi che lo frequentavano era un luogo di ritrovo come tanti, finchè non ci siamo resi conto che l’interesse verso questi film trascendeva il semplice passatempo ed era sfociato in una vera e propria passione. In quanto cinefili abbiamo deciso che avremmo voluto dedicare a questo cineasta uno spazio più ampio per poter accogliere tanti altri appassionati, proporre iniziative originali e diventare una vera e propria community di riferimento. Chris Nolan è un regista che si è costruito con le proprie mani, e oggigiorno dopo un percorso relativamente breve e costellato di successi è tra le figure di spicco del cinema mondiale. Ciò che lo rende speciale è innanzitutto lo sguardo coerente verso le sue tematiche e la sua poetica che lo hanno accompagnato dagli esordi indipendenti fino ai suoi kolossal miliardari; in particolare i suoi tratti distintivi sono riusciti a conquistare il grande pubblico pressochè in modo analogo, perchè l’interesse sprigionato da una qualunque di queste pellicole ha spinto noi tutti a scoprire il resto della sua filmografia. Il suo amore per il cinema infonde nelle sue pellicole quel senso di meraviglia che cattura l’attenzione dello spettatore in cerca di grande intrattenimento e allo stesso tempo attira il cinefilo che ricerca un solido apparato tecnico e la visione personale di un autore. Non per ultimo Nolan è un tradizionalista, status che si palesa nella volontà di prediligere la pellicola al digitale e gli effetti speciali meccanici alla computer grafica; anche quando decide di sperimentare lo fa sapendo di poter contare su solide basi qualitative (IMAX) piuttosto che appoggiarsi al trend del momento, come il 3D, che non sempre è utilizzato per fini squisitamente artistici.

the-prestige-poster2. Datemi 3 aggettivi per descrivere i suoi film.
Labirintici, escapisti, epifanici.

3. Quale suo film preferite? E perché?
Nella nostra community è opinione comune che i migliori film di Nolan, quelli più rappresentativi della sua poetica, siano:

* THE DARK KNIGHT perchè è il perfetto connubio tra il Nolan spettatore che, avendo sviluppato una passione fin dall’infanzia per il grande cinema d’intrattenimento che mette in primo piano la qualità del racconto, vuole impressionare a sua volta il pubblico tramite uno spettacolo unico e indelebile, e il Nolan autore che rispetta il materiale di partenza e lo reinterpreta raccontando una storia pregna dei fondamenti e delle tematiche tipiche del suo cinema, presenti fin dagli albori della sua carriera.

* THE PRESTIGE perchè rappresenta la massima espressione finora raggiunta dal Nolan regista che, avvalendosi di un apparato tecnico di finissimo utilizzo, dimostra la maturità artistica definitiva e allo stesso tempo, sfruttando un soggetto che non gli appartiene, fonde i pilastri della sua personale visione in un film che indaga le potenzialità autodistruttive dell’uomo e l’ossessione che lo conduce alla miseria.

4. Quale suo Batman preferite? E perché?
Ognuno dei capitoli della trilogia mette in scena una rappresentazione dell’uomo pipistrello che per approfondimento psicologico e fedeltà alla fonte soddisfa sia chi cerca qualcosa in più del semplice film supereroistico, sia chi legge fumetti e apprezza il rispetto del canone. Tuttavia se dobbiamo esprimere una sola preferenza, riteniamo The Dark Knight Rises, l’ultimo atto della saga, il film che racchiude maggiormente l’essenza di Batman e allo stesso tempo ne celebra il mito come mai prima d’ora. La pellicola è stata incessantemente pubblicizzata da tutti gli addetti ai lavori come un’epica e degna conclusione di un viaggio durato 8 anni, e per quanto ardue, queste ambizioni sono state infine mantenute. Naturalmente un finale di questo calibro con tutte le aspettative che comportava non può aver accontentato tutti, però è evidente che la sensazione percepita dalla maggioranza è quella di aver assistito ad un epilogo che ha ben pochi rivali tra le trilogie famose del cinema. Da appassionati di Batman non possiamo non riconoscere in questo film una vera e propria dichiarazione d’amore per il personaggio: il finale culmina in un intenso climax di emozioni che a suo modo segna un punto di non ritorno nelle trasposizioni cinematografiche, poichè come sappiamo queste icone celebri non hanno mai avuto una fine vera e propria neanche sulla carta.

joker-batman5. Joker o Bane?
Joker. Questo personaggio sicuramente rimarrà nell’immaginario collettivo, e riassume in sè tutte le caratteristiche che hanno definito i grandi villain cinematografici: una scrittura superba, un’interpretazione magistrale, e non per ultimo un grandissimo lavoro di reinterpretazione della controparte originale, che viene qui esaltata e omaggiata a dovere.

6. Cosa pensate della dichiarazione di Cronenberg per cui i film di Batman di Nolan sono noiosi?
Innanzitutto riteniamo che le critiche mosse da David Cronenberg abbiano una duplice natura: interpretando le sue parole in senso più ampio possiamo dire che il suo dito è puntato contro quello che attualmente è visto come uno dei maggiori esponenti del cinema mainstream, tuttavia il suo discorso cela quella che in realtà è una vera e propria insofferenza verso l’ambiente hollywoodiano (con il quale la sua mentalità artistica era ed è tuttora incompatibile) che spesso e volentieri i film supereroistici incarnano. L’opzione di indicare i Batman di Nolan come capro espiatorio della sua critica è piuttosto contraddittoria, in quanto si concentra proprio sull’esponente che negli ultimi anni ha elevato il genere da lui denigrato. In ogni caso possiamo concordare sul fatto che la maggior parte di queste opere sia sfruttata quasi esclusivamente a scopo commerciale, ma è doveroso ricordare che non sempre il materiale d’origine viene trasposto adeguatamente, di conseguenza il genere supereroistico non gode ancora di un’espressione matura e di un approccio qualitativamente paragonabile a trasposizioni di altri media. In secondo luogo ci teniamo a sottolineare come il fumetto sia in realtà, al pari delle pellicole in esame, una forma d’arte costellata di traguardi considerevoli, ma ancora vittima di forti pregiudizi. Lo stesso Cronenberg con la sua disamina superficiale ha dimostrato di cadere nel luogo comune dei tipici detrattori del medium fumettistico: lui in prima persona non dovrebbe esprimersi in questi termini, considerando che uno dei suoi ultimi e apprezzati film deriva da una graphic novel di tutto rispetto, ergo si è autocontraddetto. In ultimo non possiamo ignorare che proprio Batman è un personaggio su cui tantissimi autori di spicco hanno realizzato alcune delle più affascinanti e mature opere fumettistiche dei nostri tempi.
D’altronde la gaffe sul 3D lasciava già intendere la scarsa conoscenza di Cronenberg del modus operandi di Chris Nolan.

7. Qual è l’argomento più trattato dai lettori sulla vostra pagina FB e sul Forum?
Naturalmente in questo periodo l’ultimo Batman catalizza l’attenzione della maggior parte dei nostri lettori; in generale però l’argomento che, per nostro piacere, tiene più banco è la personalità artistica di Christopher Nolan: in particolare lo stile personale che lo ha posto in risalto rispetto ad altri registi emersi nel nuovo millennio, i temi cardine attorno ai quali ruota la sua intera filmografia e il metodo che lui stesso predilige nell’approcciarsi ad un nuovo progetto.

inception_-poster8. Nolan produce Man of Steel: secondo voi come regista cosa avrebbe portato al nuovo Superman?
Lo stesso Nolan era consapevole che un film del genere non era propriamente nelle sue corde. Da una parte il suo background lo vede crescere e maturare come regista di film noir, poco avvezzo a pellicole di stampo fantastico, dall’altra parte l’atmosfera e il tono della mitologia di Superman non si sarebbero sposati con l’approccio verosimile che Nolan ha applicato con successo al suo Batman. Se fosse stato in cabina di regia per Man Of Steel sicuramente avrebbe riservato a Superman la stessa serietà e introspezione dedicata finora al Cavaliere Oscuro, tuttavia riteniamo che il trattamento che ha dato inizio alla parabola di Bruce Wayne e ha messo la parola fine al suo viaggio non si presta al meglio per descrivere il più famoso eroe DC Comics in quanto trascende il concetto di uomo comune e incarna in modo imprescindibile e duraturo il simbolo che rappresenta.

9. Secondo voi la trottola di Inception alla fine cade o no?
Non importa se nel finale si tratta di realtà o sogno, ciò che conta veramente è che lui si sia liberato del senso di colpa, rappresentato dal ricordo di sua moglie; questo vale per Cobb e così dovrebbe valere anche per lo spettatore. Cobb è convinto di essere tornato alla realtà e gira la trottola distrattamente per provarlo, ma nel momento in cui vede i suoi bambini corre da loro senza controllare il totem, e solo al pubblico viene concesso di guardarlo. L’inquadratura finale serve per seminare il dubbio e far riflettere sul contrasto tra realtà/sogno simboleggiato dalla trottola che gira, e il valore della famiglia simboleggiato dai figli. Dunque alla fine non conta se è mondo reale o mondo del sogno perchè la felicità e il raggiungimento di un nobile scopo non sono legati nè ad una dimensione nè all’altra. Infatti il vero fulcro è il taglio di montaggio: la trottola sta per cadere o continua a girare? Non siamo tenuti a saperlo perchè non serve saperlo.

Foto: Tmnews