Interior. Leather Bar: il trailer del film omaggio a Cruising di James Franco
Con Interior. Leather Bar, James Franco omaggia Cruising, il film più contestato di Friedkin. Un tributo ad alto tasso erotico gay: guarda il trailer su Cineblog.
Uno dei progetti più coraggiosi, sperimentali ed “estremi” dell’anno. Interior. Leather Bar è sicuramente uno dei film che farà più parlare ad inizio 2013, visto che si vedrà prima al Sundance e poi al Festival di Berlino nella sezione Panorama. E sicuramente quest’opera diretta a quattro mani da James Franco e Travis Mathews farà parecchio discutere.
A metà strada tra documentario re-immaginativo ed esperimento meta-cinematografico, Interior. Leather Bar (precedentemente conosciuto come James Franco’s Cruising) prova a raccontare i 40 minuti mai visti di Cruising, straordinario e sottovalutato film di William Friedkin. Materiale mai visto prima, ad alto contenuto sessuale, estremo e, proprio per questo motivo, censurati.
Franco e Mathews, regista queer di San Francisco, interpretano loro stessi, mentre Val Lauren (attore per Franco in Sal) dovrebbe interpretare il personaggio di Al Pacino. Gli autori vogliono indagare sulla natura di quel materiale perso per sempre, ma soprattutto sulle motivazioni che spinsero un autore sulla cresta dell’onda di Hollywood e i suoi attori a girare del materiale che sapevano benissimo sarebbe stato definito pornografico e avrebbe causato loro parecchi problemi.
Il trailer lascia intravedere un’operazione molto curata, ricercata ed artistica, per questo ancora più interessante. Una versione più corta dell’opera è stata mostrata privatamente qualche tempo fa a New York. Oggi però Interior. Leather Bar sta per mostrarsi in tutta la sua interezza: e, per magia, quei 40 chiacchierati ed inediti minuti di Cruising vedranno a loro modo per la prima volta il buio della sala. Non vediamo l’ora.
Cruising: James Franco ha girato un omaggio “homo-sex-art” al film di William Friedkin
23 agosto 2012 Che un attore bello, ricco, giovane, celebre, nominato agli Oscar come James Franco sia così attivo sul fronte delle tematiche gay lo mette subito al centro dell’attenzione. Da anni in molti speculano sull’identità sessuale dell’attore, e lui ha sempre risposto con un sorriso sornione, lasciando quell’ambiguità che lo ha reso così complice della comunità LGBT. Il fatto è che James Franco, a parte la sua carriera hollywoodiana, è fortemente attratto dal cosiddetto art house cinema, il cinema artistico, indipendente ed addirittura sperimentale.
Come regista ha girato diversi lungometraggi, anche queer (vedi Sal sulla morte di Sal Mineo o The Broken Tower sul poeta Hart Crane), ed alcune video-installazioni come My Own Private River, omaggio al River Phoenix di Belli e dannati. Ora torna a “sperimentare” con un remake/omaggio “homo-sex-art” al discusso Cruising, splendido e sottovalutato film di William Friedkin che raccontava di un agente, interpretato da Al Pacino, costretto ad infiltrarsi nell’ambiente gay S&M di Manhattan per scovare un serial killer. Un film che aveva scatenato l’ira degli attivisti gay per come “dipingeva” la comunità dell’epoca.
James Franco’s Cruising nasce da un’idea dell’attore, intenzionato a rendere omaggio ai 40 minuti mai visti del film. Per fare questo ha contattato Travis Mathews, regista di San Francisco che con il suo I Want Your Love, un dramma ad alto contenuto erotico, sta avendo molto successo nel circuito dei festival in America, e non solo. C’è però un problema: pare non ci siano i diritti per poter portare a termine l’operazione, come ha sottolineato poche ore fa sul suo account Twitter lo stesso William Friedkin:
Mr. Franco mi ha chiamato per parlare di questo 2 giorni fa. Non ho idea di cos’abbia in mente, ma non ha i diritti per fare il remake.
Viste le molte richieste di delucidazioni, né Mr. Franco né nessun altro ha i diritti per fare un remake di Cruising.
Detto questo, sembra che in realtà questo non abbia affatto fermato Franco e Mathews, anzi: il film è già stato girato, addirittura in 2 giorni soltanto. Ecco cos’ha raccontato il regista in esclusiva a indieWIRE:
[Franco] sapeva di volere del sesso gay reale nel film. Il suo team cercava un regista che avesse girato del vero sesso gay, e credo anche qualcuno che fosse complementare alla sua visione.
Dicevamo che Cruising aveva 40 minuti di girato in più nella versione originale. Si vocifera ci fossero delle scene molto spinte, con tanto di fisting e pissing: materiale che al film era costato una X da parte della MPAA. Friedkin ha dovuto tagliare ovviamente la pellicola per ottenere la R:
[Friedkin] ha dovuto tagliare il film a proprie spese. Di recente, quando era pronto per realizzare un’edizione per l’anniversario del film, la Warner Bros. gli ha detto che quel girato è stato distrutto. È possibile che quei 40 minuti di girato riguardassero il personaggio di Pacino all’interno della cultura S&M gay. Questo è il nostro trampolino di lancio: la versione di James Franco di questi 40 minuti perduti.
Franco e Mathews, per ricreare al meglio quel materiale, hanno parlato anche con due proprietari di un bar gay di Manhattan che all’epoca avevano fatto le comparse nel film. Di sicuro però una delle domande che si porranno in molti, non a caso, riguarderà effettivamente il contenuto di questo film-omaggio. Intervistato da The Advocate, il regista parla proprio di questo:
Franco interpreta sé stesso. Io interpreto me stesso. Val Lauren [che per Franco ha interpretato Sal Mineo, ndr] ci regala una splendida interpretazione di… Esito un po’ nel dire che interpreta Pacino perché è più di questo, ma la risposta breve è che sì, interpreta quel personaggio e fa qualcosa di suo.
E la domanda successiva, ovviamente morbosa, viene quasi spontanea: James Franco sarà coinvolto in scene di sesso?
Ho visto che Perez Hilton ha scritto qualcosa che ha fatto pensare che la gente vedrà il pene di James o altro… ma non accadrà. È un film artistico. Lui fa un sacco di film artistici. Lui fa un sacco di grandi film con gli studios. Questo è uno dei suoi film artistici.
James Franco’s Cruising avrà due versioni. La prima sarà una vera e propria video-installazione, e la si vedrà durante la settimana della moda a New York, a settembre. Il lungometraggio sarà pronto nel 2013 e farà il giro dei festival. Noi siamo molto curiosi di vedere cosa salterà fuori. E di sapere anche come la prenderà Friedkin…
Foto in apertura: TM News