Julie Anne Smith (nata il 3 dicembre 1960), conosciuta professionalmente come Julianne Moore, è un’attrice e autrice americana. Prolifica nel cinema fin dai primi anni ’90, è particolarmente nota per i suoi ritratti di donne emotivamente problematiche in film indipendenti, nonché per i suoi ruoli in film di successo. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Academy Award, un British Academy Film Award, due Golden Globe e due Emmy Awards.
Dopo aver studiato teatro alla Boston University, Moore ha iniziato la sua carriera con una serie di ruoli televisivi. Dal 1985 al 1988, ha recitato regolarmente nella soap opera As the World Turns, ottenendo un Daytime Emmy Award per la sua interpretazione. Il suo debutto cinematografico è stato in Tales from the Darkside: The Movie (1990), e ha continuato a recitare piccoli ruoli per i successivi quattro anni, incluso nel thriller The Hand That Rocks the Cradle (1992). Moore ricevette per la prima volta l’attenzione della critica con Short Cuts (1993) di Robert Altman, e le successive esibizioni in Vanya on 42nd Street (1994) e Safe (1995) continuarono questo successo. I ruoli da protagonista nei film di successo Nove mesi (1995) e Il mondo perduto: Jurassic Park (1997) l’hanno affermata come una protagonista di Hollywood.
Moore ha ricevuto notevoli riconoscimenti tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, ottenendo nomination all’Oscar per Boogie Nights (1997), The End of the Affair (1999), Far from Heaven (2002) e The Hours (2002). Nel primo di questi, ha interpretato un’attrice pornografica degli anni ’70, mentre negli altri tre ha interpretato il ruolo di una casalinga infelice della metà del XX secolo. Ha avuto successo anche con i film Il grande Lebowski (1998), Magnolia (1999), Hannibal (2001), I figli degli uomini (2006), A Single Man (2009), I ragazzi stanno bene (2010) e Crazy, Stupido, amore (2011). Ha vinto un Primetime Emmy Award per la sua interpretazione di Sarah Palin nel film televisivo Game Change (2012). Ha vinto l’Oscar come migliore attrice per la sua interpretazione di una malata di Alzheimer in Still Alice (2014) ed è stata nominata migliore attrice al Festival di Cannes per il suo ruolo in Maps to the Stars (2014). Tra le sue uscite di maggior incasso ci sono gli ultimi due film della serie The Hunger Games e il film di spionaggio Kingsman: The Golden Circle (2017).
Oltre al suo lavoro di recitazione, Moore ha scritto una serie di libri per bambini su un personaggio chiamato “Freckleface Strawberry”. Nel 2015, la rivista Time l’ha nominata una delle 100 persone più influenti al mondo e nel 2020, il New York Times l’ha nominata una delle più grandi attrici del 21° secolo. È sposata con il regista Bart Freundlich, dal quale ha due figli.