10 film bellissimi con recensioni negative – Parte 3
Proseguiamo nel nostro viaggio tra il mondo dei critici e i film che amiamo
Ed eccoci alla terza e ultima puntata delle Recensioni Negative di bei film. Dopo la prima e seconda parte volevo vedere cosa dicevano i critici dei 10 film dalla posizione 21 alla 30 di Imdb Top 250. E visto che ci sono pellicole che amo come Seven, Il silenzio degli innocenti, I soliti sospetti, I predatori dell’arca perduta, La finestra sul cortile e Psyco… ero ancora più curiosa. Andiamo.
21. City of God (2002)
JR Jones – Chicago Reader: Sono uscito impressionato dal controllo narrativo ma indifferente verso qualsiasi cosa che aveva da dire.
Rob Humanick – Projection Booth: L’emozione viscerale e artistica rimane in superficie.
Louis Proyect – rec.arts.movies.reviews: Un brasiliano “Scarface”.
Elbert Ventura – PopMatters: il soggetto meritava maggiore serietà intellettuale.
Karina Montgomery – Cinerina: lascia un sapore orribile in bocca – e io sono totalmente insensibile alla violenza!
Jean Lowerison – San Diego Metropolitan: il messaggio di Meirelles è importante, ma il racconto diventa presto monotono.
Steve Rhodes – Internet Reviews: Un quadro ben fatto ma inutile, è un’orgia non-stop di violenza insensata.
Peter Rainer – New York Magazine: La distinzione tra la rappresentazione della violenza e il suo sfruttamento è sottile come carta.
Jan Stuart – Newsday: più paralizzante che emotivamente sconvolgente.
Jeremy Heilman – MovieMartyr.com: La direzione è spesso ispirata, anche se a volte è sfocata o troppo ambiziosa.
22. Seven (1995)
David Ansen – Newsweek: Così chic, studiato e torbido che assomiglia ad un incrocio tra uno spot Nike e un brutto film di arte polacca.
Janet Maslin – New York Times: Le scene del crimine sono rese in un dettaglio nauseante, e tutto il film ha un tono pretenzioso follemente torbido.
TIME Magazine – Top Critico: E’ molto faticoso scrutare nel buio cercando di intravedere qualcosa di interessante, e poi dover distogliere gli occhi quando si scopre solo un altro corpo brutalmente martoriato.
Barbara Shulgasser – San Francisco Examiner: Il problema con Seven è che mentre la premessa è intrigante, il film è colloso, imbranato e non-emozionante.
Desson Thomson – Washington Post: Purtroppo la sceneggiatura di Andrew Kevin Walker, oltre alla sua grossolanità, sembra un atto di tradimento contro lo spettatore.
23. Il silenzio degli innocenti (1991)
Gene Siskel – Chicago Tribune: Il personaggio di Foster, che è attraente, impallidisce di fronte ai mostri. Preferisco vedere il suo lavoro da un’altra parte.
Movieline: Il regista Jonathan Demme e gli attori Jodie Foster e Anthony Hopkins spendono di notevole talento su un film che rimane repellente.
Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: Un film slasher efficace, macabro ed eccezionalmente malato che non posso con qualsiasi coscienza raccomandare.
24. C’era una volta il West (1968)
Roger Ebert – Chicago Sun-Times: Il film si estende per quasi tre ore, con intervallo, e fornisce due falsi allarmi prima, finalmente, della fine.
25. Casablanca (1942)
TimeMagazine: Niente di meno che un’invasione potrebbe aggiungere molto a Casablanca.
26. I soliti sospetti (1995)
Gary Thompson – Philadelphia Daily News: Date al regista Bryan Singer credito per una trama che non viene risolta da uno scontro a fuoco, ma non aspettatevi che la battuta finale del film rimanga con voi per molto tempo.
Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: non credo in questa storia, anche in termini di film – anche se è meno offensivo di quel pezzo di spazzatura de L’allievo, il film successivo di Singer.
Michael Dequina – TheMovieReport.com: Uno dei più geniali, film imprevedibili nella memoria recente… e uno dei più grandi imbrogli.
Desson Thomson – Washington Post: Dopo aver seguito le curve invitanti e i tornanti, siamo intrappolati e un po’ delusi.
Roger Ebert – Chicago Sun-Times: Ancora una volta, la mia comprensione cominciò a scivolare, e finalmente mi disse: “Nella misura in cui io capisco, non mi interessa”.
27. I predatori dell’arca perduta (1981)
Pauline Kael – New Yorker: Le emozioni sono completamente consumate mentre si vede questo film, ed è del tutto finito quando è finito. E’ un allenamento. Sembra di essere agli scavi del deserto: alla fine la vostra mente è vuota, eppure è deserta, si sbuffa e si vuole sollievo.
Dave Kehr- Chicago Reader: Si pensava che una collaborazione tra Steven Spielberg e George Lucas avrebbe prodotto qualcosa di meglio di questo pastiche…
28. La finestra sul cortile (1954)
Nessuna recensione negativa.
29. La vita è meravigliosa (1946)
Ken Hanke – Mountain Xpress: Si adatta ad un sacco di gente, ma lo trovo ipocrita e falso.
Manny Farber – The New Republic: Capra è un artigiano del cinema d’altri tempi, e per molti versi è più a suo agio con il mezzo di ogni altro regista di Hollywood. Ma tutti i suoi dettagli danno l’impressione di un effetto artificioso.
30. Psyco (1960)
TIME Magazine: il regista Hitchcock grava troppo pesantemente e la delicata illusione della realtà necessaria per un film cigolio-e-urlo diventa, invece, uno spettacolo di orrore dallo stomaco attanagliato.