10 film flop diventati classici e cult cinematografici
Cineblog vi propone 10 film rivelatisi dei flop al botteghino e che il tempo ha trasformato in amatissimi classici e cult cinematografici.
Quest’anno ricorre il 75° anniversario del film Il mago di Oz, oggi tutti inseriscono l’adattamento di Victor Fleming tra i classici senza tempo, ma in realtà il film alla sua uscita nelle sale nel lontano 1939 non ebbe il successo sperato, causando alla MGM una cospicua perdita in denaro.
In realtà un incasso considerevole non sempre equivale a designare un potenziale classico cinematografico, a riprova di ciò vi proponiamo una interessante Top 10 con altrettanti titoli partiti malissimo al botteghino e che con il tempo, i passaggi televisivi, le riedizioni in home-video e uno zoccolo duro di cultori sono riusciti a ribaltare la situazione divenendo dei cult.
Donnie [Parlando dei wormhole]: Ma queste porte potrebbero apparire ovunque? In qualsiasi momento?
Prof. Monnitoff: No, questo credo sia difficile. No, quello a cui tu ti riferisci è un atto di Dio.
Donnie: Ma se Dio controlla il tempo è tutto prestabilito.
Prof. Monnitoff: Non ti seguo più…
Donnie: Ogni essere vivente si muove su un sentiero già tracciato, ma se uno vedesse il proprio sentiero fino in fondo potrebbe vedere il futuro. E questa non è una specie di viaggio nel tempo?
Prof. Monnitoff: Be’, c’è una contraddizione nel tuo discorso: se potessimo vedere il nostro destino, avere davanti l’immagine di ciò che sarà, avremmo allora la facoltà di scegliere se tradirlo o no, questo destino. E per il solo fatto che esiste questa possibilità nessun destino si potrebbe considerare “prestabilito”.
Donnie: Non se si viaggia lungo il sentiero di Dio.
Prof. Monnitoff: Non credo di poter continuare questa conversazione…
Donnie: Perché?
Prof. Monnitoff: Perderei il posto…
Da Quarto potere a Blade Runner passando per Donnie Darko e Le ali della libertà, a seguire trovate 10 film che hanno fatto la storia del cinema, ma non del box-office…
1. Blade Runner di Ridley Scott (1982)
Blade Runner che ha debuttato nel 1982 ha avuto la sfortuna di uscire la settimana dopo il lanciatissimo “E.T. – L’ extraterrestre” divenuto il maggior incasso dell’anno.
Problemi di produzione, tra cui una forzosa voce esplicativa fuori campo di Harrison Ford hanno inciso in negativo sul box office iniziale del film.
Il film costato una cifra stimata di 28 milioni di dollari ne ha totalizzati a livelo nazionale 32,9.
Incasso worldwide: 33,139,618$
2. Willy Wonka e la fabbrica della cioccolato di Mel Stuart (1971)
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato oggi può essere considerato sia un classico natalizio che uno dei film per famiglie più popolare di sempre, ma nel 1971 la maggior parte delle famiglie non avevano alcuna intenzione di guardarlo.
Il film ha totalizzato 4 milioni a fronte di un budget di 3 milioni ed è stato un tale delusione che la Paramount ha lasciato che i diritti del film scadessero senza più mettervi mano
Warner Bros. acquistò i diritti per 500.000$ e concesse in licenza il film alla tv, così il piccolo schermo contribuì a trasformare il film in un classico. Lo studio successivamente ha rimesso mano ai diritti realizzando il remake del 2005 diretto da Tim Burton e con protagonista Johnny Depp.
Incasso Worldwide: non pervenuto
3. La vita è meravigliosa di Frank Capra (1946)
La vita è meravigliosa prima di diventare il classico natalizio che tutti conosciamo non ha avuto una gran fortuna al box office.
Il film del 1946 interpretato da Jimmy Stewart incassò appena 3,1 milioni dollari, mandando in bancarotta la società di produzione del regista Frank Capra.
Quando il copyright del film è scaduto nel 1974 il film divenne proprietà collettiva e programmato liberamente dalle reti televisive che lo hanno trasformato in un amatissimo classico dei palinsesti natalizi.
Vendita nazionale DVD: 20,154,386$
4. Quarto Potere / Citizen Kane di Orson Welles (1941)
Quarto potere del 1941 è considerato da molti come il più grande film mai realizzato, ma alla sua uscita totalizzò solo 1,5 milioni di dollari.
L’insuccesso al botteghino può essere in parte riconducibile al boicotaggio che William Randolph Hearst, magnate della carta stampata, organizzò contro il film. Hearst, figura su cui parte del film si basava vietò ai suoi molti giornali di menzionare il film in qualsiasi forma.
5. Il mago di Oz di Victor Fleming (1939)
Quest’anno ricorre il 75° anniversario dell’uscita del classico Il mago di Oz, ma quando Dorothy intraprese per la prima volta il viaggio lungo la strada di mattoni gialli, la maggior parte del pubblico non l’ha seguì.
Il film ha incassato circa 3 milioni di dollari, ma considerando che aveva un budget molto costoso per il 1939 (2,7 milioni dollari) non è stato visto come un successo. Il film ha inizialmente provocato alla MGM una perdita di 1,1 milioni di dollari.
Nuove edizioni e trasmissioni televisive annuali hanno aiutato il film a diventare il classico che è oggi.
6. Donnie Darko di Richard Kelly (2001)
Donnie Darko può aver contribuito a lanciare la carriera di Jake Gyllenhaal, ma è stato un enorme flop alla sua uscita nelle sale.
Il film che ha fruito di un budget che va dai 4.5 ai 6 milioni di dollari (le fonti sono discordanti) ha debuttato con un weekend di apertura di appena 110.494$.
Di certo non ha aiutato che il film includesse un incidente aereo, visto che ha esorditi nelle sale non molto tempo dopo gli attacchi dell’11 settembre.
Alla fine “Donnie Darko” ha raggiunto in patria 1.270.522$ a cui si sono aggiunti gli incassi internazionali 6,426,007$ raggiungendo a lungo termine un totale worldwide di 7,696,529$.
Dopo la sua uscita in DVD nel 2002 è rimasto in programmazione come film di mezzanotte per oltre due anni al Pioneer Theater di New York diventando nel tempo un classico di culto che ha avuto anche la sua versione “director’s cut”.
Svegliati. Ti ho osservato a lungo. Sono qui, vieni. Più vicino. 28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi. Ecco quando il mondo finirà. (Frank in Donnie Darko)
7. Fight Club di David Fincher (1999)
Quando Fight Club debuttò nei cinema americani nel 1999 non si limitò ad incassare appena 37 milioni dollari a livello nazionale a fronte di un budget di 63 milioni, ma venne accolto dalla critica con recensioni contrastanti.
Entertainment Weekly gli ha dato una “D” definendolo un “uno spettacolo stupido e brutale”, mentre l’attrice Rosie O’Donnell odiava così tanto il film che è andata a spoilerare il finale sulla televisione nazionale.
Il film è risucito a decollare solo dopo l’uscita in DVD vendendo oltre 6 milioni di copie e consentendo ad un pubblico più vasto di cogliere i dettagli celati di un cupissimo thriller psicologico diventato un cult.
Incasso worldwide: 100,853,753$
8. Impiegati… male! / Office Space di Mike Judge (1999)
Dopo recensioni deboli e una campagna di marketing poco aggressiva la commedia Impiegati…male! aka Office Space ha totalizzato 10,8 milioni dollari a fronte di un budget di 10 milioni.
Il regista Mike Judge in un’intervista ha detto che vendere questo tipo di film è dura:
Office Space non è come American Pie. Non ha il genere di battute che si riescono a mettere in uno spot televisivo da 15 secondi con qualcuno che viene colpito sulla testa con una padella. E’ furbo, sornione è lasciate che ve lo dica davvero difficile da vendere.
Il film alla fine ha trovato un suo pubblico di nicchia su DVD registrando un ottimo incasso a livello di noleggi e successivamente è stato classificato al quinto posto da EW nella sua lista delle più grandi commedie degli ultimi 25 anni.
Incasso worldwide: 12,827,813$
9. Il grande Lebowski dei fratelli Coen (1998)
Non molti flop al box office possono vantare un proprio festival annuale e una schiera di fan dalla religiosa dedizione e Il grande Lebowski dei fratelli Coen è uno di questi.
Uscito nel 1998 durante la corsa del campione d’incassi “Titanic”, il film interpretato da Jeff Bridges è costato 15 milioni di dollari debuttando con un weekend di apertura da 5,5 milioni dollari.
Il film ha ricevuto recensioni contrastanti con Variety che lo ha definito “vuoto e senza risonanza” mentre altri come Roger Ebert lo hanno trovato trovato “stranamente coinvolgente”.
Il film alla fine ha totalizzato 17 milioni dollari a livello nazionale per poi trasformarsi in una manciata di anni in oggetto di venerazione cinefila.
Incasso worldwide: 46,189,568$
10. Le ali della libertà di Frank Darabont (1994)
Le ali della libertà tratto da uno dei pochi racconti non horror di Stephen King è uno di quei film che quando vengono riproposti in tv si riguardano sempre con grande piacere, tuttavia il film è passato praticamente inosservato al suo debutto nelle sale.
L’anno d’uscita era il 1994 e nelle sale americane c’erano concorrenti del calibro di “Forrest Gump” e “Pulp Fiction”, così “Le ali della libertà” si è perso per strada incassando a livello nazionale 28 milioni di dollari a fronte di un budget di 25.
Il film alla fine ha trovato il suo pubblico diventando un classico inserito nella top 250 di IMDb ed è uno dei titoli di pregio del catalogo Warner Bros.
Incasso Worldwide: non pervenuto
Fonte | Business Insider