Maniac – nuovo trailer, locandine e immagini del remake horror con Elijah Wood
Nuovo trailer, locandine e un set di immagini per Maniac, remake dello slasher di culto anni ’80 interpretato da Elijah Wood.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Nel nuovo trailer del sorprendente remake del regista Franck Khalfoun, Wood abbandona l’innocenza e l’ingenuità del suo iconico Frodo per trasformarsi un un brutale serial-killer afflitto da un mostruoso complesso edipico, che lo ha trasformato in un cacciatore di scalpi femminili. L’ossessione di Frank Zito prenderà corpo e le sue fantasie si materializzeranno dopo l’incontro con una bella fotografa (Nora Arnezeder).
A seguire trovate il secondo trailer, una serie di nuove locandine, alcune immagini tratte dal film e se volete, ci sono anche una recensione in anteprima e la colonna sonora ufficiale del film.
Maniac – nuove locandine e immagini del remake
Foto – Movieweb
Maniac: nuova clip del remake horror con Elijah Wood
Dopo i primi sei minuti in anteprima del remake Maniac, oggi vi proponiamo una clip tratta dal film con una “soggettiva” dell’appartamento del protagonista, il feticista psicopatico e collezionista di scalpi femminili Frank Zito, interpretato in questo rifacimento da Elijah Wood che ricordiamo non è la prima volta che interpreta un serial-killer, difficile da dimenticare il suo Kevin in Sin City, agghiacciante omicida seriale dedito al cannibalismo.
Questo remake si basa su un vero e proprio film di culto, parliamo naturalmente dell’originale diretto da William Lustig nel lontano 1980. una pellicola brutale all’insegna del realismo più crudo, in questo il make-up dello specialista Tom Savini all’epoca “nobilitò” l’intera operazione, uno slasher estremo con elementi che ritroveremo qualche anno dopo in Henry – Pioggia di sangue di John McNaughton.
Dopo il salto trovate la nuova clip e a seguire i sei minuti che aprono questo remake, che ricordiamo è stato scritto e prodotto da Alexandre Aja (Piranha 3D) e diretto da Franck Khalfoun, già regista del thriller -2 Livello del terrore.
Proprio quando le strade sembravano sicure, un serial killer con un’ossessione per il cuoio capelluto torna a cacciare. Frank è lo schivo proprietario di un negozio di manichini; la sua vita cambia quando la giovane artista Anna chiede il suo aiuto per una mostra. Con lo svilupparsi della loro amicizia, si intensifica l’ossessione di Frank e diventa chiaro che la ragazza ha scatenato un istinto ad uccidere represso per lungo tempo.
Maniac: i primi 6 minuti del remake horror con Elijah Wood
Quando il film è il suo stile. Penso personalmente questo del remake di Maniac, un film molto discusso a Cannes, dov’è stato presentato come proiezione di mezzanotte, e poi anche a Torino, dove l’abbiamo recensito in anteprima. C’è chi lo ha amato alla follia (presente!), e chi lo ha scaricato con sufficienza.
La causa è forse la stessa in entrambe le situazioni, e va al di là dei paragoni con il pazzesco film originale di William Lustig con Joe Spinell: Maniac è il suo stile, di nuovo. Se uno entra nell’ottica di vivere una pura esperienza cinematografica fuori dall’ordinario, il rifacimento di Franck Khalfoun è notevolissimo. Altrimenti, lo si può salutare con la manina. Giudicate voi, intanto, da questi primi 6 minuti, finiti da poco in rete: che ve ne pare?
Nella nostra recensione dal TFF, lo abbiamo definito “il Drive del cinema horror”. Evidentemente il film di Refn ha fatto scuola, soprattutto per quel che riguarda l’uso della musica. Provate a guardare – e soprattutto a sentire – i potentissimi titoli di testa di questo Maniac. C’è l’eco di Drive, ovviamente, ma applicati con una certa consapevolezza.
Sì, perché Maniac è il suo stile, ma riesce a dire qualcosina, a parlare di altro. Di una città, ad esempio: osservate bene come in pochi minuti e con un sapiente sguardo sulle zone più malfamate di Downtown, Khalfoun riesca già a buttare lo spettatore in una Los Angeles buia, pericolosa, al neon, e per questo spettrale. Va da sé che la storia del killer Frank, interpretato dal “delicato” Elijah Wood, butta in ballo elementi da solitudine metropolitana.
Scritto e prodotto da Alexandre Aja, che con questo remake trova finalmente il rifacimento più sensato nella sua ricerca di tante rielaborazioni di cult horror (Le colline hanno gli occhi, Riflessi di paura, Piranha…), Maniac è girato quasi tutto dal punto di vista in soggettiva di Frank. Una scommessa che, per chi scrive, è vinta a mani basse, anche grazie alla pazzesca fotografia di Maxime Alexandre.
Violentissimo, con punte di sadismo che rischiano di far voltare la faccia da un’altra parte, Maniac è forse il film horror più audace dell’anno, assieme a Le streghe di Salem di Zombie. Non a caso sono due pellicole che hanno acceso il dibattito, scatenando gli animi degli appassionati e non solo. Non può fare che bene al genere, americano soprattutto.