Mai Stati Uniti visto dai fratelli Vanzina: storia ottimista, con i valori fondanti della famiglia, omaggio alla commedia americana
I fratelli Vanzina parlano della loro nuova commedia e descrivono l’attuale situazione cinematografica italiana. Il nemico? La pirateria.
Il 3 gennaio sarà distribuito in 350 copie Mai Stati Uniti, il film prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, Italian International film con Rai Cinema, diretto da Carlo Vanzina (che l’ha scritto insieme a suo fratello Enrico). Scopriamo insieme dobbiamo aspettarci leggendo le dichiarazioni che i Vanzina hanno rilasciato alla stampa e cerchiamo di capire che idea si sono fatti dell’attuale situazione del cinema italiano.
Il film
E’ il terzo film ambientato in parte in America, il primo girato negli anni ’80 fu il cult Vacanze in America, negli anni ’90 seguì Sognando la California. Mai Stati Uniti ha le stessa caratteristiche ma è più maturo. (Libero)
Vogliamo riportare al cinema l’ottimismo, i valori fondanti della famiglia, in un periodo molto difficile e critico per il nostro Paese. (Il Giornale)
Ho tentato di portare la commedia all’italiana all’interno della commedia americana. (Il Giornale)
Volevamo raccontare una storia ottimista, centrata sul valore della famiglia, oggi particolarmente importante nel disastro che ci attornia … abbiamo cercato di coniugare il nostro tipico modo di fare commedia con quello dei registi americani di nuova generazione come il Todd Phillips di Una notte da leoni e Parto col folle. (La Stampa)
L’idea era di riportare un pezzo di comicità con l’urna copiata da Todd Phillips di Parto col folle e l’albergo di Las Vegas ispirato a Una notte da leoni. E percorsi che vanno dal Monte Rushmore con i volti dei presidenti scolpiti nella roccia, al Monument Valley e il Gran Canyon a Lake Powell in omaggio al cinema di ieri e di oggi, dove la commedia non ha più bisogno di volgarità e parolacce, come quelle del film I 2 soliti idioti. (Libero)
La crisi del cinema: la pirateria
E’ un momento drammatico a causa della pirateria, oggi i giovani lasciano le sale vuote e vanno su Youtube, mentre sono gli anziani a riprodursi i film. In Italia si prende troppo alla leggere il fatto che si scarica dalla rete e finché il governo non varerà una legge seria sarà sempre un problema. (Libero)
La crisi del cinema è sempre causata dalla pirateria, ma rispetto al solito c’è un’evoluzione: i colpevoli non sono i giovani, che preferiscono Youtube al cinema, ma dei non precisati “anziani” che si “riproducono” i film.
La crisi del cinema: stagione corta
La stagione cinematografica italiana è particolarmente breve, finisce il 15 maggio e ricomincia il 15 ottobre. E troppo spesso la vita di un film viene decisa in poche ore, alla fine del primo spettacolo di una sala … (Enrico Vanzina – La Stampa)
La stagione corta è un gatto che si morde la coda: la stagione corta è logica conseguenza delle sale cinematografiche deserte, fenomeno causato principalmente dalla scelta strategica di distribuire film di scarso appeal in quei mesi, specie in estate, sovraccaricando di titoli importanti il resto dell’anno. Ciò costringe gli spettatori a dover scegliere quale film guardare (specie in periodo di crisi, con quello che costa il biglietto non ci si può aspettare che lo spettatore passi il suo weekend attaccato alla poltroncina del cinema per vedere due o più film) e il film che non funziona subito viene spesso soppiantato da una nuova uscita.
Il cinepanettone
Dopo Vacanze di Natale a Cortina dello scorso anno, la stampa ha detto basta al cinepanettone. Dodici mesi dopo sembra che dicano: aridatece il cinepanettone con Boldi e De Sica (Enrico Vanzina – Libero).
A memoria non ricordo di un giornalista che abbia chiesto di tornare ai cinepanettoni.
La commedia italiana
La commedia italiana non ha bisogno di volgarità e continuerà a esistere, malgrado tutto. (Enrico Vanzina – La Stampa).
Segnatevi queste parole…
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