Django Unchained: le recensioni dall’Italia e dagli Usa
Esagerato, folle, divertente. Ma anche chi pensa che sia troppo lungo.
Promosso. E direi anche a pieni voti (anche se c’è qualche rara voce fuori dal coro). E’ Django Unchained, ultimo film di Quentin Tarantino, uscito nelle sale italiane il 17 gennaio scorso. La nostra recensione è stata positiva ma vediamo cosa ne pensano i critici americani (là il film è uscito a Natale 2012) e quelli italiani. E il vostro giudizio, of course, nel sondaggio.
Simon Miraudo – Quickflix: Tarantino spesso ricorda che la pellicola può essere usata come arma. Voto: 4.5 su 5.
Dennis Schwartz – Ozus’World Movie Reviews: Racconta in modo efficace, nello stile eccessivo di Tarantino, i mali della schiavitù. Voto: B
Lisa Kennedy – Denver Post: Django Unchained è il film più completo di Tarantino. E’ anche il suo film più vitale. Voto: 4 su 4
Anthony Lane – The New Yorker: Django Unchained ha smarrito la sua malinconia e il suo spirito amaro. Il film è un omaggio agli spaghetti western, cotti al dente, poi cotti un po’ di più, e, infine, conditi a morte.
Jason Buchanan – Movie TV Guide: Poteva essere un film molto migliore. Voto: 2.5 / 4
Jackie K. Cooper – jackiekcooper.com: Puro Tarantino, divertimento allo stato puro! 7/10
Walter Chaw – Film Freak Central: è un genio o un saggio, non lo so, ma del tutto senza eguali. Voto: 4 su 4
Tim Brayton – Antagony & Ecstasy: Un’opera minore di uno degli autori più esuberanti d’America. Voto: 7 su 10
Patrick Kolan – Shotgun Critic: Questo è un film meraviglioso. Voto: 4.5 su 5.
Felix Vasquez Jr. – Cinema Crazed: Semplicemente un altro dei capolavori di Tarantino, valeva la pena aspettare. Voto: 4 su 4.
Mark R. Leeper: Un po’ esagerato e troppo lungo.
Mike Scott – Times-Picayune: Puro divertimento, senza esclusione di colpi, costruito intorno a grandi personaggi, grandi prestazioni e grandi dialoghi. Voto: 4 su 5.
Cameron Williams – Popcorn Junkie : Django Unchained è il capolavoro epico di Tarantino. Voto: 5 su 5.
Jon Lyus – HeyUGuys: Non è il miglior lavoro del regista ma conserva l’emozione dei suoi film. Voto: 4 su 5.
Mark Proposta – The Real Deal: Un film-vendetta da servire freddo. Voto: 4,5 su 5.
Tom Hiddleston – Time Out : Un film pieno di piaceri grandi e piccoli… Voto: 4 su 5.
James Kendrick – Q Film Network Desk: il trionfo del film è il modo in cui Tarantino re-immagina la storia e la rende sua. Voto: 3,5 su 4
David Kaplan – Kaplan vs Kaplan: un film estremamente divertente.
Mike McGranaghan – Aisle seate: …potente, abbagliante, e follemente divertente. Voto: 4 su 4
Rob Vaux – Mania.com: E’ audace, è bello, è un vero piacere… e un approccio più disciplinato avrebbe potuto farne un capolavoro. Voto: B+
Betty Jo Tucker – ReelTalk Movie Reviews: La prima metà di ‘Django Unchained’ vanta alcune delle riprese più divertenti del 2012, o forse di ogni anno.
Joe Morgenstern – Wall Street Journal: Selvaggiamente stravagante, ferocemente violento, ridicolmente lurido e scandalosamente divertente.
Jason Zingale – Bullz-Eye.com: Anche se è sostenuto da una coppia di prestazioni fantastiche… non è all’altezza degli elevati standard imposti dai suoi film precedenti. Voto: 3.5 su 5
Christopher Lloyd – Sarasota Herald-Tribune: Questo potrebbe essere il film più divertente di Quentin Tarantino da… mai. Voto: 4,5 su 5
Susan Granger – SSG Syndicate: Indulgente ed eccessivo, è Tarantino al suo meglio. Voto: 8 su 10.
Andrew O’Hehir – Salon.com: Quentin Tarantino non fa più film, fa rimorchi.
Mathew DeKinder – St. Louis Post-Dispatch: Preparati America, il nuovo film di Tarantino “Django Unchained” è una violenta, divertente, avvincente forza della natura. Voto: 5 su 5
Stephen Argento – Entertainment Tell: un po’ troppo lungo e lento. Voto: 3,5 su 5
Stephanie Zacharek – NPR: Django Unchained è di volta in volta esilarante, divertente, terrificante e poetico.
Wesley Morris – Boston Globe: allo stesso tempo lucido e completamente fuori di testa. Voto: 3,5 su 4
A.O. Scott – New York Times: vertiginosamente brutale e profano. Ma è anche un film inquietante e importante sulla schiavitù e il razzismo. Voto: 5 su 5
Mark Bell – Film Threat: Per un film di quasi tre ore, ogni sequenza sembrava avere il suo posto, e con il ritmo giusto… Voto: 4,5 su 5
Jim Judy – Screen It: Buono ma non il migliore Tarantino.
Austin Kennedy – Film Geek Central: Quentin Tarantino ha fatto un capolavoro! Brutale, divertente, avvincente, coinvolgente, emozionante, sapientemente predisposto e brillantemente concepito. Voto: 4 su 4
Jeffrey K. Lyles’ Movie Files: Fondamentalmente si tratta di Tarantino al suo meglio e peggio. Voto: 7 su 10
Rene Rodriguez – Miami Herald: Django Unchained è il film più brutale che Quentin Tarantino abbia mai fatto. Ma è anche emozionante e ironico e, a volte, divertente in modo esplosivo. Voto: 3 su 4
Ann Hornaday – Washington Post: “Django Unchained” possiede un potere sovversivo inconfondibile, il suo spirito giocoso insurrezionalista equivalente di gran lunga alle ribellioni di un tempo. Voto: 2,5 su 4.
Tom Long – Detroit News: C’è un sacco di divertimento. Voto: B-
Mick LaSalle – San Francisco Chronicle: “Django Unchained” è il film più divertente del 2012. Voto: 4 su 4
Tony Medley – Tolucan Times: La prestazione di Waltz è così accattivante e la sceneggiatura e la regia di Tarantino sono così ben ritmate che odiavo vederlo fine, nonostante i suoi 165 minuti. Voto: 9 su 10
Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: Guardare il suo film è come giocare a scacchi con un amico sapientone che è sempre quattro mosse avanti. Voto: 3,5 su 4
Eric Deggans – Tampa Bay Times: Grazie, QT, per il miglior regalo di Natale. Voto: A-
Marshall Bell – Hollywood & Fine: Un film che riesce a rendere omaggio ai film del passato, anche se poi si spinge davanti in un territorio tutto suo.
Betsy Sharkey – Los Angeles Times: Tarantino crea il suo film più articolato, intrigante, provocante, spaventoso, divertente, esilarante, graffiante e decisamente divertente. Voto: 4 su 5
Claudia Puig – USA Today: Di volta in volta abbagliante, audace, raccapricciante e sorprendentemente divertente. Voto: 3,5 su 4
James Berardinelli – ReelViews: Tarantino può essere il miglior regista nel prendere le scene di sangue e di caos e trasformarle in momenti di ilarità. Voto: 3,5 su 4
William Bibbiani – CraveOnline: Ritrae il razzismo in tutte le sue forme peggiori. Non è sempre un film facile da vedere ed è stato certamente fatto con questo scopo in mente. Voto: 9 su 10
Julian Roman – MovieWeb: Django Unchained è la più selvaggia cavalcata cinematografica dell’anno. Voto: 4.5 su 5
Josh Bell – Las Vegas Weekly: Django è senza dubbio uno dei film più creativi e suggestivi del 2012, ma è anche uno dei più estenuanti. Voto: 3.5 su 5
Jeff Meyers – Metro Times (Detroit): Django è contagioso. Voto: B +
Scott Foundas – Village Voice: Nei suoi ultimi due film, Tarantino è salito ad un nuovo livello di artigianalità e raffinatezza.
Scott Weinberg – Geek Nation: E’ sempre molto divertente vedere qualcosa di familiare trasformato in qualcosa di fresco davanti ai vostri occhi. Pochi possono fare come Tarantino. Voto: 4,5 su 5
Peter Travers – Rolling Stone: Django Unchained è troppo?… Non sarebbe Tarantino. Voto: 3,5 su 4
Richard Corliss – TIME Magazine: Django Unchained è puro, se non eccezionale, Tarantino.
Kristian Harloff – Schmoes Know: Ci sono tutti i marchi di garanzia alla Tarantino: la storia avvincente, il dialogo divertente, la violenza sconvolgente e l’emozionante accompagnamento musicale. Voto: 4.5 su 5
Mark Ellis – Schmoes Know: La violenza, l’umorismo, il linguaggio forte. Voto: 4.25 su 5
Emanuel Levy – EmanuelLevy.Com: Lungo, eccessivo, violento, ma è ben recitato e divertente. Voto: B+
Peter Bradshaw – Guardian [UK]: Non vedo l’ora di rivederlo. Voto: 5 su 5
James Rocchi – Boxoffice Magazine: Django è un film di cui l’America ha bisogno. Voto: 5 su 5
Cole Smithey – ColeSmithey.com:”Django Unchained” è il più bel film di Quentin Tarantino fino ad oggi. Voto: A
Maurizio Acerbi – il Giornale: Django Unchained resta comunque un signor film, sin dalle scene iniziali che ricordano i Coen: Grazie a d un superbo cast nel quale spiccano Jamie Foxx (ma come hanno fatto a non candidarlo agli Oscar?) e Christoph Waltz (per fortuna, lui si), sorretti da un Samuel L. Jackson assolutamente perfetto ed a un Di Caprio che si muove a suo agio nei panni di Villain.
Dario Zonta – l’Unità: Ora, dopo Django Unchained anche i più strenui detrattori dei Tarantino dovrebbero dirsi almeno “persuasi”che la sua arte o mestiere sia arrivata a dei livelli ragguardevoli (…) Tarantino nella sua maturità cinefila, prendendo spunto dai generi per poi spesso tradirli, sta riscrivendo una sua personale contro-storia impartendo una qualche lezione. Sempre divertendosi.
Fabio Ferzetti – Il Messaggero: Tarantino retrodata di un secolo il “buddy movie” bianco/nero. Il vero pulp arriva solo nell’epilogo, lungo e esplosivo. Ma il meglio è nelle due ore precedenti.
Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) il suo giocare al B Movie è in qualche modo truccato: nella migliore tradizione di Hollywood, Quentin ha impiegato divi di prima fila e sviluppato una sceneggiatura che, se pur si compiace di scivolare nella goliardata e nel sadismo con tanto di vistosi spruzzi di sangue, è un tipico distillato del suo talento di scrittore succoso e divertente. In Bastardi senza gloria, film più riuscito, la formula funzionava meglio: però anche qui le quasi tre ore di proiezione scorrono piacevoli; e il cattivo possidente del Sud Leonardo Di Caprio e, soprattutto, il tedesco compito di modi e rapido a uccidere cesellato da Christoph Waltz sono memorabili.
Paolo Mereghetti – Il corriere della sera: Per questo Django Unchained mi sembra meno divertente (e interessante) di Bastardi senza gloria, perché dopo un inizio folgorante finisce per restare schiavo della sua logica «revisionista» e si avvita in una seconda parte a volte piuttosto ripetitiva e deludente(…) nella seconda parte (…) l’inventiva del regista-sceneggiatore mi sembra perdere più di un colpo. Si fa aiutare da una più accentuata esibizione di violenza (fatta intuire più che realmente mostrata, come nel combattimento tra i due Mandinghi o nella punizione dello schiavo fuggiasco D’Artagnan) ma il risultato resta ben lontano dalle cose migliori della sua carriera (…)Lasciando l’impressione di un film dove Tarantino si è divertito a giocare con i generi e i miti più di quanto potranno fare i suoi spettatori.