Open Heart: il corto documentario con Gino Strada candidato agli Oscar 2013
Il corto documentario candidato agli Oscar 2013 con Gino Strada
Dopo avervi proposto degli approfondimenti su Inocente e Kings Point, proseguiamo col dare ancora uno sguardo alla cinquina di candidati ai prossimi Oscar 2013 nella categoria Miglior cortometraggio documentario. Oggi ci occupiamo di Open Heart diretto dall’americano Kief Davidson e prodotto da Cori Shepherd Stern, in cui si racconta l’odissea di otto bambini del Ruanda, di cui alcuni hanno solo pochi mesi di vita, che separati dalle loro famiglie si apprestano ad affrontare dei delicati interventi a cuore aperto che decideranno della loro sopravvivenza. L’unico centro specializzato in cardiochirurgia che opera gratuitamente in Africa è il Centro Salam realizzato da Gino Strada e dall’organizzazione non governativa Emergency, questo è l’unico luogo in grado di accogliere e curare quegli otto bambini che giungeranno alla clinica stremati e in stato letargico, indeboliti da diverse complicanze che si sono aggiunte ad un complesso quadro clinico.
Le complicanze cardiache di cui si parla nel film sono spesso generate da febbri reumatiche non curate per tempo che portano ad un deterioramento delle valvole cardiache che ad un certo punto debbono essere sostituite per garantire la sopravvivenza dei pazienti.
In Africa sono circa 18 milioni le persone affette da malattie cardiache di natura reumatica che hanno bisogno di un intervento chirurgico urgente, di queste quasi due terzi sono bambini. Nonostante la malattia uccida 300.000 persone ogni anno, il Centro Salam rimane l’unica struttura in Africa capace di elevati standard di chirurgia cardiaca offerti a titolo gratuito.
Open Heart segue il viaggio di questi piccoli pazienti mettendo in luce gli sforzi dei medici che hanno contribuito a fornire loro assistenza: il dottor Emmanuel Rusingiza, un cardiologo che lavora per la sanità pubblica ruandese oberata di emergenze e il dottor Gino Strada, capo chirurgo del Centro Salam e uno dei fondatori di Emergency, che si trova a lottare non solo per la vita dei bambini, ma anche per il futuro finanziario incerto di una struttura vitale per il territorio.
L’idea che “il diritto ad essere curati” dovrebbe essere accessibile e gratuito a tutti i membri della “comunità umana”, fa parte della filosofia operativa di Emergency. Per realizzare ciò, il Centro Salam funge da fulcro per un programma di pediatria e chirurgia cardiaca che Emergency sta attuando in tutto le proprie strutture sanitarie e gli ospedali locali sparsi in tutta l’Africa.
Il regista Kief Davidson è un pluripremiato documentarista impegnato nel sociale, tra i suoi lavori segnaliamo i documentari Kassim the Dream, su un ex bambino soldato divenuto campione di boxe e l’opera prima The Devil’s Miner co-diretta con Richard Ladkani, che segue due adolescenti costretti a lavorare nelle miniere boliviane. Davidson attualmente sta collaborando con l’attore Matt Damon e il produttore e sceneggiatore Damon Lindelof per realizzare un documentario sull’opera del Dr. Paul Farmer e della sua organizzazione Partners In Health,
Una cosa è avere gli stessi diritti sulla carta. Tutt’altra è analizzare i contenuti di quelli che vengono chiamati diritti. Il mio diritto alla salute come europeo include una TAC e altre diagnosi sofisticate, ma per un africano il diritto a essere curato si ferma a un paio di vaccinazioni e alcuni antibiotici. [Gino Strada]
Se volete c’è la possibilità di acquistare e scaricare il film sul sito ufficiale di Emergency.