Festival di Locarno 2008: Plus tard tu comprendras – la recensione
Plus tard, tu comprendras (Plus tard – Francia, Germania 2007) di Amos Gitai con Jeanne Moreau, Dominique Blanc, Hippolyte Girardot, Emmanuelle Devos.Victor (Hippolyte Girardot) scopre che parte della sua famiglia è stata deportata in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Chiede spiegazioni alla madre Rivka (Jeanne Moreau) ma questa è restia e
Plus tard, tu comprendras (Plus tard – Francia, Germania 2007) di Amos Gitai con Jeanne Moreau, Dominique Blanc, Hippolyte Girardot, Emmanuelle Devos.
Victor (Hippolyte Girardot) scopre che parte della sua famiglia è stata deportata in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Chiede spiegazioni alla madre Rivka (Jeanne Moreau) ma questa è restia e non vuole parlarne. Lui ne diventa ossessionato e vuole scoprire la verità. Ma serve davvero?
Un altro film sull’Olocausto? Si domanderanno i lettori. Sì, rispondo io, perché questa pellicola di Gitai racconta un olocausto molto particolare, vissuto dai parenti delle vittime, dai figli e dai nipoti. Da chi resta e che non sa. Da chi resta e vuole sapere e da chi c’era e vuole ricordare senza dimenticare.
E se la prima parte è affidata alla recitazione nervosa e costellata di sensi di colpa di Hippolyte Girardot, la seconda è tutta nelle mani e negli occhi di una magnifica Jeanne Moreau, 80 anni portati con classe, eleganza ed un talento innato.
E lo sguardo di Amos Gitai le gira intorno, la macchina da presa coccola il cast avvolgendo tutti, vicina vicina come se volesse abbracciarli tutti, sentita, affettiva, coinvolgente. Il regista usa diversi piano sequenza, alcuni lenti ma non esasperanti. Una lentezza che serve, che aiuta a riflettere e a far capire il contesto ed il sentimento.
Perché Plus tard è un film dal tema difficile ma non pesante e assolutamente utile per le vecchie e giovani generazioni. Come sempre quando si parla di Gitai.
Voto Carla: 7/8
Al regista è stato consegnato il Pardo D’Onore ieri sera prima della proiezione del suo film in Piazza Grande a Locarno.
Il film, tratto dal romanzo autobiografico di Jérome Clément, è stato recensito anche dal collega Cinema.it