Venezia 65: Goodbye Solo – A Country Teacher
Orizzonti: Goodbye Solo, di Ramin Bahrani Questo film doveva essere inserito in concorso, punto. Vorrei sapere le ragioni del perché non si trovi nel cartellone del concorso ufficiale al posto di certe ciofeche, e se non vince nella sezione Orizzonti mi candido per una bella rivolta finale. Molti hanno giustamente rilevato nella trama una somiglianza
Orizzonti:
Goodbye Solo, di Ramin Bahrani
Questo film doveva essere inserito in concorso, punto. Vorrei sapere le ragioni del perché non si trovi nel cartellone del concorso ufficiale al posto di certe ciofeche, e se non vince nella sezione Orizzonti mi candido per una bella rivolta finale. Molti hanno giustamente rilevato nella trama una somiglianza di base con il meraviglioso Il sapore della ciliegia di Kiarostami, ma le analogie si fermano lì.
Un tassista di origini senegalesi residente nel North Carolina trasporta un cliente che gli chiede un favore enorme: accompagnarlo due settimane dopo su un monte, dove poi si suiciderà gettandosi nel vuoto… Tra i due nasce un’amicizia sempre più profonda.
Diretto benissimo da Bahrani, che dosa le emozioni come un regista collaudatissimo passando da un registro ironico ad un altro commovente, Goodbye Solo è interpretato magistralmente dai due protagonisti, Souléymane Sy Savané e Red West, e dalla piccola Diana Franco Galindo: il trio è appassionato e appassionante. Da mozzare il fiato il finale, meravigliosamente toccante.
Giornate degli autori:
Venkovsky Ucite! (A Country Teacher), di Bohdan Slàma
Un professore di scienze di Praga si trasferisce in campagna: che succede quando la propria diversità si fa sentire sempre più prepotentemente, anche perché si è innamorati, magari di un ragazzo figlio di una donna di cui si è diventati da poco amici? Un film ceco decisamente riuscito.
La regia di Slàma è stimolante, e per raccontare questa storia di diversità non sceglie un registro opprimente ed esplicitamente doloroso ma preferisce la commedia, l’ironia, la delicatezza. E poi gioca, per fortuna nostra, con la macchina da presa, tra bei movimenti e divertenti piani-sequenza. E A Country Teacher ha anche un’anima più “allegra” grazie anche a momenti alcoolici di tutto rispetto in cui i personaggi si lasciano andare a fiumi di alcool, con tutte le conseguenze del caso.
Notare poi come molte inquadrature lascino in secondo piano alcuni personaggi, magari anche non perfettamente a fuoco, ma che continuano a fare azioni decisamente comiche. Certo, poi il film non evita del tutto alcune trappole un po’ didascaliche, ma comunque ci si passa sopra senza alcun tipo di problema.