Cineblog Consiglia: Sin City
Sin City (2005) di Robert Rodriguez. Con Con Bruce Willis, Jessica Alba, Rosario Dawson, Benicio Del Toro, Clive Owen, Michael Clarke Duncan, Josh Hartnett, Michael Madsen, Brittany Murphy, Mickey Rourke, Elijah Wood, Carla Gugino.Stasera 23 settembre su Italia 1 alle ore 23:15 Frank Miller è uno di quei pochi eletti che possono fregiarsi del titolo
Sin City (2005) di Robert Rodriguez. Con Con Bruce Willis, Jessica Alba, Rosario Dawson, Benicio Del Toro, Clive Owen, Michael Clarke Duncan, Josh Hartnett, Michael Madsen, Brittany Murphy, Mickey Rourke, Elijah Wood, Carla Gugino.
Stasera 23 settembre su Italia 1 alle ore 23:15
Frank Miller è uno di quei pochi eletti che possono fregiarsi del titolo di innovatori. Attraverso le sue graphic novels (ma anche i suoi contributi alle serie regolari) ha riscritto numerosi miti e mitologie: Batman e il noir le sue ossessioni principali. La serie di Sin City si occupa della seconda ossessione.
Robert Rodriguez è un regista cresciuto a pane e cinema indipendente, autore di film sempre eccessivi (nel senso positivo del termine), salito alla ribalta della Hollywood che conta per la sua amicizia, personale nonché filmica, con un certo Quentin Tarantino. Mettete insieme Miller, Rodriguez e Tarantino ed otterrete un violento saggio sul cinema del nuovo millennio: Sin City, appunto.
Un film che ha spaccato critica e spettatori in due nette categorie: quelli che lo considerano un film geniale, innovativo dal punto di vista narrativo e del linguaggio filmico, appassionante proprio per i suoi eccessi e le sue ridondanze, e quelli che invece lo stroncano, considerandolo un fumettone mal riuscito, privo di qualsivoglia linearità narrativa, violento ai limiti del disgusto, un pastrocchio pretenzioso insomma. Un po’ quel che accadrà anche con un altra trasposizione da Miller, ovvero 300.
Per quanto mi riguarda Sin City è un film da promuovere con ottimi voti. Per quello che racconta, e soprattutto per come lo racconta. Non proporrò accenni di trama, perché i fili della storia (le storie) che il trio propone vanno sciolti man mano che l’azione incalza, cercando di cogliere i semi del discorso nascosti nelle singole inquadrature.
E’ molto semplice in effetti lasciarsi prendere semplicemente dal visivo, perdendo di vista i valori narrativi. Ma sarebbe anche un errore. Vero è che il meglio di sé il film lo regala dal punto di vista della messa in scena, riuscendo ad ibridare senza pause e senza cadute gli stili di lettura, apparentemente inconciliabili, del fumetto e del film. Tanto che spesso sembra di veder scorrere dinanzi agli occhi le tavole chinate piuttosto che scene girate in studio.
Non v’è null’altro che lavoro digitale sul blue/green screen. Le scene dal vivo, se anche ci sono, sono state ritoccate e sovraccaricate dai programmatori degli effetti speciali. Il chiaroscuro che accompagna la visione è costruito in maniera tale da sembrare a tratti stranamente sovraccarico di colori. Un effetto da capogiro, reso ancor più lisergico dalla predominanza di un nero pece spaccato da lampi di bianco, oro e, soprattutto, rosso sangue. Colate di sangue sembrano scorrere sulle lenti della camera, schizzando improvviso sulle pareti oculari dello spettatore.
Il lavoro degli attori si adatta a questa sagra del buon cattivo-gusto, donandoci prestazioni di alto livello come nel caso di Bruce Willis, Benicio del Toro e Mickey Rourke (Marv, che potete vedere nel video alla fine del post, è uno dei suoi personaggi meglio riusciti). Bravi anche Clive Owen ed Elijah Wood, mentre nel comparto donne spadroneggia Rosario Dawson, ed alla bambolina Jessica Alba si lascia preferire “una figlia per amica” Alexis Bledel.
Rodrguez e Miller (primo vero approccio alla camera da presa) si dividono equamente il retro-scena, lasciando spazio anche all’amico Tarantino in poche fulminanti sequenze. Non c’è comunque stacco visivo: gli stili si amalgamano sotto la pioggia battente di una città del vizio dove non si dorme mai, ma soprattutto dove qualcuno domani non si risveglierà.
Voto Mario: 9