Wall-E: Recensione in Anteprima
Wall-E (Wall-E, Usa, 2008) di Andrew Stanton. Grattacieli di rifiuti, nessun uomo, un silenzio assordante e lui, Wall-E, da oltre 700 anni unico ‘abitante’ del pianeta terra. Dimenticato acceso dagli umani, il robottino continua a fare da quasi 800 anni quello per cui è stato costruito, ovvero raccogliere e pressare rifiuti. Fino a quando, dal
Wall-E (Wall-E, Usa, 2008) di Andrew Stanton.
Grattacieli di rifiuti, nessun uomo, un silenzio assordante e lui, Wall-E, da oltre 700 anni unico ‘abitante’ del pianeta terra. Dimenticato acceso dagli umani, il robottino continua a fare da quasi 800 anni quello per cui è stato costruito, ovvero raccogliere e pressare rifiuti. Fino a quando, dal cielo ricoperto di smog, compare un’elegante robot femmina chiamato Eve. Per Wall-E è amore a prima vista e per inseguirla andrà fin nello spazio, in una galattica avventura con la salvezza del mondo da portare a compimento…
86 anni dopo il Nosferatu di Murnau arriva dalla Pixar la più bella favola d’amore che il cinema sia riuscito a raccontare in questo lungo lasso di tempo, grazie ad un capolavoro assoluto dell’animazione e al personaggio più dolce ed ‘umano’ che si sia mai visto sul grande schermo, per quello che al momento è in assoluto il più bel film del 2008.
Ce l’hanno fatta un’altra volta. I maghi della Pixar sono riusciti nuovamente a superarsi, dopo quella delizia che era Ratatouille, dando vita ad un cartone che non ha precedenti nella storia del genere e che segna il genere stesso per sempre. Da oggi qualsiasi cartone digitale dovrà confrontarsi con questo Wall-E, poesia cinematografica allo stato puro.
I primi 45 minuti, totalmente muti, sono semplicemente da antologia. Il piccolo Wall-E viene introdotto magistralmente, con una sapienza nel riuscire a farci entrare nel personaggio che sfiora la perfezione. Solo da 800 anni, Wall-E gode della compagnia di un tenero scarafaggio e di lei… la videocassetta di Hello Dolly!
Unico vhs riuscito a recuperare tra le montagne di rifiuti, Hello Dolly viene visto dal piccolo robottino tutti i giorni, come unica compagnia in una vita di assoluta solitudine. Proprio grazie ad Hello Dolly Wall-E scoprirà i sentimenti e il modo in cui gli ‘umani’ solitamente riescono a dimostrarli, anche tenendosi semplicemente per mano.
Sedotta ed illusa dalla magia romantica di quel vhs, la vita di Wall-E cambierà per sempre quando dal cielo piomberà lei… Eve! Robot sonda ultra elegante e iper tecnologico, Eve è stata mandata sulla terra dagli umani in cerca di ‘vita’, senza sapere che, proprio grazie alla sua presenza, un piccolo robottino comincerà finalmente a vivere solo ora la sua di ‘vita’…
L’amore nei confronti di Eve porterà Wall-E addirittura nella galassia, tra gli umani fuggiti 700 anni prima dalla Terra, perchè completamente ricoperta di rifiuti. Qui proprio Wall-E porterà la chiave di salvezza del genere umano, l’elemento fondamentale per riportare la vita, e gli umani stessi, sulla Terra, in un’avventura cosmica capace di prendere a pieni mani dal concetto astratto dell’amore.
E’ obiettivamente complicato riuscire a classificare Wall-E. Non è un ‘semplice’ o ‘tradizionale’ cartone animato digitale. E’ molto più maturo, è in assoluto il più maturo, il più audace, il più rischioso, il più adulto, il più rivoluzionario e al tempo stesso il più romantico film del genere. Raramente abbiamo visto un personaggio più umano, dolce e sentimentale di Wall-E. Ed è un assoluto paradosso visto che stiamo parlando di una macchina, teoricamente priva di emozioni. E qui entra in scena la magia della Pixar, capace di realizzare l’impossibile.
Se da piccoli avete sognato e avete amato E.T. potete star certi che da oggi il vostro cuore inizierà a battere per questo robottino dagli occhioni dolci, i cingoli al posto delle gambe e uno sportello al posto del petto. Andrew Stenton e il suo staff sono riusciti nell’impresa di realizzare un personaggio dal cuore immenso facendogli dire si e no 5 parole, sbiascicate e poco chiare, disegnandogli attorno un mondo distrutto dalla politica economica di oggi, con l’ambientalismo all’ultimo posto dell’agenda.
Un mondo disabitato e una galassia abitata da umani incapaci di camminare perchè obesi, serviti, reveriti e al tempo stesso salvati dalle macchine, per la prima volta viste positivamente al cinema. Proprio l’arrivo degli umani, indubbiamente fragile e meno potente rispetto all’ora che l’ha preceduto, infrange il muro poetico costruito con fatica pezzo dopo pezzo da Wall-E nei primi 50 minuti di film, che non è altro che un vero e proprio splendido omaggio alla Hollywood che fu e che non c’è più, al cinema muto di Buster Keaton e Nosferatu. Come il Dracula di Murnau anche il ‘diverso’ Wall-E è pronto a sacrificare se stesso per una nobile causa, per l’amore nei confronti di colei che è riuscita a conquistare il suo cuore di latta, riuscendo a mostrarsi a tutti per quello che è interiormente… semplicemente umano.
Magnificamente diretto, tecnicamente mostruoso, ricchissimo di incredibili trovate e di rimandi al cinema di fantascienza, con 2001: Odissea nello Spazio più e più volte omaggiato, divertente, coinvolgente, appassionante, emozionante ed anticipato dal solito straordinario corto Pixar, Wall-E merita di entrare ufficialmente dalla porta principale della storia del cinema. Mai nessun cartone animato è riuscito nell’impresa di vincere l’Oscar come Miglior Film dell’Anno. E’ decisamente arrivata l’ora di infrangere questa tradizione. Wall-E E’ il miglior film dell’anno , almeno fino ad ora, e meriterebbe tale riconoscimento. Saranno in grado gli ‘umani’ Scorsese, Scott, Luhrmann e Fincher a fare meglio? La sifda è difficile, se non impossibile, visto che Wall-E ha lasciato un segno indelebile.
Se fino ad oggi nessuno è mai stato in grado di rispondere con convinzione alla millenaria domanda “che cosa è l’amore“, ora, grazie a questo incredibile robottino, abbiamo finalmente una risposta… l’amore è Wall-E.
Voto Federico: 10
Voto Gabriele: 10
Voto Simona: 10 perché 11 non c’è
Voto Carla: 9