CineBlog consiglia: Incubo mortale – Cigarette Burns
Incubo mortale (John Carpenter’s Cigarette Burns, USA, 2005) di John Carpenter; con Norman Reedus, Udo Kier, Gary Hethering, Zara Taylor. [Masters of Horror, stagione 1, episodio 8]Stanotte, 01.15, RaiTreBruciature di sigaretta: nel gergo dei proiezionisti, l’espressione bruciatura di sigaretta identifica quei segni che compaiono sullo schermo in alto a destra poco prima che finisca il
Incubo mortale (John Carpenter’s Cigarette Burns, USA, 2005) di John Carpenter; con Norman Reedus, Udo Kier, Gary Hethering, Zara Taylor. [Masters of Horror, stagione 1, episodio 8]
Stanotte, 01.15, RaiTre
Bruciature di sigaretta: nel gergo dei proiezionisti, l’espressione bruciatura di sigaretta identifica quei segni che compaiono sullo schermo in alto a destra poco prima che finisca il rullo. [da Wikipedia]
John Carpenter parte da qui, dalla pellicola. Per chi scrive, non ha molto senso parlare di Incubo Mortale (titolo italiano di Cigarette Burns, ottavo episodio della prima serie Masters of Horror) senza incominciare dalla pellicola. Già nel titolo c’è una dichiarazione del regista e una guida all’analisi del suo film, perché Incubo Mortale è un piccolo saggio sul cinema e sull’ossessione di chi lo guarda, lo studia, lo ricerca.
Nel film Kirby Sweetman, gestore di una cinefilissima sala cinematografica (ad un certo punto si sta proiettando Profondo Rosso), viene incaricato da un collezionista di trovare la pellicola maledetta La Fin Absolue du Monde, proiettata una volta a Sitges e, dopo un terribile bagno di sangue tra il pubblico, scomparsa. Sweetman si troverà coinvolto in una ricerca folle, tra terribili visioni, fantasmi del passato e orrende verità.
Tornando sulla linea teorica del suo capolavoro Il seme della follia, Carpenter riflette sull’atto del guardare, riflette sulla violenza, ma innanzitutto regala il suo più grande omaggio al cinema di genere che gli ha dato fortuna. E lo regala al suo pubblico: Incubo Mortale è tesissimo, gore e interessante nelle questioni che si pone. Un film dedicato ai cinefili, a chi il cinema non lo guarda solo per divertimento, ma ne fa quasi materia e ragione di vita. Una magnifica e terribile ossessione, appunto, come i fotogrammi con i “segni di sigaretta” che il proiezionista del cinema colleziona con cura.