Stella – di Sylvie Verheyde: recensione in anteprima
Stella (Stella, Francia, 2008) di Sylvie Verheyde; con Léora Barbara, Mélissa Rodriguez, Karole Rocher, Benjamin Biolay, Guillaume Depardieu, Johan Libéreau, Thierry Neuvic, Valérie Stroh, Jeannick Gravelines, Anne Benoît.Toh, ma guarda chi si vede! E chi l’avrebbe mai detto che Stella, uno degli ultimi film visti a Venezia nella sezione Giornate degli Autori, avrebbe avuto una
Stella (Stella, Francia, 2008) di Sylvie Verheyde; con Léora Barbara, Mélissa Rodriguez, Karole Rocher, Benjamin Biolay, Guillaume Depardieu, Johan Libéreau, Thierry Neuvic, Valérie Stroh, Jeannick Gravelines, Anne Benoît.
Toh, ma guarda chi si vede! E chi l’avrebbe mai detto che Stella, uno degli ultimi film visti a Venezia nella sezione Giornate degli Autori, avrebbe avuto una possibilità di essere distribuito in sala? L’ha voluto nella sua scuderia Nanni Moretti per la sua Sacher, che già aveva avuto buon occhio nel distribuire La zona: e per fortuna il film di Sylvie Verheyde conoscerà il buio delle nostre sale.
Il film è una storia di formazione, a quanto pare decisamente autobiografica, ambientata verso la fine degli anni ’70. Stella ha 11 anni e vive coi genitori, che gestiscono un caffè frequentato dalla classe operaia, formata da figure decisamente poco “corrette”. La ragazzina vive nel suo mondo, è intelligente ma non particolarmente portata nello studio: così inizia a frequentare il suo primo anno delle medie, senza conoscere nessuno. Ma pian piano Stella inizia a fare le sue conoscenze e ad interessarsi allo studio…
Dalla Francia con furore: chi si è reso conto che a Venezia alcuni fra i migliori film francesi erano fuori concorso (non citiamo altri nomi… Claire Denis!)? Un paio di premi collaterali Stella li ha pure vinti, certo, ed è probabile che nel concorso non avrebbe vinto nulla; ma una sua figura l’avrebbe fatta, e magari se ne sarebbe parlato di più.
Ecco, Stella è appunto un bel film che merita il suo spazio. Di certo non scappa davanti ai “soliti” temi del film di formazione che ha per protagonista una ragazza inserita in un ambiente nuovo: quindi l’amore e soprattutto l’amicizia, in questo caso quella tra Stella e Gladys. Eppure il film sorprende anche perché tratta dell’importanza di farsi una cultura.
L’effetto che si ha è divertente e speranzoso: vedere la piccola Stella che legge Cocteau per sua spontanea volontà fa tifare per il coraggio e la curiosità della ragazzina. Ragazzina interpretata tra l’altro da una piccola esordiente di nome Léora Barbara, bravissima nel reggere tutto il film: lei è sempre presente, così un po’ algida, così leggermente “snob”. Forse la si rivedrà presto in giro.
Stella è un piccolo film scritto in punta di penna e davvero intelligente, che segna il ritorno di una regista ad anni di distanza dalle sue prime opere cinematografiche. Ed è anche un film da vedere per ritrovare sullo schermo, in una delle sue ultime interpretazioni, Guillaume Depardieu, scomparso da pochissimo.
Voto Gabriele: 7