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14 film di Natale, un titolo per ogni genere cinematografico

Cineblog vi augura Buone Feste con una speciale classifica natalizia con 14 film di Natale da vedere, uno per ogni genere cinematografico: dal dramma all’horror, dalla commedia al thriller.

23 Dicembre 2024 16:29

Natale è alle porte e anche quest’anno abbiamo deciso di proporvi una speciale classifica a tema natalizio. Onde evitare di ripeterci, abbiamo evitato di stilare la classifica con i consueti classici delle festività, ma abbiamo optato per un approccio un po’ diverso dal solito con 14 film di Natale davvero per tutti i gusti.

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Abbiamo selezionato una lista di film di Natale scegliendoli in base al genere di riferimento, scegliendo quindi un solo titolo a rappresentare questo o quel genere cinematografico. Il risultato è di 14 film per altrettanti generi che vanno dalla commedia all’horror fino all’azione, non disdegnando generi meno scontati come fantascienza, western e documentario.

Vi lasciamo quindi alla nostra Top 14 di pellicole natalizie che vi invitiamo a rispolverare, augurandovi nel frattempo un Buon Natale.

Elf – Un elfo di nome Buddy (Commedia)

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Buddy (Will Ferrell) è un trovatello che finisce al Polo Nord allevato nientemeno che dai laboriosi elfi di Babbo Natale. Il ragazzino cresce non sentendosi affatto diverso, perchè la sua nuova famiglia gli nasconde le sue origini e non gli fa pesare il fatto di essere troppo alto e decisamente goffo, anzi lo sprona sempre a dare il meglio di sé con corpose dosi di entusiasmo ed ottimismo. Quando la fisicità strabordante di Buddy comincia ad essere un problema per la comunità, la famiglia decide di dirgli la verità, e il ragazzone stupefatto viene a conoscenza non solo di non essere un elfo purosangue, ma addirittura di essere un umano/americano. E’ il momento per Buddy di cercare la sua vera famiglia e tornare a vivere con i suoi simili, così raggiunta New York proprio nel bel mezzo delle festività natalizie troverà lavoro in un grande magazzino, conoscerà una bella ragazza e avrà il primo contatto con il burbero Walter (James Caan), il suo padre biologico che non lo accoglierà proprio a braccia aperte, visto anche il suo strambo comportamento e il suo ancor più strambo vestiario.

Seconda prova dietro la macchina da presa datata 2003 per l’attore Jon Favreau (Iron Man, Il libro della giungla, Il re leone). Stavolta si opta per un bel film natalizio dai toni surreali e carico di “nonsense”, che nel suo parodiare le classiche commedie natalizie, le omaggia in maniera originale e stravagante quanto il suo irresistibile protagonista.

Will Ferrell vestito da elfo riesce laddove il Benigni versione Pinocchio ha fallito, trasmettere con efficacia la trascinante ingenuità di un uomo maturo pervaso da una incontrollabile e debordante gioia di vivere. Elf nonostante fornisca piccole dosi di “politicamente scorretto”, non solo rispetta la sua quota natalizia con un atmosfera davvero deliziosa, New York in versione “Merry Christmas” in questo senso è una vera sicurezza, ma vi aggiunge una suggestiva colonna sonora ad opera di John Debney, un divertito James Caan in versione burbero/paterna, e un pizzico di di “romance” che dona al tutto ancor più leggerezza.

Elf uscito nel 20005 dimostra così di essere una riuscita e surreale parodia natalizia, pur restando in perfetta sintonia con i canoni della fiaba e del formato “family-movie”, insomma da inserire senza dubbio tra i film assolutamente da guardare  e riguardare per le festività natalizie.

La vita è meravigliosa (Drammatico)

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Fin da ragazzo George Bailey (James stewart) ha mostrato una grande forza d’abnegazione. Quando suo padre viene a morire, George abbandona ogni progetto più caro e rinuncia agli studi universitari per mandare avanti la ditta di costruzioni che il padre ha fondato con l’intento di offrire case a buon mercato a piccoli borghesi ed artigiani. George prosegue con successo l’opera paterna, superando l’ostilità del vecchio milionario Potter, finanziere esoso e senza cuore. La vigilia di Natale, il vecchio zio di George smarrisce ottomila dollari della Società, esponendo questa al pericolo del fallimento. Potter, che ha trovato la somma smarrita, si guarda bene dal restituirla e quando George gli domanda aiuto, glielo nega. George, disperato, decide d’uccidersi, ma la Divina Provvidenza gli manda incontro il suo Angelo Custode, che con uno stratagemma gli impedisce d’attuare il suo proposito. Poiché George afferma che vorrebbe non esser nato, l’angelo gli fa vedere quale ne sarebbero state le conseguenze per le persone che ama. George comprende il valore della vita e, tornando a casa, apprende che i suoi amici hanno raccolto tra loro la somma mancante e salvato la Società.

Film del 1946 diretto da Frank Capra e basato sul racconto e opuscolo “The Greatest Gift” autopubblicato da Philip Van Doren Stern nel 1943, che a sua volta è liberamente ispirato al racconto del 1843 di Charles Dickens Canto di Natale.

Nonostante sia stati un flop alla sua uscita ad oggi “La vita è meravigliosa” è considerato uno dei più grandi film di tutti i tempi e tra i migliori film di Natale. Riconosciuto dall’American Film Institute come uno dei 100 migliori film americani mai realizzati, nel 199o è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti dalla Biblioteca del Congresso come opera “culturalmente, storicamente o esteticamente significativa”. Capra ha rivelato che era il suo preferito tra i film che ha diretto e che lo proiettava per la sua famiglia ogni stagione natalizia. Era anche uno dei film preferiti di Stewart.

Black Christmas – Natale Rosso Sangue (Thriller)

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Una serie di telefonate oscene inizia a tormentare le residenti della confraternita e diventa chiaro che uno psicopatico sta puntando la sorellanza con intenzioni dubbie. E sebbene la polizia cerchi di rintracciare le chiamate, scopre che niente è come sembra durante questo Natale nero. “Pieno di momenti estremamente tesi, una fotrografia agghiacciante, personaggi sorprendenti e un terrore duraturo… [questo] autentico classico merita completamente ogni briciolo di rispetto e ammirazione che ha raccolto negli ultimi 40 anni.

Black Christmas (Un Natale rosso sangue) è un classico del genere slasher, datato 1974 e diretto da Bob Clark.  Il film fu inizialmente sviluppato dallo sceneggiatore canadese Roy Moore, che scrisse la sceneggiatura con il titolo “Stop Me”. L’ispirazione per il film arriva dalla leggenda metropolitana nota come “la babysitter e l’uomo di sopra”, che si era diffusa durante gli anni ’70. Moore affermò di essere stato ispirato anche da una serie di veri omicidi avvenuti durante le festività natalizie nella zona di Westmount a Montreal-

“Black Christmas” è fruito di due remake: Black Christmas – Un Natale rosso sangue del 2006 diretto da Glen Morgan e Black Christmas di Sophia Takal.

Silent Night (Horror)

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Una piccola città degli States sta preparando la parata di Natale che vedrà sfilare in città decine di uomini abbigliati come Santa Claus. Nel frattempo un uomo vestito da Babbo Natale uccide alcuni cittadini che sono finiti nella sua lista dei “cattivi”. Lo sceriffo Malcolm McDowell dovrà trovare il killer prima che la città si ritrovi a festeggiare un Natale di sangue.

Diretto da Steven C. Miller, il film del 2021 è un riuscito remake del film del 1984 Natale di sangue – Silent Night, Deadly Night di Charles E. Sellier Jr. nonché sesto capitolo del franchise dopo Silent Night, Deadly Night Part 2 (1987) di Lee Harry, Silent Night, Deadly Night 3: Better Watch Out! (1989) di Monte Hellman, Silent Night, Deadly Night 4: Initiation (1990) di Brian Yuzna e Silent Night, Deadly Night 5: The Toy Maker (1992) di Martin Kitrosser.

Il riuscito remake è un regalo per i fan del gore, degli omicidi coreografici alla “Venerdì 13” e per lo black humour che pervade l’intera pellicola, a partire dalla visita di Babbo Natale ad un lista di “cattivi” per veicolare loro uno spirito natalizio tanto feroce quanto brutale.

Edward Mani di Forbice (Fantastico)

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In un castello in cima ad una collina vive Edward (Johnny Depp), geniale creazione di uno scienziato che, morendo, lo ha lasciato in balia della solitudine e con forbici al posto delle mani. Edward verrà accolto dalla comunità che vive nella vallata su cui domina il vetusto maniero, ma il suo inserimento e i sentimenti che comincia a provare per una ragazza del posto si scontreranno con il suo essere “fuori dagli schermi”.

Diretto da Tim Burton nel 1990, Edward mani di forbice rappresenta un po’ l’essenza del cinema burtoniano che si esprime mettendo in scena l’emarginazione e gli outsider che diventano protagonisti. Personaggi proprio come Edward, spesso ritenuti strambi e quindi visti con sospetto o paura. Burton racconta con un tatto e un delicatissimo tocco personale una moderna fiaba che incanta con i suoi tempi cadenzati, l’ironia profusa e soprattutto i suoi personaggi.

  • Una curiosità sul casting del film: prima che la scelta cadesse su Johnny Depp, i colleghi  Tom Cruise, Tom Hanks, William Hurt e Robert Downey Jr. sono stati presi tutti in considerazione per il ruolo di Edward. Anche Michael Jackson aveva espresso il desiderio di interpretare Edward.

Trappola di cristallo (Azione)

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John McClane (Bruce Willis) è un poliziotto di New York in trasferta natalizia in quel di Los Angeles per incontrare la moglie, donna in carriera in un’importante multinazionale giapponese e con cui cerca di ricomporre i pezzi di un matrimonio in crisi. I dipendenti della multinazionale e la moglie di McClane si trovano ad un party aziendale organizzato per le festività che si svolge nella sede centrale della società, l’avveniristico grattacielo Nakatomi Plaza. McClane viene prelevato all’aeroporto da una lussuosa limousine e portato al party, dove però nel frattempo la situazione è precipitata con l’incursione di un gruppo di terroristi che si è infiltrato nel grattacielo sequestrando gli occupanti, moglie di McClane compresa. Lo scopo del sequestro sembrerebbe quello di trattare con le autorità onde negoziare la liberazione di alcuni prigionieri politici, in realtà il fine ultimo del capo dei sedicenti terroristi europei, Hans Gruber (Alan Rickman), è un caveau dotato di avanzatissimi sistemi di sicurezza. Così mentre Gruber guiderà l’assalto al caveau, McClane in solitaria comincerà la sua piccola guerra personale cercando di salvare la moglie e la pelle.

Film d’azione del 1988 diretto dal John McTiernan di Predator, Caccia a Ottobre Rosso e Last Action Hero – L’ultimo grande eroe. Mctiernan dopo i fasti del memorabile “Predator” bissa successo e qualità ad un anno di distanza, toccando il top della sua carriera con “Trappola di cristallo”, uno degli action più intriganti e coinvolgenti degli anni’80. Naturalmente parte del merito va al protagonista, l’ironico ed efficace anti-eroe Bruce Willis che dopo il successo della serie tv Moonlighting e la commedia Appuntamento al buio di Blake Edwards, viene scelto da McTiernan per impersonare un “eroe per caso” da antologia, trasformando l’operazione Die Hard in un grande successo e in un classico del genere. Il sanguigno poliziotto di Willis sanguina, sfotte, si incazza e impreca, ma soprattutto, da buon eroe action, non molla mai. l’ironia alla Arma Letale, l’atmosfera natalizia, le battute fulminanti, le scene action davvero notevoli e un villain di gran lusso come l’attore inglese Alan Rickman, “Trappola di cristallo” resta ad oggi non solo il miglior capitolo dell’intero franchise, ma un inarrivabile classico action anni ’80 da vedere e rivedere.

La battuta “Yippee-ki-yay, pezzo di mer*a” è usata in tutti e cinque i film della serie Die Hard (58 Minuti per morire – Die Harder, Die Hard – Duri a morire, Die Hard – Vivere o morire e Die hard – Un buon giorno per morire).

Gremlins (Fantascienza)

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(Photo by Warner Brothers/Getty Images)
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“Gremlins” segue un giovane di nome Billy Peltzer (Galligan), che riceve una creatura misteriosa e adorabile chiamata Mogwai come regalo di Natale. Tuttavia, ci sono regole rigide per prendersi cura del Mogwai, anche non esporlo alla luce intensa, non bagnarlo e non dargli mai da mangiare dopo la mezzanotte. Quando queste regole vengono infrante accidentalmente, i Mogwai si moltiplicano e si trasformano in creature dispettose e distruttive conosciute come Gremlins, che scatenano il caos nella piccola città di Kingston Falls. Toccherà a Billy e alla sua ragazza, Kate (Cates), fermare i Gremlins e salva la loro città dal caos.

“Gremlins” tenta e riesce perfettamente nel ricreare un esperimento precedente, quello del Poltergeist di Tobe Hooper, che due anni prima aveva visto il regista dello scioccante Non aprite quella porta fare squadra con Spielberg per creare un thriller sovrannaturale che portasse il genere horror verso un pubblico di famiglie. Il bislacco e audace esperimento si rivelò un successo da 120 milioni di dollari incassati nel mondo, tre candidature all’Oscar (montaggio sonoro, effetti speciali e colonna sonora) e la nascita di un franchise che generò due sequel e un recente remake, nessuno dei quali in grado di eguagliare l’originale.

Nightmare Before Christmas (Animazione)

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La storia segue Jack Skeletron, il sindaco di Halloween Town, che scopre Christmas Town e incantato dalle festività natalizie decide che sarà la città di Halloween ad occuparsi del Natale, con conseguenze disastrose.

Nightmare Before Christmas uscito nel 1993 con il suo intrigante e originale mix di Halloween e Natale è diventato un classico indiscusso. Dopo aver incassato 75 milioni di dollari in tutto il mondo, il film ha avuto un vero exploit con la successiva uscita in home-video ampliata con tonnellate di merchandise. “Nightmare Before Christmas” scritto e prodotto da Tim Burton è stato diretto dallo specialista in stop-motion Henry Selick che tornerà a collaborare con Burton per James e la pesca gigante seguito da Coraline e la porta magica che varrà a Selick una candidatura al Premio Oscar per il miglior film d’animazione.

Dickens: L’uomo che inventò il Natale (Biografico)

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“Dickens l’uomo che inventò il Natale” racconta del magico viaggio che ha portato alla creazione di Ebenezer Scrooge (Christopher Plummer), del piccolo Tim e altri personaggi classici del “Canto di Natale” (A Christmas Carol). Diretto da Bharat Nalluri, il film mostra come Charles Dickens (Dan Stevens) abbia mescolato le ispirazioni della vita reale con la sua immaginazione vivida per rievocare personaggi indimenticabili e un racconto senza tempo, cambiando per sempre le festività natalizie nella celebrazione che conosciamo oggi.

The Man Who Invented Christmas uscito nel 2017 è diretto dal regista indiano Bharat Nalluri e scritto da Susan Coyne, che ha adattato il libro del 2008 “The Man Who Invented Christmas: How Charles Dickens’s A Christmas Carol Rescued His Career and Revived Our Holiday Spirits” di Les Standiford, a sua volta ispirato al classico “Canto di Natale” di Charles Dickens.

Il film non è un biopic tradizionale, ma miscela eventi reali con una rappresentazione del processo creativo che portò Dickens a concepire uno dei raccoonti natalizi più amati e popolari di sempre e a creare un “cattivo” del calibro di Scrooge, divenuto un’icona natalizia immarcescibile insieme al Grinch del Dr. Seuss.

Il Natale della discordia (Documentario)

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“Il Natale della discordia” segue la storia di una comunità nel nord dell’Idaho la cui vita viene stravolta dall’ossessione di un uomo che vuole a tutti i costi diffondere lo spirito festivo organizzando l’evento di Natale più grande di sempre. Il piano di Jeremy Morris, avvocato che adora il Natale, va in stallo quando l’associazione di vicinato gli comunica che l’evento viola le regole del quartiere. La disputa che ne segue finisce ben presto fuori controllo. Di fronte a una situazione sempre più complicata, il documentario fa sorgere una domanda: chi ha ragione quando si scontrano diritti e interessi diversi? La regista Becky Read offre un mosaico di punti di vista agli antipodi in un bizzarro racconto di Natale sulle libertà che nasconde un messaggio sulla tolleranza e il rispetto delle diversità.

Questa realistica favola di Natale dà un significato completamente nuovo allo spirito natalizio. La regista britannica Becky Read racconta la guerra di quartiere e la battaglia legale per l’evento natalizio della famiglia del 2015 (la causa è ancora in attesa di appello) nel suo documentario
“Twas the Fight Before Christmas”. Prodotto esecutivamente dal prolifico regista Chris Smith, il documentario anticonformista, dark e comico offre varie prospettive di un evento natalizio andato male e fa luce su un’America divisa.

Dopo aver letto della disputa natalizia di Morris con i suoi vicini in Idaho, la regista Becky Read ha deciso di visitare la città di Hayden per incontrare tutti i soggetti coinvolti. Read ha parla con Variety dell’aspetto extra-natalizio della storia, una sorta di meditazione sulle divisioni che affliggono gli Stati Uniti.

Sulla base delle chiamate di ricerca che avevamo fatto con tutti i possibili collaboratori durante la pre-produzione, ho scritto questa storia in una sceneggiatura prima di iniziare a girare e montare, così avevo una guida su come vedevo questo svolgersi, in un modo che avrebbe rivelato una sorpresa per il pubblico. Penso che sia difficile far sì che le persone vogliano impegnarsi in una storia su politica, divisione e conflitto, quindi trascinarci in quella che inizialmente era una divertente storia di Natale è stato un buon modo per iniziare. Volevo che le persone fossero dalla parte di Jeremy e apprezzassero la sua gioia di vivere e capissero perché questo fosse così importante per lui prima di rivelare l’altro lato del suo personaggio che ti avrebbe portato a mettere in discussione ciò che pensavi di sapere su di lui. La storia si trasforma naturalmente in qualcosa di più complicato e oscuro quando incontra resistenza. L’obiettivo era assicurarci di raccontare la storia dal punto di vista di coloro che l’hanno vissuta così com’è, in modo da intraprendere quel viaggio ma rimanerci abbastanza a lungo perché la storia si riveli.

Miracle at Sage Creek (Western)

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Con una storia di faide, furti di cavalli e violenza, le famiglie Franklin e Red Eagle sono rivali ben note nella frontiera occidentale senza legge. Quando si verifica un disastro, queste due famiglie saranno costrette a confrontarsi con le loro numerose differenze mentre le loro vite sono in bilico. Ambientato sullo sfondo mozzafiato della maestosa prateria aperta del Wyoming, Miracle at Sage Creek è un classico western edificante, una storia di fede piena di azione e suspense che sicuramente emozionerà tutta la famiglia.

Nel 1888, due famiglie superano finalmente pregiudizi e tragedie quando un miracolo di Natale salva la vita di un bambino. Il film del 2005 è diretto dall’attore James Intveld, alla sua prima e unica regia, scritto da Thadd Turner (7 Mummies, Rodeo & Juliet) e interpretato da David Carradine, Wes Studi e Michael Parks.

Il film è disponibile in DVD e Blu-ray su Amazon.

The Family Man (Romantico)

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Jack Campbell (Nicolas Cage) ha una Ferrari, un appartamento di lusso, un lavoro lucroso e sembra proprio non aver bisogno di nulla. Almeno questo è quello che lui afferma tranne per il fatto che è un uomo profondamente solo e senza una famiglia con cui passare le festività natalizie, periodo durante il quale questa sua malcelata solitudine inevitabilmente riaffiora. Una sera mentre Jack è in un negozio assiste ad un vivace scambio di battute con un uomo che cerca di rifilare al commesso del negozio un biglietto della lotteria all’apparenza falso. I toni si alzano e la situazione potrebbe degenerare e quindi Jack decide di intervenire offrendosi di acquistare il biglietto, calmando così gli animi. Questo suo gesto lo porterà a vivere un Natale decisamente alternativo, quello che avrebbe vissuto se avesse sposato la donna di cui era innamorato e si fosse creato una famiglia, vivendo una vita diametralmente opposta a quella vissuta sinora, un’occasione per guardare il proprio percorso di vita da un’altra prospettiva e concedersi una seconda occasione.

Il regista Brett Ratner si cimenta con questo gradevole family-movie natalizio datato 2000, con un credibile Nicolas Cage che gioca a fare lo “Scrooge” della situazione in versione riveduta e corretta. Uno Scrooge più giovane, dalle asperità emotive smussate e con uno spiccato tratto romance. Ratner che cita e omaggia il classico di Frank Capra “La vita è meravigliosa” riesce a non sconfinare troppo nel melenso confezionando una pellicola godibile concepita ad hoc per accompagnare le festività natalizie come un buon panettone e poi chi non se la concederebbe una seconda occasione con la bella Tea Leoni?

Un bambino chiamato Natale (Avventura)

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Un ragazzino qualsiasi di nome Nikolas intraprende una straordinaria avventura tra le nevi del Nord per trovare il padre, partito alla ricerca di Elfhelm, il leggendario villaggio degli elfi. Portando con sé una renna testarda di nome Lampo e un fedele topolino, Nikolas presto affronta il suo destino in questa storia magica, divertente e commovente che dimostra che nulla è impossibile.

“Un bambino chiamato Natale” è diretto dal britannico Gil Kenan, regista dei film Monster House, Ember – Il mistero della città di luce nonché del pessimo remake di Poltergeist. Gil Kenan dirige da una sua sceneggiatura scritta con Ol Parker (Ritorno al Marigold Hotel) adattata dal romanzo per bambini di Matt Haig. Il film compensa ogni sua eventuale carenza con magica atmosfera, la presenza della due volte premio Oscar Maggie Smith e massicce dosi di spirito natalizio che di questo periodo sono sempre gradite.

Jingle Jangle – Un’avventura natalizia (Musicale)

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L’incomparabile avventura musicale e visiva Jingle Jangle: Un’avventura natalizia è un appuntamento per le Feste in famiglia tutto nuovo e pieno di brio. Ambientato nell’esuberante cittadina di Cobbleton, il film segue il leggendario giocattolaio Jeronicus Jangle (il premio Oscar Forest Whitaker) e le sue sofisticate e straordinarie creazioni. Quando il suo fidato apprendista (il premio Emmy Keegan-Michael Key) ruba la creazione più preziosa, ci penserà la sua brillante e intraprendente nipote (l’esordiente Madalen Mills) a sanare le ferite e a risvegliare la magia con l’aiuto di un’invenzione ormai dimenticata.

Dalla fantasia dello sceneggiatore e regista David E. Talbert, “Jingle Jangle: Un’avventura natalizia” dalla colonna sonora incalzante che ci ricorda la forza della famiglia e la certezza che tutto è possibile, sulle note di canzoni originali di John Legend, Philip Lawrence e Davy Nathan e il brano “This Day” cantato da Usher e Kiana Ledé.

Nel film c’è un divertente easter-egg legato al Marvel Cinematic Universe (MCU). Quando Jeronicus Jangle (Forest Whitaker) apre il baule con il pezzo mancante per Buddy 3000, c’è un adesivo sul baule che dice “The Grand Wakanda Country”. Wakanda è la casa di Black Panther e Forest Whitaker ha interpretato ‘Zuri’ nel film Black Panther (2018).

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