Yes Man – Recensione in anteprima
Yes Man (id. Commedia, USA 2008) Regia di Peyton Reed, con Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper, John Michael Higgins, Rhys Darby, Danny Masterson, Fionnula Flanagan, Terence Stamp. Carl Allen è un uomo solo. Non ha mai superato il divorzio, svolge un lavoro noioso, alla compagnia dei propri amici – ai quali continua a dare
Yes Man (id. Commedia, USA 2008) Regia di Peyton Reed, con Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper, John Michael Higgins, Rhys Darby, Danny Masterson, Fionnula Flanagan, Terence Stamp.
Carl Allen è un uomo solo. Non ha mai superato il divorzio, svolge un lavoro noioso, alla compagnia dei propri amici – ai quali continua a dare buca inventandosi le più banali scuse – preferisce una serata sul divano in compagnia di un DVD. La sua vita si è praticamente fermata e la sua parola d’ordine sembra essere “no”. Fino a quando una vecchia conoscenza lo convince a partecipare ad un seminario Yes Man, un programma basato sul semplice impegno di dire sì a tutto e sempre. Il potere del “sì”, una volta scatenato, inizia a trasformare la vita di Carl in modo straordinario e inaspettato, facendogli ottenere promozioni sul posto di lavoro e aprendo le porte a una nuova storia d’amore. Ma la sua disponibilità ad accogliere ogni opportunità può creare qualche difficoltà inaspettata e non pochi imbarazzi…
Peyton Reed ha diretto Yes Man da una sceneggiatura di Nicholas Stoller, Jarrad Paul e Andrew Mogel, tratta dal libro omonimo (e in parte autobiografico) dell’umorista inglese Danny Wallace. Dopo Bring it on (Ragazze nel pallone), il coloratissimo e patinato Down with love (Abbasso l’Amore) e il dolce-amaro The Break Up (Ti odio, ti lascio, ti…), Reed firma la sua quarta regia cinematografica, portando sugli schermi una commedia riuscita e divertente, che promuove il pensiero positivo e intenerisce oltre a strappare più di una risata. Imperdibile la colonna sonora curata da Lyle Workman e Mark Oliver Everett, con le canzoni degli Eels. Al cinema da domani, 9 gennaio.
Quando Jim Carrey non si limita ad esibire le innumerevoli smorfie della sua celebre faccia di gomma, dimostra di essere un interprete di razza. Lo ha confermato più volte in passato e ne dà prova una volta in più in Yes Man dove, oltre a far ridere, regala alcuni momenti di introspezione molto intensi, costruendo un personaggio sì divertente, ma anche tenero e vulnerabile, nel quale è facile identificarsi.
Yes Man è una commedia semplice, ma perfettamente riuscita, grazie soprattutto alla regia di Peyton Reed che ha saputo sfruttare al meglio ogni situazione offerta dalla sceneggiatura, calibrandone i tempi comici e le parentesi malinconiche; e grazie anche agli interpreti, tutti straordinari. Oltre a quella del mattatore Jim Carrey, vanno sottolineate le performance di Terence Stamp, nei panni del guru Terrence Bundley e di Fionnula Flanagan, in quelli dell’anziana vicina di casa: esilarante! Adorabile il personaggio della stravagante Allison interpretato da Zooey Deschanel.
Rimanete in sala durante i titoli di coda: scoprirete uno sport, il body blading, ideato dal francese Jean Yves Blondeau. Consiste nel “pattinare con ogni parte del corpo”, se mi passate la definizione, paludati in una sorta di futuristica armatura ricoperta di pattini in linea. Non mi stupirebbe se prendesse piede in futuro!
Un grande pregio di questa commedia è quello di non limitarsi al mero intrattenimento del pubblico, ma di trasmettere un messaggio di grande positività che porta a riflettere su come l’affrontare la vita con un sorriso, mettendo da parte diffidenza, egoismo e negatività, possa spesso aiutare a rendere migliore la quotidianeità di ciascuno di noi.
Voto Simona: 7
Voto Carla: 7-