CineBlog consiglia: La donna che visse due volte
La donna che visse due volte (Vertigo, USA, 1958) di Alfred Hitchcock; con James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Henry Jones.Oggi, 15.30, Rete 4Per far capirere la grandezza di Hitchcock a qualcuno che voglia avvicinarsi al cinema o alla filmografia del maestro, ci vogliono innanzitutto due o tre primi titoli da prendere obbligatoriamente ad
La donna che visse due volte (Vertigo, USA, 1958) di Alfred Hitchcock; con James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Henry Jones.
Oggi, 15.30, Rete 4
Per far capirere la grandezza di Hitchcock a qualcuno che voglia avvicinarsi al cinema o alla filmografia del maestro, ci vogliono innanzitutto due o tre primi titoli da prendere obbligatoriamente ad esempio. Pochi dubbi sul fatto che La donna che visse due volte (titolo italiano di Vertigo) sia uno di quelli.
Storia di un poliziotto, figura classica razionale per eccellenza, che si ritrova a fare a meno della sua razionalità per una storia d’amore impossibile ed intricata, dove si ritrovano assieme e si scontrano passione, amore, morte e fantasmi, il film di Hitchcock è un mèlo che rivoluziona genere e tecnica.
Non solo l’uso incredibile dell'”effetto vertigine”, risultato di un carrello all’indietro e di uno zoom in avanti, ma anche l’uso del colore, la capacità di mimetizzare un discorso freudiano nella tesissima e appassionante trama (provate ad interpretare chi dei personaggi è Ego, Super-Ego e Id), e anche la capacità di fondere incertezze inquietanti lungo tutto il percorso nello spettatore. Che ritroverà all’interno del film uno dei baci cinematografici più belli di sempre, e anche una delle esperienze più esaltanti della storia del cinema, sia dal punto di vista formale, sia dal punto di vista purante emozionale.