Questione di Cuore – Recensione in anteprima
Questione di cuore (id. – commedia drammatica, Italia 2008) Regia di Francesca Archibugi, con Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi, Andrea Calligari, Nelsi Xhemalaj, Chiara Noschese, Paolo VillaggioIn una calda notte romana come tante, Alberto ed Angelo hanno un infarto. Angelo è un giovane carrozziere di ex borgata, ex sottoproletario, un ex
Questione di cuore (id. – commedia drammatica, Italia 2008) Regia di Francesca Archibugi, con Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi, Andrea Calligari, Nelsi Xhemalaj, Chiara Noschese, Paolo Villaggio
In una calda notte romana come tante, Alberto ed Angelo hanno un infarto. Angelo è un giovane carrozziere di ex borgata, ex sottoproletario, un ex tutto diventato qualcosa che Alberto, sceneggiatore di successo, bravo e un po’ matto, rumoroso e squilibrato come un rinoceronte, non capisce. Nella sala rianimazione dell’ospedale, dove entrambi vengono ricoverati, avviene l’incontro fra due mondi apparentemente inconciliabili, che la malattia e la paura della morte rendono più disponibili e percettivi. Nasce così una profonda amicizia, cementata dall’esperienza comune di essere stati entrambi al cospetto della morte. Usciti dall’ospedale, la vita appare cambiata e i due diventano indispensabili l’uno all’altro. Alberto, che è rimasto solo, si trasferisce a vivere con Angelo e la sua famiglia: la bella moglie Rossana e i due figli…
Questione di Cuore è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Contarello, che Francesca Archiibugi ha fatto suo e sceneggiato, dicendo all’autore: “scrivo da sola, devo essere libera di fare dal tuo bel romanzo il mio brutto film“. Decisamente, il film che ne è nato è tutto fuorchè brutto. Anzi! E’ un pezzetto di cinema appassionato ed intenso, senza sbavature, sincero, diretto con buon senso e cesellato con perizia attorno a due protagonisti (volendo intendere, con protagonisti, sia i due personaggi principali che i rispettivi interpreti) davvero straordinari.
Questo di Francesca Archibugi è un racconto di vita, un film ‘funambolo’ che con grazia e delicatezza riesce a stare in equilibrio fra la commedia ed il dramma, tenedosi a debita distanza tanto dalle dozzinali battute ripetute troppe volte in altrettante commedie nostrane degli ultimi anni, quanto da quel gusto (tipico di molte fiction) di crogiolarsi nel dramma, nella commiserazione e nel lacrimevole. Si parla di morte – che è una presenza costante e quasi tangibile all’interno della storia – inneggiando alla vita, scacciando la cupezza dell’argomento – ma senza sminuirlo – con l’utilizzo della fotografia calda, colorata e solare di Fabio Zamarion.
Si sorride spesso e qualche volta si ride di cuore, per poi emozionarsi e commuoversi, anche. Ci troviamo davanti due uomini, Alberto e Angelo, l’uomo del Nord e il romanaccio, tanto autentici e fragili da farceli risultare subito simpatici. Ad interpretarli ci sono Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart, perfetti ciascuno nel proprio ruolo, che recitano con trasporto ma senza eccedere mai; confermando ancora una volta di essere fra i migliori interpreti contemporanei della nostra martoriata cinematografia.
Accanto a loro Micaela Ramazzotti è Rossana, moglie di Angelo. Una romana verace, fiera e forte, sposa e madre coraggiosa. Francesca Inaudi è invece Carla, compagna di Alberto; mentre Chiara Noschese è Loredana, la capo reparto dell’ospedale, che bacchetta i due indisciplinati pazienti (numero 11 e 12) e finisce con l’affezionarcisi. Tre donne e tre attrici molto diverse fra loro, ma ugualmente valide e solide nelle loro performance.
Completano il cast Paolo Villaggio ed i giovanissimi Andrea Calligari e Nelsi Xhemalaj; oltre ad alcuni volti noti come Carlo Verdone, Stefania Sandrelli, Paolo Virzì, Daniele Luchetti e Paolo Sorrentino nel ruolo di sè stessi.
Qui il trailer e una cascata di immagini del film. Le foto scattate al photocall di presentazione della pellicola, invece, le trovate qui.
Il film sarà nelle sale a partire da venerdì 17 aprile.
Voto Simona: 8
Voto Gabriele: 8