Hannah Montana the movie – La recensione in anteprima
Hanna Montana the movie di Peter Chelsom, con Miley Cyrus, Billy Ray Cyrus, Vanessa Williams, Emili Osment, Jason Gunn, Melora Hardin.Miley ha un segreto. Una dolce teenager che va a scuola, frequenta le amiche e sbriga le faccende domestiche come tante altre ragazze della sua età, ma che cambiata d’abito e indossata la parrucca bionda
Hanna Montana the movie di Peter Chelsom, con Miley Cyrus, Billy Ray Cyrus, Vanessa Williams, Emili Osment, Jason Gunn, Melora Hardin.
Miley ha un segreto. Una dolce teenager che va a scuola, frequenta le amiche e sbriga le faccende domestiche come tante altre ragazze della sua età, ma che cambiata d’abito e indossata la parrucca bionda diventa Hannah Montana, star della musica pop e idolo di migliaia di fan suoi coetanei. Difficile però far coincidere le due vite, soprattutto quando c’è l’amicizia e la famiglia che si mettono in mezzo a lavoro e fama. Miley vorrebbe sempre di più essere Hannah a tempo pieno, perdendo il contatto con le sue origini che giungono da un paesino di campagna. Sulla strada per New York, il padre di Miley, in combutta con la sua manager, le organizzano un soggiorno forzato di due settimane in Tennessee per il festa della nonna. Inseguita da un cronista di gossip che vuole scoprire il suo segreto, Miley scoprirà che c’è qualcosa di più importante della fama e del successo, ma anche che Hannah fa parte non solo della sua vita, ma anche di quella di tantissimi fan.
Comprendere il fenomeno creato dalla Disney attraverso le sue (mini)star cinetelevisive è piuttosto complesso a meno che non abbiate tra gli 8 e i 16 anni o che non abbiate della prole della medesima età. Chi ha superato la soglia dei venti non è nato e cresciuto avendo come punto di riferimento mediatico la televisione satellitare, Mtv e (soprattutto) Disney Channel, per tanto il paradigma da cui tutto viene generato è profondamente differente. Il personaggio di Hannah Montana prende le sue origini da una serie televisiva che ha spopolato in tutto il mondo, gettando le basi per i successi dei film per la televisione di High School Musical e Camp Rock, costruendo a tavolino il successo di una ragazzina allora di undici anni che è cresciuta nella fiction, come nella realtà, fino a oggi.
Il cinema è una sorta di dichiarazione di avvenuta maturità del personaggio, trasformato Hannah Montana/Miley Cyrus in un ibrido tra una baby Britney Spears (non a caso anche lei proveniente dalla factory Disney) e un cartone animato, grazie per l’uso massiccio che viene fatto del suo marchio e della sua immagine per ogni tipo di merchandising immaginabile. Che la Disney recentemente abbia ulteriormente puntato a trasformarsi in una macchina sforna gadget è un dato di fatto, quello che però bisogna constatare è che il film funziona sotto molti aspetti.
Alla regia è stato chiamato Peter Chelsom, autore di commedie musicali di grande successo come Shall We Dance? con con Richard Gere e Jennifer Lopez e lo splendido Serendipity con Kate Beckinsale e John Cusack. Un regista vero, capace di costruire un mondo ipersaturo di colore, paradossalmente prossimo al mondo dei cartoni animati giapponesi (la trama dopotutto ricorda spaventosamente quella dell’anime L’incantevole Creamy che si vedeva in televisione negli anni 80) e quello delle idol, le cantanti pop nipponiche che fanno impazzire gli adolescenti con gli occhi a mandorla.
Come in un cartone animato tutto è esasperato, dinamico e sopra le righe, ma sempre con un certo garbo che mantiene comunque il livello dell’intrattenimento non oltre e non sotto una certa fascia di garanzia. Ci sono gag comiche in puro stile slapstick, ci sono canzoni tra l’hip-hop e il country orecchiabili e di facile presa sul pubblico minorenne, ci sono momenti romantici (ma non troppo sdolcinati) e ci addirittura sono coreografie che cercano anche qualche riferimento “colto” al musical di Busby Berkley.
Al centro della storia c’è la famiglia e i valori delle origini che rischiano di essere abbandonate per motivi apparentemente futili anche se come spesso accade nei film Disney la mancanza di una figura materna è fondamentale per la costruzione della psicologia della protagonista. La morale quindi è certa anche in questa occasione, ma senza intaccare il ritmo dello spettacolo. Insomma, contenti tutti. Durante la proiezione spettatori under 12 sorprendetemene ammutoliti fissano lo schermo a bocca aperta per un’ora e mezza. In caso voleste avventurarvi nel mondo di Hannah Montana accettate un consiglio, trovate un esperto dodicenne e fatevi raccontare il pregresso, altrimenti molti passaggi non sono troppo ovvi. Questo è una pecca del film? No di certo se fate parte del target di riferimento! Una riflessione sarebbe da fare sul limite che esiste tra realtà e finzione, ma questo è un altro discorso…
Uscita nelle sale 1 Maggio
Voto Carlo 7