Michael Bay si scusa per Armageddon: “Rifarei tutto il terzo atto”
Michael Bay sta per tornare in sala col suo nuovo film, Suda e Cresci. Ma in un’intervista torna indietro per parlare di uno dei suoi successi più discussi di sempre, Armageddon, che forse non è proprio il film che avrebbe voluto…
Da quando Michael Baysuda ha cominciato a fare cinema, di lui si è detto di tutto e di più. C’è chi non riesce a resistergli, e c’è chi non lo può sopportare. Ultimamente alcune voci della critica italiana si sono esposte in modo molto favorevole nei confronti dei suoi film, compresi quelli più indifendibili. Come se Michael Bay fosse un autore: e, paradossalmente, lo è.
Autore non è forse colui che trasporta le sue ossessioni, la propria visione del mondo e la sua sensibilità all’interno dell’opera? L’autore Bay nei suoi film ci mette tutto di sé: rallenti per enfatizzare i momenti cruciali, tramonti, montaggio epilettico, esplosioni eccellenti e trasformazioni in CGI. E, inside jokes per fanatici, utilizza anche footage girato e usato in film precedenti!
Ma bando all’ironia (si capisce mica da che parte sta chi scrive?). Parlando del suo nuovo Suda e cresci con il Miami Herald, Bay ha parlato anche di uno dei suoi film più amati/odiati: Armageddon. Rispondendo a delle domande sul montaggio velocissimo tipico del suo cinema, il regista ha fatto delle dichiarazioni che faranno sicuramente discutere:
Voglio scusarmi per Armageddon, perché abbiamo dovuto farlo in 16 settimane. Fu un’impresa enorme. Non fu giusto nei confronti del film. Rifarei l’intero terzo atto se potessi. Ma lo studio letteralmente ci rubò il film. Fu orribile. Il mio supervisore degli effetti speciali ebbe un esaurimento nervoso, quindi diventai io il responsabile. Chiamai James Cameron e gli chiesi “Cosa fai quando devi fare gli effetti speciali da te?”. Però il film andò bene.
Insomma: Armageddon non è l’opera che Bay avrebbe voluto. Chissà, forse è colpa dei produttori se Roger Ebert, nella sua recensione da 1 stella, ci vedeva soltanto un “trailer da 150 minuti” e “un assalto agli occhi, alle orecchie, al cervello, al buonsenso e all’umano desiderio di essere intrattenuti”. E forse è proprio per quello che è che Armageddon è per molti un assoluto guilty pleasure.