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Indie a tutti i costi: 10 film realizzati con Kickstarter

Ne ha fatta di strada, Kickstarter: nato nel 2009, ha prodotto fino ad oggi migliaia di progetti e film. Tra questi c’è anche il prossimo lavoro da regista di Zach Braff, Wish I Was Here, che ha sparso la voce sul crowdfunding tra chi non sapeva cosa fosse. Ecco 10 film che forse non sapevate avessero usato Kickstarter per essere prodotti…

pubblicato 29 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:20

C’è di sicuro un lato molto positivo nella campagna di crowdfunding che Zach Braff ha eseguito con successo per produrre il suo secondo film da regista: quello di aver fatto conoscere Kickstarter a molte persone che non sapevano manco cosa fosse il crowdfunding. Wish I Was Here è senz’altro un caso eclatante, che probabilmente cambierà per sempre Kickstarter: ma aspettiamo ancora un po’ per poterlo dire con certezza.

Senz’altro non si tratta del primo caso in cui una persona celebre utilizza la piattaforma di crowdfunding per produrre un lungometraggio. Poco tempo prima, a marzo 2013, il creatore di Veronica Mars, Rob Thomas, lanciava la sua campagna per produrre un film basato sulla serie tv. La risposta da parte del pubblico fa paura: con un goal di 2 milioni di dollari, Thomas ne ha ricevuti più di 5,7, consentendogli di far partire la produzione di un film in cui la Warner Bros. non credeva.

Per non parlare di The Canyons, il film “scandalo” scritto da Bret Easton Ellis e diretto da Paul Schrader con Lindsay Lohan e l’attore hard James Deen: con un obiettivo di 100.000 dollari, ne sono arrivati quasi 160.000. Insomma: sembra che la purezza di Kickstarter sia stata ormai contaminata da persone che potrebbero produrre i propri film anche senza il crowdfunding. Se così è, sarà interessante vederne gli sviluppi. Ma, comunque, Kickstarter – così come altre piattaforme come Indiegogo – resta un modello di finanziamento 2.0 davvero interessante: a modo suo un’ancora di salvezza per i filmmaker indipendenti.

Diamo un po’ di numeri per capire quanto Kickstarter effettivamente funzioni (qui invece spieghiamo bene in cosa consiste). Nel 2012 i progetti lanciati nel settore “Film & Video” sono stati 9.600, di cui 3.891 andati in porto. Le persone che si sono impegnate nelle campagne di crowdfunding offrendo denaro sono state 647.361, mentre i soldi raccolti sono stati 57.951.876 dollari. Mica scherzi, anche perché la materia è serissima: Kickstarter si prende il 5% di tassa amministrativa, mentre Amazon (che offre il servizio per i pagamenti) ne prende un altro 3-5%.

Va da sé che senza un’idea forte alle spalle ed una strategia ben congeniata non si va da nessuna parte, e non si spicca nel mare di progetti. Ed è ovvio che senza distribuzione non si fa nulla: ecco perché tantissimi registi non usano Kickstarter per iniziare la raccolta fondi del budget del film, ma lo usano per finire il lavoro ed usare i soldi per andare al festival dove hanno la premiere. Al Sundance, Kickstarter è entrato ufficialmente nel 2011 grazie a The Woods di Matthew Lessner, che nel 2009 racimolò 11.000 dollari per completare la produzione.

Poi ci fu Pariah (vedi sotto), ed altri tre progetti usciti da quell’edizione usarono Kickstarter per marketing e distribuzione (fra questi The Oregonian). Un dato interessante si ha nel 2012: al Sundance sono presenti 19 film finanziati con Kickstarter, ovvero il 10% del programma. Quattro hanno anche vinto dei premi. Nell’edizione 2013 si continua sugli stessi numeri, con 17 film del programma finanziati col crowdfunding. Al SXSW (che è più low budget friendly del Sundance, si sa) i numeri sono anche più alti: 40 film nel 2012, 35 film nel 2013.

Kickstarter ormai è già arrivato anche agli Oscar. Nel 2011 Sun Come Up entra nella rosa dei corti documentari. Nel 2012 è il turno di due corti documentari, Incident in New Baghdad e The Barber of Birmingham. Il 2013 è l’anno del trionfo: Inocente e Kings Point vengono nominati tra i corti documentari, e Buzkashi Boys tra i corti a soggetto. Inocente vince l’Oscar, e diventa il primo film che ha usato Kickstarter a vincere la statuetta. Allora fa un po’ meno specie che Hollywood abbia ormai addocchiato il crowdfunding come un modello di produzione possibile, no?

Ecco 10 titoli che forse non sapevate avessero fatto uso di Kickstarter per essere finanziati, prodotti o completati.

Fat Kid Rules the World


Matthew Lillard, l’attore di Scooby Doo e Scream, esordisce alla regia con Fat Kid Rules the World, un mix tra Scott Pilgrim vs. the World e Terri. Con quest’ultimo condivide non a caso il protagonista, Jacob Wysocki. Fat Kid Rules the World vince uno dei premi del pubblico al South by Southwest 2012.

Trama: Troy Billings ha 17 anni, è sovrappeso, e ha istinti suicidi. Quando sta per buttarsi sotto ad un autobus, viene salvato da Marcus, un ragazzo che ha abbandonato il liceo per diventare un musicista di strada. I due cominciano una complessa amicizia dal momento in cui Marcus ingaggia Troy come batterista di una nuova band punk-rock.

Scopo del crowdfunding: il film ha la sua premiere al SXSW a marzo 2012, e Lillard usa Kickstarter per raccogliere soldi per la distribuzione e la campagna marketing del film. Queste le parole del regista:

La Hollywood mainstream non sa come guadagnare con un film del genere, non crede abbia un pubblico, e vogliamo dimostrare il contrario.

Goal: 50.000
Soldi raccolti: 58.000
Data lancio della campagna: 9 maggio 2012
Data goal raggiunto: 16 giugno 2012
Backers: 2.218

Gayby


Il regista Jonathan Lisecki dirige la versione lungometraggio del suo corto di successo Gayby. Il film è stato francamente molto sopravvalutato, ma comunque si tratta di un esempio di cinema truly independent, quindi fatto davvero con pochi soldi.

Trama: Jenn e Matt, eterosessuale e omosessuale, sono migliori amici sin dal college. Lei vuole avere un figlio, e vuole averlo con lui. Ma alla “vecchia maniera”, facendo sesso…

Scopo del crowdfunding: Lisecki cerca fondi per completare il budget per poter iniziare le riprese del film a New York. Dichiara:

Fare un film indie a New York è oggi davvero una sfida, ma siamo elettrizzati per questo progetto. Qui tutto è costoso, ma amiamo la nostra città e non potremmo immaginare di ambientare la storia in un altro posto. Chiediamo quindi per questo il vostro aiuto e supporto.

Goal: 5.000
Soldi raccolti: 6,209
Data lancio della campagna: 18 luglio 2011
Data goal raggiunto: 11 settembre 2011
Backers: 134

The Iran Job


Sara Nodjoumi e Till Schauder, coppia di filmmaker residenti a Brooklyn, girano un documentario dal soggetto particolarissimo, e secondo chi scrive anche particolarmente riuscito. The Iran Job parla di incontro/scontro tra civiltà agli antipodi e “in guerra”, di solidarietà tra i singoli a prescindere dalle bandiere, di pregiudizio e politica. Con un po’ di “furbizia”, ma anche con una grande energia. The Iran Job ha la sua premiere al L.A. Film Festival 2012.

Trama: il cestista americano Kevin Sheppard decide di accettare un’offerta molto particolare, ovvero giocare per un anno in Iran. Durante il periodo in cui Sheppard gioca nell’Iranian Super League, Schauder lo segue e ne registra le difficoltà, l’integrazione e l’amicizia con un gruppo in cui ci sono anche tre donne.

Scopo del crowdfunding: i due registi usano i soldi per completare il progetto, ovvero creare il trailer, tradurre i sottotitoli, pagare tasse e imposte per clip e presentazione ai festival.

Goal: 0,000
Soldi raccolti: 00,466
Data lancio della campagna: 20 novembre 2011
Data goal raggiunto: 9 gennaio 2012
Backers: 744

Keep the Lights On


Uno dei queer movies più chiacchierati del 2012, Keep the Lights On è ispirato alla relazione decennale del regista Ira Sachs col suo ex compagno. Si tratta di un film asciutto che ripercorre in 10 anni le tappe dolorose di una storia d’amore e la queer life di New York, in modo anche scomodo e mai furbo. Con due interpretazioni straordinarie di Thure Lindhardt e Zachary Booth. Keep the Lights On, in concorso al Sundance, vince il Teddy Award a Berlino 2012.

Trama: Ben, regista di documentari, e Nick, giovane avvocato, si incontrano nel 1997. La loro prima notte assieme si trasforma in una relazione che durerà 10 anni. Ma in mezzo ci sono tutte le gioie e soprattutto i dolori delle storie d’amore: Ben ha un’ossessione per le sex line telefoniche, e Nick ha una dipendenza dalla droga.

Scopo del crowdfunding: il film riceve un fondo da parte del Sundance Institute ed ha già un buon budget, ma mancano ancora 25.000 dollari per ottenere tutti i soldi per poter iniziare le riprese del film. Dichiara Sachs:

Sin dall’inizio sapevamo che per raccontare una storia come questa avremmo avuto bisogno del supporto di amici, famiglia, gay, etero, cinefili, persone impegnate nel sociale, gente generosa… e tutti coloro che sono interessati a vedere un film esplicito su una relazione intima come questa. Ecco il perché di Kickstarter.

Goal: 5,000
Soldi raccolti: 6,630
Data lancio della campagna: 12 maggio 2011
Data goal raggiunto: 11 giugno 2011
Backers: 283

The Oregonian


Uno dei casi del cinema indie di genere del 2011 è stato senz’altro The Oregonian di Calvin Reeder. Un film very low budget assurdo e allucinante, che ha fatto arrabbiare tantissima gente ed ha fatto alzare il sopracciglio ad altri. Tra David Lynch e la burla trash. Ha la sua premiere al Sundance 2011 nella sezione di mezzanotte.

Trama: una ragazza ha un incidente in auto ed inizia a camminare per una strada deserta fra i boschi dell’Oregon. Incontrerà solo personaggi folli, inquietanti, surreali, e persino una persona vestita con un ridicolo costume da mascotte verde. Un trip allucinante.

Scopo del crowdfunding: dopo la premiere, The Oregonian ha già una distribuzione sia in sala che in digitale. Ma Reeder usa Kickstarter per raccogliere fondi da utilizzare per la campagna pubblicitaria del film:

Con i soldi che raccogliamo assumeremo un pubblicista, stamperemo i poster e speriamo anche di creare delle pubblicità nei giornali locali. Queste cose faranno parlare del film e ne abbiamo bisogno.

Goal: ,500
Soldi raccolti: ,778
Data lancio della campagna: 1 agosto 2011
Data goal raggiunto: 31 agosto 2011
Backers: 119

An Oversimplification of Her Beauty


Il regista Terence Nance ha lavorato per cinque anni al suo An Oversimplification of Her Beauty. Un film complesso tra commedia, dramma e animazione. Il film ha la sua premiere al Sundance 2012: ed è proprio qui che entra in gioco Kickstarter…

Trama: il protagonista del film è innamorato di una giovane ragazza, e la idealizza tra romanticismo e sentimento platonico. Il giorno in cui lei dovrebbe venire a trovarlo a casa, la ragazza dà buca. Il film racconta le emozioni e i sentimenti che scorrono nella testa del protagonista.

Scopo del crowdfunding: il film viene accettato al Sundance dopo che i selezionatori hanno visionato un montaggio provvisorio. Nance ha bisogno quindi non solo di limare il film, ma anche di pagare le spese per poter partecipare al festival:

Ci sono ancora cose da fare, il sound design, la voice over, la registrazione della colonna sonora e la color correction. Ci sono anche spese per andare al Sundance, come tariffe da pagare, gli hotel, i poster, un pubblicista, ecc.

Goal: 5,000
Soldi raccolti: 0,456
Data lancio della campagna: 19 dicembre 2011
Data goal raggiunto: 20 gennaio 2012
Backers: 431

Pariah


La storia produttiva di Pariah è esempio perfetto di quanta fatica un regista indipendente debba fare per vedere il suo film diventare realtà, soprattutto in un caso “limite” come questo (storia all black + queer). Dopo 5 anni e mezzo di lavoro, ricerca di budget, laboratori e riprese, Dee Rees viene accettata col film in concorso al Sundance, dove ha un enorme successo di critica. Pariah vince il John Cassavetes Award agli Independent Spirit Awards 2012.

Trama: un tipico coming-of-age che racconta la storia di una ragazzina di Brooklyn. Alike è una ragazza afroamericana che deve fare i conti col suo orientamento sessuale, e confrontarsi con la sua famiglia, le sue amicizie e la sua vita.

Scopo del crowdfunding: come altri esempi precedenti, la campagna di crowdfunding della regista è volta a limare il reparto audio del film e a garantire un budget per i viaggi del cast ai vari festival.

Goal: 0,000
Soldi raccolti: 1,011
Data lancio della campagna: 22 dicembre 2010
Data goal raggiunto: 19 gennaio 2011
Backers: 225

Pavilion


Tim Sutton sta girando la sua opera seconda, Memphis, col sostegno di Biennale College – Cinema: ma anche lui, per la sua opera d’esordio, ha chiesto aiuto con Kickstarter. Pavilion nasce subito sotto i migliori auspici: viene selezionato per il Feature Narrative Lab di IFP e per partecipare all’Emerging Visions Conference del Film Society of Lincoln Center. Ma per finire il film Sutton usa appunto il crowdfunding. Il film vince il Premio speciale della Giuria al Torino Film Festival 2012.

Trama: adolescenti durante la loro quotidianità. Giocano a “spararsi” con pistole giocattolo e si fanno male davvero; vanno in giro in bici; fanno gite in barca e lunghe nuotate nel lago; vanno al cinema a vedere un film in 3D; fanno scampagnate nei boschi; stanno tutti assieme in branco, oppure si isolano dal resto del mondo, magari a fissare da dietro le finestre proprio altri ragazzi, scrutandoli con curiosità ed attenzione.

Scopo del crowdfunding: il film viene selezionato per la premiere al SXSW 2012, e Sutton ha bisogno di soldi per fare le ultime cose per andare ad Austin. Quindi il sound mix finale, la color correction, la colonna sonora, e poi il viaggio al festival, la campagna marketing…

Goal: 5,000
Soldi raccolti: 0,312
Data lancio della campagna: 1 febbraio 2012
Data goal raggiunto: 2 marzo 2012
Backers: 200

Room 237


Il documentario “complottista” di Rodney Ascher è stato uno dei “casi” del 2012. Accolto molto positivamente dalla critica, dopo il passaggio al Sundance e poi alla Quinzaine di Cannes 2012, Room 237 è diretto da Rodney Ascher e prodotto da Tim Kirk. Ed è proprio quest’ultimo ad aver organizzato la campagna di crowdfunding con Kickstarter.

Trama: 30 anni dopo l’uscita di Shining nelle sale, i fan sostengono di aver decodificato i messaggi segreti nel film riguardanti temi di ogni tipo: dal genocidio dei nativi americani fino ad una serie di cospirazioni governative. Rodney Ascher intervista i cultisti e gli studiosi, realizzando una decostruzione caleidoscopica del classico di Kubrick.

Scopo del crowdfunding: il produttore usa Kickstarter per raccogliere in realtà una cifra decisamente modesta (e infatti bastano pochi backer per raccogliere i fondi), ma assolutamente necessaria. Room 237 viene accettato al Sundance 2012, e il team sta finendo di corsa la lavorazione del film. Il budget raccolto serve quindi per concludere la post-produzione.

Goal: ,000
Soldi raccolti: ,426
Data lancio della campagna: 1 dicembre 2011
Data goal raggiunto: 31 dicembre 2011
Backers: 28

Tchoupitoulas


Per chi scrive, Tchoupitoulas è una delle gemme nascoste del 2012. Si tratta di una di quelle opere indie fatte con nulla che se ipnotizzano non ti abbandonano più. Presentato nella sezione dei documentari al TFF 2012, il documentario dei fratelli Bill e Turner Ross ha la sua premiere al SXSW 2012 ed ottiene un ottimo successo di critica.

Trama: tre fratelli se ne vanno da soli a New Orleans. Un viaggio che è quasi un coming-of-age, ma soprattutto l’elegia magica e sognante di una città meravigliosa. Si cammina per le strade, si entra nei locali, si scrutano conversazioni e volti. Mentre la voce off del fratello più giovane spiega il proprio mondo e i propri sogni. Fuochi, musica, persone. Poi la città si risveglia nella nebbia.

Scopo del crowdfunding: il film ottiene un ottimo riscontro al SXSW, ma i registi hanno bisogno di vendere il film ad un distributore. Il film è pieno di musica, e bisogna pagarne i diritti. I Ross usano i fondi per ripulire l’audio del film e pagare questi diritti in previsione della distribuzione di Tchoupitoulas.

Goal: 8,000
Soldi raccolti: 6,016
Data lancio della campagna: 2 marzo 2012
Data goal raggiunto: 15 aprile 2012
Backers: 723