Arriva Harry Potter 6, analisi della saga al box office e una domanda: ma non avrà stufato?
5 film alle spalle e 4 miliardi e mezzo di dollari incassati. E’ il 2001 quando Harry Potter e la pietra filosofale irrompe sui mercati di tutto il mondo, sbancando ovunque. Da allora ben 8 anni sono passati, i piccoli protagonisti sono cresciuti, insieme ai fan di un tempo, la saga letteraria ha conosciuto la
5 film alle spalle e 4 miliardi e mezzo di dollari incassati. E’ il 2001 quando Harry Potter e la pietra filosofale irrompe sui mercati di tutto il mondo, sbancando ovunque. Da allora ben 8 anni sono passati, i piccoli protagonisti sono cresciuti, insieme ai fan di un tempo, la saga letteraria ha conosciuto la parola fine e il conclusivo attesissimo capitolo, diviso in due per una pura operazione commerciale, ha già dato il via alle proprie riprese.
Il 6° e penultimo capitolo, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, arriverà a breve nelle sale di tutto il mondo, Italia compresa, con l’ambizione di diventare quello più remunerativo dal punto di vista del box office. Ci riuscirà? 150 milioni di dollari di budget, 8 mesi in più di post produzione capitati tra capo e collo, una storia più dark e cupa, i primi amori tra i protagonisti e un finale che si fa sempre più vicino sono gli ingredienti principali di questo Harry Potter, che esce al cinema con il terrore di aver ‘stufato’, se non addirittura di esser diventato vecchio.
Ma sarà davvero così? Aspettando la nostra recensione in anteprima, in arrivo a breve, andiamo a ripercorrere il cammino al box office dei 5 titoli che hanno preceduto questo nuovo Potter, facendo delle previsioni d’incasso!
E’ il 16 novembre del 2001 quando il ‘fenomeno Harry Potter’ sbarca dalle librerie al cinema. Diretto da Chris Columbus, il film incassa 317 milioni di dollari negli States e addirittura 657 fuori dagli Usa, per un totale di 974 milioni di dollari. L’impressione immediata è che la Warner si ritrovi tra le mani una vera e propria gallina dalle uova d’oro. Anche in Italia il fenomeno Potter spopola, sbancando il botteghino nazionale con 25.269.000 euro!
Passati solo 12 mesi, il 15 novembre del 2002, il maghetto inventato dalla Rowling torna in sala con Harry Potter e la camera dei segreti. Diretto nuovamente da Chris Columbus, il film, costato 100 milioni di dollari, incassa 261 milioni di dollari in patria e 616 fuori dagli States, per un totale di 878 milioni di dollari. Rispetto al capitolo precedente, a conti fatti, gli incassi calano sensibilmente sia negli Usa che nel resto del mondo, perdendo ben 100 milioni di dollari. Il calo generale tocca anche il botteghino italiano, dove il film perde 5 milioni di euro, fermandosi a quota 20.915.000 euro.
Con l’arrivo del terzo capitolo della saga, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, in casa Warner decidono di cambiare musica. Via Columbus, benvenuto ad Alfonso Cuarón e soprattutto addio al Natale, con un’uscita piazzata in piena estate! E’ il 4 giugno quando il 3° Potter, costato 130 milioni di dollari, esce nei cinema di mezzo mondo, incassando 249 milioni di dollari negli Usa e 546 fuori dagli States, per un totale di 795 milioni di dollari. Ancora più drastico è il calo in arrivo dall’Italia, dove il botteghino segna un ‘drammatico’ 15.847.000 euro, ovvero 10 milioni di euro in meno rispetto al primo capitolo.
Apparentemente fallito il ‘tentativo estate’, Potter torna al periodo natalizio con Harry Potter e il calice di fuoco. Cacciato Cuaròn, il maghetto abbraccia l’inglese Mike Newell, uscendo in sala il 18 novembre del 2005. L’esperimento sembra riuscito, visto che il box office torna finalmente a segnare “+”, con 290 milioni di dollari incassati negli Usa e ben 606 fuori dagli States, per un totale di 895 milioni di dollari. 4 anni dopo il suo esordio Potter torna ad avvicinarsi ai 900 milioni di dollari, fino a quel momento raggiunti e superati in una sola occasione. Il ritorno ad un’uscita invernale porta ossigeno anche al botteghino italiano, che a fine corsa segnerà 20.135.000 euro.
Scongiurato il pericolo ‘ci ha stufato’, in casa Warner ritentano l’esperimento estivo per Harry Potter 5, ovvero Harry Potter e l’ordine della fenice. In cabina di regia si cambia un’altra volta (l’ultima) con lo sconosciuto e miracolato David Yates. Uscito l’11 luglio del 2007, e costato 150 milioni di dollari, Harry Potter e l’ordine della fenice non convince la critica ma sbanca i box office di tutto il mondo, incassando 292 milioni di dollari negli Usa e 646 fuori dagli States, per un totale di 938 milioni di dollari! 6 anni dopo il primo capitolo, a conti fatti, Potter si riporta ad un passo da quegli storici risultati, convincendo anche in Italia, dove incassa, in piena estate, ben 18.629.000 euro.
Oggi, con 8 mesi di ritardo rispetto alla data d’uscita inizialmente annunciata, Harry Potter si appresta a tornare al cinema con il 6° e penultimo capitolo della saga. Ma ad 8 anni dal suo esordio, non ci sarà il rischio di andare incontro ad una ‘indifferenza’ generale nei confronti del maghetto? I fan che 8 anni fa accorsero in massa per vedere il loro beniamino finalmente sul grande schermo, non saranno ormai troppo cresciuti per ripetere il tutto? Gli 8 mesi di rinvio e lo sdoppiamento dell’ultimo capitolo, infine, non avranno avvelenato il dente nei confronti della Warner Bros., con rischio boicottaggio?
Domande e dubbi che si addensano sopra il cielo cupo e terso di queso Harry Potter e il Principe Mezzosangue, dark come non mai e pronto a riportare in sala il tanto discusso e discutibile David Yates. Vero è che con l’ultimo Potter abbiamo assistito ad un’inattesa impennata al botteghino, soprattutto estero, ma la sensazione generale è che difficilmente il film potrà riuscire a battere il record ancora detenuto dal primo capitolo.
L’ambizione è quella di superare i 300 milioni di dollari negli States e i 900 worldwide. Ma sarà davvero così? E in Italia? Si riuscirà a fare meglio dell’ultimo Potter, uscito sempre in piena estate, che riuscì ad incassare 18.629.000 euro? A voi le conclusioni e che il dibattito si apra… visto che la domanda principale è e resta una sola… ma Harry Potter, sinceramente parlando, non ha stufato?