The Producers e Mel Brooks
Venerdi esce al cinema The Producers, remake del film di Mel Brooks del 1967 dal titolo italiano Per favore non toccate le vecchiette. Oggi il film è rieditato come The Producers – Una gaia commedia neonazista e vede nel cast Uma Thurman, Matthew Broderick e Nathan Lane. Mel Brooks sarà in Italia per presentare il
Venerdi esce al cinema The Producers, remake del film di Mel Brooks del 1967 dal titolo italiano Per favore non toccate le vecchiette.
Oggi il film è rieditato come The Producers – Una gaia commedia neonazista e vede nel cast Uma Thurman, Matthew Broderick e
Nathan Lane.
Mel Brooks sarà in Italia per presentare il film e ha concesso a Vanity Fair un’intervista. Cosa fa ridere Mel Brooks nel 2006? Ecco la sua risposta: “La stupidità degli uomini. La guerra in Iraq. Rido se penso a che ci stiamo a fare laggiù e cosa ci abbia mai fatto quel povero popolo iracheno. Rido se immagino che cosa possano pensare di noi. Rido quando mi viene l’idea che potrei farci sopra un musical. Lo chiamerei Iraq Follies. La prima la farei alla Casa Bianca”. E visto che The Producers parla di Hitler aggiunge: “Mai smesso di odiarlo. Ridicolizzarlo in un musical è sempre un buon modo per ricordare al mondo l’assurda tragicità del suo personaggio. E funziona: l’ho visto andando alla prima del musical a Tel Aviv. Era una situazione delicata, ma io sono ebreo e dovevo esserci. E gli israeliani hanno riso come matti. Io sono del tutto politicamente scorretto. Non potrebbe essere altrimenti, mi annoierei. E le dozzine di miei amici gay di New York hanno adorato il film: è una celebrazione della dolcezza, della sensibilità, della scintilla geniale che risiede per definizione nell’omosessualità. Fortunati loro…”.
Ma la volete sapere l’ultima? Mel potrebbe fare la versione musical del suo Frankenstein Junior. “Nella parte del mostro potrei perfino chiamare il mio amico Ezio Greggio”.
Per i fan segnalo che Mel Brooks sarà domani a Roma alla Casa del Cinema per una proiezione del film e una lezione di cinema tutta da gustare. Peccato per me abitare così lontano.