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L’Esorcista festeggia 40 anni, tornando al cinema in versione integrale digitale

A 40 anni dall’anteprima tenuta a New York il 19 giugno 1973, L’esorcista torna al cinema, restaurato e digitalizzato nella versione Director’s Cut del 2000, con gli 11 minuti di scene terrificanti eliminate nel 1973, e noi lo festeggiamo con una recensione quarantenne, il nuovo trailer realizzato per il ritorno e quelli vintage, colonna sonora e curiosità.

di cuttv
pubblicato 17 Maggio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 14:31

Non è una questione di opinioni, di gusti o pelo sullo stomaco, di crema di piselli o passeggiate acrobatiche lungo le scale, L’Esorcista (The Exorcist) di William Friedkin, turba gli animi oggi, come ha fatto per gli ultimi 40 anni.

È stato così nel 1973, quando nonostante le scene blasfeme, le critiche discordanti, la censura, e le ambulanze che portavano via i più sensibili dalle sale cinematografiche, il film registrò file lunghissime, incasso più di 440 milioni di dollari, conquistando un posto d’onore nell’olimpo dei cult, e dei classici del genere horror che resistono a critiche o confronti.

Un successo controverso lungo un quarantennio, nonostante la messa al bando in molti paesi si sia protratta fino al 1999, che nella riedizione integrale del film del 2000, ritorna con una rimasterizzazione sonora che amplifica le urla, e quei fatidici 11 minuti di scene spaventose, tagliate dal regista nel 1973, compresa la discesa per le scale della piccola Regan doppiata da una contorsionista, protagonista del video a seguire.

La stessa versione, restaurata e digitalizzata, che Nexo Digital, in collaborazione con media partner Mymovies.it e Horror Channel, mercoledì 19 giugno 2013, ri-porta nelle sue sale (cerca quella della tua città nell’elenco), a 40 anni esatti dall’anteprima newyorkese, per un solo giorno, ma abbastanza per propiziare bei spaventi.

Un restyling di certo apprezzabile, per un capolavoro che in fondo non ne ha bisogno, che anche tagliato e censurato, sa usare visioni subliminali, effetti speciali, rantoli e atmosfere sinistre, per stanare l’ignoto, e quell’uomo nero che spaventa ognuno di noi in modo diverso, ma tutti indistintamente.

Il male oscuro e profondo, che non si può controllare, non si può evitare, ignorare o razionalizzare, che ha la faccia del demonio per un credente, dell’ignoto che corrompe anima e carne, ragione e certezze, per chiunque.

A questo aggiungete la sceneggiatura di William Peter Blatty, tratta dal suo best seller, ispirato ad un vero caso di possessione demoniaca, accaduto nel 1949 in un paese del Maryland. Una serie di coincidenze che la suggestione è pronta a leggere come una maledizione, effetti speciali che funzionano come orologi, un cast di attori sorprendentemente nella parte, fotografia e scenografia cupe e morbose, portate a compimento di una colonna sonora da brivido, capace di strisciare dentro gli animi più razionali.

Il maestoso Max Von Sydow, attore feticcio di Ingmar Bergman capace di giocare una partita a scacchi con la morte, nei secoli bui del medio-evo per Il settimo sigillo, presta molto più del volto a Padre Merrin, L’Esorcista turbato dalla visione del demone Assiro Pazuzu, tra gli scavi archeologici di Ninive in Iraq, fotografati come un presagio da Billy Williams.

Un salto temporale ci porta a Georgetown, nel quartiere di Washington più lontano da Dio, nel quotidiano agiato dell’attrice di cinema MacNeil (Ellen Burstyn), separata, progressista, laica e dalla bestemmia facile, che vive in una casa enorme con sua figlia dodicenne Regan (Linda Blair), e in quello inquieto del giovane gesuita Padre Karras (Jason Miller), psichiatra turbato dai sensi di colpa per la morte (in solitudine) della madre.

Personaggi apparentemente in antitesi, destinati ad incontrarsi sul set di un film sulle contestazioni studentesche, e vivere una delle esperienze più traumatizzanti per ciascuno di loro, in un lenta e progressiva discesa nell’inferno della ragione, passando per la corruzione del corpo e della volontà per la bambina, il vacillare di certezze per la madre manifestata magistralmente in gesti e sguardi in preda alla nevrosi, della fede per un prete, che non è un padre e si sente un pessimo figlio.

Un caos demoniaco nel quale chiunque può e a letto quello che ha voluto, dalla critica alla società sessantottina senza Dio, alla protesta giovanile soffocata e redenta dal gesuita, impreziosito da scene bel oltre il limite del blasfemo, come quella in cui la bambina, posseduta e trasfigurata da una maschera di orrore putrido e purulento, si ferisce selvaggiamente all’altezza del pube con un crocifisso, ‘invitando’ la madre a leccare via il sangue.

Una lenta discesa nel sospetto estenuante e nella paura, che durante gli esami medici in ospedale e le dolorose terapie dei luminari, il tecnico del suono e il responsabile degli effetti speciali sottopongono ad ogni spettatore, continuando a somministrare, fotogramma dopo fotogramma, massicce dosi di quello spavento che usiamo come catarsi, per affrontare o sfuggire quello che temiamo di più.

Un’incontro con il male impalpabile e sconosciuto, che uccide chi vacilla, stronca l’esorcista con un colpo apoplettico e induce al suicidio il prete, lascia il corpo della piccola Regan, ma non quello della sua interprete Linda Blair, che non riuscirà più a liberarsi della maledizione del film e quella sciocca superstizione generale che arrivò a bandirla dalla cerimonia degli Oscar e ogni altro ruolo di equal spessore.

In realtà questa recensione quarantenne ha elencato solo alcune delle buone ragioni, per tornare a guardare L’Esorcista sul grande schermo di una sala buia, soprattutto per quelli che non hanno mai avuto il piacere di farlo.

Per chi sente il bisogno di quantificare, il mio livello di gradimento si aggira su tutto quello che c’è dopo il 10, anche se ogni volta che lo rivedo le ragioni cambiano … insieme alle mie paure.

Per chi non c’era, ha dimenticato, o ha voglia di un ripasso, alle buone ragioni aggiungo anche la colonna sonora, curiosità e trailer, ma solo perché venerdì 17 mi mette di buonumore.

Curiosità

In passato abbaiamo segnalato le foto di Linda Blair posseduta sul set del film, e un video sul dietro le quinte, un trailer inedito e Seytan, il remake turco da vedere online gratis.

Anche l’attrice Mercedes McCambridge (premio Oscar miglior attrice non protagonista in Tutti gli uomini del re- 1950) che fornisce la voce originale al Demonio, doppiata in italiano da Laura Betti.

La sena cult della discesa delle scale della ragazzina indemoniata, tagliate all’epoca, anche per colpa delle funi (troppo visibili) che tenevano in sicurezza la performance della contorsionista Linda R. Hager, che la doppia, reintegrata nel 2000, e diventata così famosa da meritare la giocattolosa Action Figure.

Brunello Rondi usò la spider walk nel suo film Il demonio del 1963, quindi dieci anni prima de L’esorcista.

Alle 9 curiosità che trovate qui, aggiungiamo anche:

Il film ricorre ad alcuni fotogrammi, con volti spaventosi, ritenuti dalla critica “subliminali”, visibili meglio nella versione integrale del 2000, dalla visita medica al finale:

Durante la visita medica , la piccola Regan scivola sul letto con gli occhi bianchi e per tre frames appare sullo schermo il volto di Capitan Howdy che la bambina ha evocato giocando precedentemente con un ouijaboard.

Constatata la morte di Padre Merrin, Padre Karras chiede al demone Pazuzu di entrare in lui (1:56:23). Egli è posseduto e si dirige verso la finestra per gettarsi sotto. Proprio in corrispondenza della finestra appare il volto della madre.

William Friedkin per rendere più realistiche le scene dove i protagonisti venivano colti di sorpresa, era solito sparare un colpo di pistola a salve senza preavviso. E nota la sfuriata di Jason Miller (Il prete giovane), che chiese al regista di smettere perché lui non aveva bisogno di questi espedienti per spaventarsi.

Durante l’esorcismo finale, quando Regan è sospesa in aria, all’altezza delle spalle, sotto il collo di Regan, si può vedere uno dei fili che sorreggono la ragazza o il manichino che hanno usato per simulare la levitazione.

Quando la bambina fa la pipì in camera da pranzo, la madre ha un’acconciatura di capelli, in quella successiva che la conforta la bambina l a pettinatura della madre è cambiata.

Il regista non avvertì Jason Miller della zuppa di piselli che stava per essergli vomitata addosso da Eileen Dietz (controfigura di Linda Blair), in modo che la sua reazione di disgusto fosse naturale

La strana sparizione della gigantesca statua del demone assiro Pazuzu, spedita in Iraq per le riprese del prologo, finì per qualche oscuro motivo a Hong Kong, dove fu fortunatamente recuperata all’ultimo momento.

Dopo due giorni di riprese, un misterioso corto circuito provocò un incendio che distrusse buona parte del set, quasi interamente gli interni della casa dei protagonisti, causando un ritardo per le riprese di diverse settimane e danni per 200.000 dollari; l’unica parte a salvarsi dalle fiamme era stata la camera da letto di Regan.

Ellen Burstyn durante la lavorazione del film si slogò il collo e Linda Blair si ruppe alcune vertebre della schiena.

Prima che la fase di produzione fosse conclusa morirono almeno sei persone legate alla produzione, tra cui il figlio appena nato di un assistente, un guardiano notturno, l’attrice che interpreta la madre di padre Karras e il nonno di Linda Blair;

Ci furono così tanti incidenti nel set (nove persone sono morte) che il regista William Friedkin chiese ad un prete che faceva da consulente, Thomas Bermingham, di eseguire un vero esorcismo per allentare la tensione che si era creata con alcuni membri del cast tecnico; l’uomo rifiutò, ma eseguì comunque una benedizione

Secondo il giornalista di American Hollywood Joe Hyams, a Roma, in una piazza nelle vicinanze del cinema Metropolitan che stava proiettando il film, una croce alta oltre due metri, dopo essere stata colpita da un fulmine, cadde dal tetto di una Chiesa dove era stata posata circa 400 anni prima.

Molte “stranezze” si sono verificate durante e dopo la lavorazione del film di William Friedkin, per la scena dove vengono fatte le radiografie alla Bambina-Linda Blair il regista si è servito di un vero staff medico, l’infermiere che effettua le radiografie è stato arrestato nella realtà perchè accusato dell’omicidio di ben 5 ragazzi. Questo fatto ha dato l’ispirazione al regista per un altro film “Cruising”(1980).

Con oltre 440 milioni di dollari incassati, di cui quasi 233 negli Stati Uniti, L’esorcista è il film horror, nonché il film con un visto censura restrittivo, ad aver incassato di più nel mondo.

Nel 2010 entrò a far parte del National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

L’Esorcista ha ispirato due sequel: L’esorcista II – L’eretico del 1977, e L’esorcista III del 1990; un prequel: L’esorcista – La genesi del 2004;una riedizione in versione integrale del 2000, con circa undici minuti di scene inedite.

Tra le parodie ci sono L’esorciccio, diretto e interpretato da Ciccio Ingrassia nell 1975; Riposseduta, con Leslie Nielsen e la stessa Linda Blair, nel 1990; nello spezzone iniziale di Scary Movie 2 nel 2001 con Padre Merrin e Padre Karras alle prese con l’esorcismo interpretati da James Woods e da Andy Richter.

Tra i film a cui viene fatto riferimento nella pellicola vi sono Cime tempestose, Casablanca (nel finale alternativo) e Rosemary’s Baby, ma restano molti di più quelli che ha ispirato nel corso degli anni, con riferimenti più o meno espliciti. Tra questi: Un Natale rosso sangue, Sanford and Son, Chi sei?, La donna bionica, Il presagio, Suspiria, Goodbye amore mio!, Halloween – La notte delle streghe, Amityville Horror, L’uomo venuto dall’impossibile, Poltergeist – Demoniache presenze, Ghostbusters – Acchiappafantasmi, Beetlejuice, Parenti, amici e tanti guai, Senti chi parla, X-Files, Toy Story, I Simpson, Scream, Buffy l’ammazzavampiri, Streghe, CSI – Scena del crimine, Il favoloso mondo di Amélie, The Others,Supernatural, Killing Mrs. Tingle.

Dopo l’anteprima tenuta a New York il 19 giugno 1973, il film fu distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi dal 26 dicembre 1973, nel Regno Unito dal 16 marzo 1974, in Giappone dal 6 luglio 1974, in Italia dal 4 ottobre 1974.

Nel Regno Unito la British Board of Film Classification approvò la visione del film per i maggiori di 18 anni nel 1974. Nel Nord America venne distribuito con un divieto ai minori di 17 anni non accompagnati, in Italia ai minori di 14 anni, in Malesia e Singapore fu bandito.

Sul sito ufficiale della Warner Bros si può sfogliare la preview interattiva dell’Exorcist Blu-ray book.

Colonna sonora 

Tubular Bells, tratto dall’omonimo album di Mike Oldfield è il tema principale della colonna sonora, che include anche brani del compositore polacco Krzysztof Penderecki e musiche originali di Jack Nitzsche.

Tracklist

1. Kanon For Orchestra and Tape (Krzysztof Penderecki)
2. Cello Concerto (Krzysztof Penderecki)
3. String Quartet (Krzysztof Penderecki)
4. Polymorphia (Krzysztof Penderecki)
5. The Devils of Loudon (Krzysztof Penderecki)
6. Fantasia for Strings (Hans Werner Henze)
7. Threnody I: Night of the Electric Insects (George Crumb)
8. Fliessend, Äusserst Zart (Anton Webern)
9. Beginnings (Harry Bee)
10. Tubular Bells (Mike Oldfield)
11. Study No. 1 (David Borden)
12. Study No. 2 (David Borden)
13. Ramblin’ Man (Dickey Betts)

Vintage Trailer