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Oscar 2014: i film e gli attori di Cannes 2013 in corsa per le nomination

Oscar 2014: si scaldano già da adesso i motori per gli 86. Academy Awards. Dopo la conclusione del Festival di Cannes 2013, ragioniamo assieme sui film presentati alla rassegna francese che potrebbero ricevere qualche nomination.

pubblicato 29 Maggio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 14:06

2011: The Artist, The Tree of Life, Midnight in Paris, Drive (ok, solo il sonoro, ma intanto…). 2012: Amour, No – I giorni dell’arcobaleno, Moonrise Kingdom, Re della terra selvaggia. Oscar e Cannes sono sempre più amici. L’Academy nelle scorse due edizioni ha incluso nella lista dei migliori film dell’anno le due ultime Palme d’oro, ed ha regalato nomination ad altri film inclusi nei programmi della rassegna francese.

Vista la quantità di opere americane incluse nell’edizione che si è da poco conclusa (qui il nostro riepilogo), supponiamo che anche gli Oscar 2014 avranno da pescare dal Festival di Cannes 2013. Troppo presto per fare ragionamenti sulle nomination che verranno svelate a gennaio 2014? Ovviamente sì, visto che mancano tutti i titoli grossi che probabilmente saranno i grandi contendenti. Qui vogliamo solo provare ad analizzare le possibilità di alcune pellicole che abbiamo visto a Cannes e che ci sono parse perfette (o quasi) per l’Academy…

I film sono in ordine di “possibilità” nel ricevere qualche nomination, dal più papabile a quello con meno probabilità, ma pur sempre da tenere d’occhio.

1. Inside Llewyn Davis – Joel e Ethan Coen (Concorso)


I Coen, da quando hanno vinto 4 Oscar con Non è un paese per vecchi (presentato in concorso a Cannes nel 2007), hanno girato altri tre film, due dei quali hanno ricevuto delle nomination: A Serious Man (2) e Il Grinta (10). Vista l’accoglienza del loro ultimo lavoro e visto il Gran Premio della Giuria ricevuto a Cannes, possiamo già ipotizzare che i fratelli di Minneapolis saranno tra i protagonisti della corsa agli Oscar 2014.

Le principali possibilità di Inside Llewyn Davis: film, regia, attore protagonista (Oscar Isaac), sceneggiatura originale, fotografia (Bruno Delbonnel).

La recensione di Inside Llewyn Davis.

2. Fruitvale Station – Ryan Coogler (Un certain regard)


Il vincitore del Sundance da un po’ di anni – a parte rare eccezioni – si assicura uno slot agli Oscar tra le nomination per il miglior film dell’anno, oltre a qualche altra categoria. Si tratta del tipico film indie con un soggetto di sicura presa, in questo caso basato su una storia vera e dal valore “sociale”. Harvey Weinstein ha già sicuramente puntato molto su Coogler e il suo Fruitvale Station, in un’annata al solito ricca di titoli sulla carta per la sua compagnia, ma che potrebbe rivelarsi a sorpresa piuttosto fragile…

Le principali possibilità di Fruitvale Station: film, attore protagonista (Michael B. Jordan), attrice non protagonista (Octavia Spencer), sceneggiatura originale.

Fruitvale Station: il commento da Cannes [giorno 17 maggio]

3. Nebraska – Alexander Payne (Concorso)


Il cinema di Payne è perfetto per l’Academy per quel che riguarda soprattutto due categorie: sceneggiatura e interpretazioni. Senza dimenticare il successo di nomination di Sideways e Paradiso amaro, ovviamente. Nebraska è un film molto più piccolo di questi, e personalmente non mi sento di mettere la mano sul fuoco sulla quantità di nomination che avrà. La critica ha apprezzato, il che è già un buon punto di partenza: staremo a vedere.

Le principali possibilità di Nebraska: film, attore non protagonista (Bruce Dern: alla Paramount converrà fare campagnia per il ruolo di supporto…), sceneggiatura originale (Bob Nelson), attrice non protagonista (June Squibb), fotografia (Phedon Papamichael).

La recensione di Nebraska.

4. All Is Lost – J.C. Chandor (Fuori concorso)


Opera che rischia l'”effetto Vita di Pi“: un altro film con un protagonista naufrago? Già visto l’anno scorso. Così potrebbe ragionare l’Academy, nonostante All Is Lost sia un film bellissimo e con l’opera di Ang Lee c’entri poco o nulla. L’accoglienza a Cannes è stata molto calorosa, ma si tratta di un’opera che l’Academy potrebbe ammirare soprattutto per un motivo: l’interpretazione fisica e sentita di Robert Redford. È anche vero che Chandor ha già una nomination per la sceneggiatura di Margin Call, quindi non è proprio un novellino per i membri dell’Academy…

Le principali possibilità di All Is Lost: film, attore protagonista (Robert Redford); vista l’importanza della componente sonora, sono prevedibili nomination per il sonoro e il montaggio sonoro.

La recensione di All Is Lost.

5. The Past – Asghar Farhadi (Concorso)


Farhadi è stato uno dei grandi protagonisti degli Oscar 2012: oltre a portarsi a casa la statuetta come miglior film straniero (la prima per l’Iran), il suo Una separazione ha avuto anche la nomination per la miglior sceneggiatura. Facile che l’Academy tenga d’occhio nuovamente il regista, che con The Past potrebbe nuovamente far breccia nel cuore di Hollywood. La Francia probabilmente sceglierà lui come candidato alla corsa per il miglior film straniero (a discapito della Palma La vie d’Adele: ne parliamo in seguito), e altre nomination potrebbero arrivare senza troppi problemi.

Le principali possibilità di The Past: attrice protagonista (Bérénice Bejo), sceneggiatura originale, miglior film straniero (Francia).

La recensione di The Past.

6. The Immigrant – James Gray (Concorso)


Un bel punto di domanda. Dietro c’è Harvey Weinstein, e anche per questo motivo personalmente mi pare che il nuovo film di Gray farà la fine di The Master: con l’unica eccezione che la critica si è già nettamente divisa… Difficile però pensare che Weinstein non farà campagna per i suoi attori, e soprattutto per Marion Cotillard, snobbata l’anno scorso per Un sapore di ruggine e ossa e in questo caso interprete di un ruolo che la vede anche parlare fluentemente in polacco.

Le principali possibilità di The Immigrant: attrice protagonista (Marion Cotillard), attore non protagonista (Joaquin Phoenix e/o Jeremy Renner), fotografia (Darius Khondji).

La recensione di The Immigrant.

7. Il grande Gatsby – Baz Luhrmann (Fuori concorso)


Già a causa dello spostamento dal dicembre 2012 a maggio 2013 avevamo capito che il nuovo film di Luhrmann tratto da F. Scott Fitzgerald non sarebbe probabilmente stato uno dei protagonisti degli Oscar. Indipendentemente dalla qualità, il cambio di distribuzione da un mese perfetto per la corsa alle statuette (dicembre 2012, in previsione degli Oscar 2013) ad un mese molto più difficile (maggio 2013, in previsione degli Oscar 2014) sembrava già rischioso. Poi il film è stato accolto come è stato accolto. In definitiva? Solo categorie tecniche e pochissime possibilità per DiCaprio, che però ha ancora la “carta” The Wolf of Wall Street. Oltre ad una certa canzone già per molti nella cinquina della propria categoria.

Le principali possibilità di Il grande Gatsby: fotografia (Simon Duggan), costumi (Catherine Martin), trucco, sonoro, montaggio sonoro, scenografia (Catherine Martin), canzone (Young and Beautiful, Lana Del Rey).

La recensione de Il grande Gatsby.

8. Like father, Like son – Hirokazu Kore-Eda (Concorso)


Ha già il beneplacito di Steven Spielberg, che l’ha premiato con il Premio della Giuria. Non poteva essere altrimenti, visto che il nuovo Hirokazu Kore-eda parla sì del ruolo dei genitori, ma ruota innanzitutto attorno al mondo dell’infanzia, tema caro al regista di E.T.. Il Giappone, dopo il successo del film a Cannes, ha praticamente già trovato il suo titolo da candidare alla corsa per la nomination al miglior film straniero. L’Academy potrebbe rispondere bene a questa scelta grazie alla storia lineare, lo stile delicato e il mix di ironia e commozione.

Le principali possibilità di Like father, Like son: miglior film straniero (Giappone)

La recensione di Like father, Like son.

9. Ain’t Them Bodies Saints – David Lowery (Semaine de la Critique)


Quando Weinstein acquistò al Sundance questo film, che ha avuto ottime critiche dalla stampa americana, si sono alzate molte antenne: ecco il film indie degli Oscar 2014! E invece no: Weinstein si è preso anche Fruitvale Station, il film che poi ha vinto il Sundance, spostando l’attenzione subito su di lui. Cannes è stata la conferma: ha invitato il film di Coogler in selezione ufficiale, mentre l’opera di Lowery è finita nella sezione indipendente della Semaine. Però c’è pur sempre Harvey alle spalle, eh…!

Le principali possibilità di Ain’t Them Bodies Saints: attrice protagonista (Rooney Mara), attore protagonista (Casey Affleck), fotografia (Bradford Young).

Ain’t Them Bodies Saints: il commento da Cannes [giorno 20 maggio]

L’outsider: La Vie d’Adèle – Abdellatif Kechiche


Già da due anni l’Academy ha dato parecchio peso ai vincitori della Palma d’oro: The Tree of Life nel 2012 e Amour nel 2013, entrambi candidati come miglior film. Lecito chiedersi quindi se l’edizione 2014 degli Oscar mostrerà tanto amore anche per la Palma d’oro 2013. Per qualcuno potrebbe anche essere, per chi scrive è quasi impossibile. Fosse solo per le scene di sesso piuttosto esplicite, che gli costeranno di certo l’NC-17 (vietato ai minori di 17 anni) da parte della MPAA, il film di Kechiche non ha certo molte speranze con l’Academy. Il film sta poi già facendo discutere parecchio la comunità LGBT americana, e queste discussioni (spesso inutilissime…) potrebbero trasformarsi in un’arma a doppio taglio.

La Francia infine è chiamata a fare un vero e proprio atto di coraggio: scegliere di candidare La Vie d’Adèle come titolo francese per la corsa all’Oscar per il miglior film straniero, o andare sul sicuro con The Past di Farhadi. Il film è stato poi acquistato per la distribuzione americana da Sundance Selects: che non ha propriamente un listino storico “da Oscar” e non è certo preparato per affrontare campagne marketing così costose e faticose. E sicuramente non avrà proprio voglia di invertire quest’anno la rotta…

La recensione di La Vie d’Adèle.

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