10 film bellissimi con recensioni negative – Parte 2
Continua il nostro viaggio tra le critiche negative di film capolavori
Il 4 giugno scorso ho pubblicato un post dal titolo 10 film capolavori con recensioni negative dove prendevo come base i primi 10 post della Top 250 di IMDB con le recensioni negative di RottenTomatoes ed oggi un collega in redazione mi ha chiesto di continuare con i titoli dal numero 11 al numero 20. Incuriosita nel leggere i pareri su Guerre Stellari e Inception… decido di fare il post. Eccolo.
11. L’Impero colpisce ancora (1980)
Dave Kehr – Chicago Reader: questa volta dirige Irvin Kershner, e senza il beneficio dell’affetto di Lucas gli attori sembrano più rigidi.
Vincent Canby – New York Times: Mi sono ritrovato a guardare l’orologio.
12. Il signore degli anelli – La compagnia dell’anello (2001)
Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: E’ pieno di splendidi panorami, ma la sua spinta narrativa sembra relativamente pro-forma, e mi sono annoiato nelle scene di battaglia.
Jean Lowerison – San Diego Metropolitan: Spero che i prossimi due episodi saranno migliori.
Gilchrist Josh – Billings Outpost (Montana): Mi aspettavo qualcosa dove potermi perdere ed invece mi sono ritrovato a vedere alcune cose poco soddisfacenti.
Blake French – NutzWorld: L’unica cosa peggiore di un brutto film che crede di essere bello è un brutto film lungo tre ore che crede di essere bello.
Alex Sandell – Juicy Cerebellum: E’ molto ben fatto… peccato che non sia stato altrettanto divertente.
Brian Orndorf – Modamag.com: Forse è troppo presto per criticare la trilogia quando abbiamo appena cominciato.
13. Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)
Richard Schickel – TIME Magazine: Qualcuno volò sul nido del cuculo è un tentativo serio di fare un film serio. Ma alla fine del film si allontana sia dalla realtà umana sia dal potente simbolismo del manicomio.
Vincent Canby – New York Times: Anche accettando l’ipotesi che l’artista abbia la sua licenza, l’America è troppo grande e varia per essere ridotta alle dimensioni di un reparto psichiatrico in un film come questo.
14. Inception (2010)
Dan Jardine – Cinemania: Ambizioso, certo, ma in ultima analisi, troppo inverosimile per il suo bene.
Stuart Klawans – The Nation: Qual è il punto di avere una fantasia, vi chiedo, se l’unica cosa che si può immaginare è caos, perpetrato senza riguardo anche per la comparsa della vita umana?
Richard Knight – Knight at the Movies: La realtà non è così coinvolgente come si potrebbe sperare.
Fernando F. Croce – CinePassion: Concettualmente affascinante ma faticoso.
David Denby – New Yorker: Uno stupore, una prodezza di ingegneria, e, infine, una follia.
Rob Humanick – Projection Booth: Solo chi non ha mai visto (o apprezzato) Dark City è in grado di chiamarlo visionario.
Christian Toto – What Would Toto Watch?: Inception è un incubo per un pubblico in cerca di narrativa coerente.
Gary Wolcott – Tri-City Herald: Inception è così lento e così confuso che ci si può effettivamente addormentare. O forse stai davvero sognando e ti svegli e sogni un altro film.
Diana Saenger – ReviewExpress.com: Inception diventa un vero incubo cercando di essere “troppo” intelligente.
Frank Swietek – One Guy’s Opinion: Un rompicapo a cui manca un nucleo emotivo efficace.
Matt Soergel – Florida Times-Union: E’ tutto molto bello, e soprattutto molto vuoto.
JR Jones – Chicago Reader: Inception offre effetti speciali abbaglianti e una barca di star, ma si incurva e alla fine cede sotto il peso della sua premessa complicata.
Kimberly Gadette – Indie Movies Online: Senza una storia importante per sostenere il tutto, il pezzo è leggero e galleggiante attraverso i molteplici livelli dei sogni dentro i sogni.
Kelly Vance – Oriente Bay Express: Un modo per recuperare un po’ di divertimento da questo archibugio sarebbe quello di addormentarsi durante la visione e sognare un film migliore. Provateci. Eviterete il mal di testa.
Andrew O’Hehir – Salon.com: Inception potrebbe essere stato diretto da Christopher Nolan, ma i sogni di Nolan sono apparentemente diretti da Michael Bay.
Nick Schager – Slant Magazine: Inception è un film che passa così tanto tempo a spiegare le regole della sua presunzione narrazione che non riesce a coinvolgere.
Dustin Putman – DustinPutman.com: Per un film ambientato nei sconfinati del subconscio, Inception è tristemente privo di immaginazione.
Harvey S. Karten – Compuserve: Design impressionante, effetti e acrobazie, ma dov’è la storia?
15. Quei bravi ragazzi (1990)
Joseph McBride – Variety: drammaticamente insoddisfacente.
Christopher Null – Filmcritic.com: il film vacilla.
16. Guerre stellari (1977)
Pauline Kael – New Yorker: Non c’è respiro, è senza lirismo, l’unico tentativo di bellezza è nel doppio tramonto.
Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: Nessuno di questi personaggi ha profondità, e sono tutti trattati come gli oggetti di scena e impostazioni di fantasia!
Peter Keough – Boston Phoenix: Star Wars è una discarica di trafugati, scartati, droidi a malapena funzionanti.
17. I sette samurai (1954)
Nessuna recensione negativa.
18. Forrest Gump (1994)
Anthony Lane – New Yorker: faticoso come l’inferno.
David Ansen – Newsweek: Per tutta la sua ambizione, il film finisce con grandi eventi storici al servizio di un dubbio sentimentalismo.
Luke Y. Thompson – New Times: stupido è, chi lo stupido fa!, e questo film è, in effetti, stupido.
Ken Hanke – Mountain Xpress (Asheville, NC): Ottiene il mio voto per il più offensivo, moralmente ripugnante film mai realizzato.
Marc Vincenti – Palo Alto Weekly: La cartella stampa dice che Gump porta una rara chiarezza di quello che abbiamo passato negli anni ’50, ’60 e ’70. Ma io ho visto solo un fantoccio pietoso prendere la torta della vita e pensieroso leccarsi le dita.
Jeffrey M. Anderson – Combustible Celluloid: Una pellicola vile e irresponsabile.
Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: A giudicare dalla popolarità duratura del film, il messaggio che la stupidità è la redenzione è chiaramente quello che molti americani vogliono sentire.
Steve Rhodes – Internet Reviews: come se fosse stato scritto da un comitato e tutti hanno avuto modo di scrivere 10 minuti della storia.
Mark R. Leeper – rec.arts.movies.reviews: E’ stato fatto con competenza, ma troppo lungo e occasionalmente esasperante.
Owen Gleiberman – Entertainment Weekly: Riduce il tumulto degli ultimi decenni ad un parco a tema di realtà virtuale: una versione baby-boom Disney d’America.
19. Matrix (1999)
Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: l’ultimo tratto è gonfio, meccanico e noioso.
Peter Travers – Rolling Stone: The Matrix svetta con i suoi piedi in aria – il resto precipita.
Nick Davis – Flick di Nick Picks: il film meno perdonabile che io abbia mai visto.
Philip Wuntch – Dallas Morning News: Le uniche cose energetiche di The Matrix sono i suoi effetti speciali.
Jay Carr – Boston Globe: Sciocco.
Bob Graham – San Francisco Chronicle: E’ sorprendente che così tanto denaro, talento, competenza tecnica ed immaginazione visiva possono essere messi al servizio di qualcosa di così stupido.
Stuart Klawans – The Nation: Matrix è di una stupidità esagerata…
20. Il signore degli anelli – Le due torri (2002)
Stuart Klawans – The Nation: Ho cominciato a chiedermi: è ancora possibile entusiasmare la gente con un film così?
Prairie Miller – Long Island Press: Un film tentacolare, una fantasia chiassosa, che si prende sul serio, come se fosse un documentario.
Jean Lowerison – San Diego Metropolitan: Perché, mi sono chiesto, non è più interessante? La mia risposta: lunghezza, violenza e ridondanza.
Dustin Putman – DustinPutman.com: Di per sé, tuttavia, si tratta di una cocente delusione.